Guarda'o mare
Guard'o mare
DI CIRO CENATIEMPO
Dove sei? Se navighi off-shore, a bordo di qualunque cosa galleggi, un po’ lontano dalle umane faccende, la missione è già compiuta, in parte. Oppure - e fai parte della maggioranza – ti trovi paralìa, come dicono i greci, per indicare con una sola parola, delicata e musicale, tutto il resto: spiaggia, costa, marina, litorale, sponda, riva, lido, arenile. Se è così, l’avventura sta per cominciare. Ovunque sia il tuo punto di gravità temporanea e vacanziera, sei al mare, dentro, sopra o sotto, in mezzo all’estate dei bagni.
Il castello svelato
Forza Dieci!
DI CIRO CENATIEMPO
10 anni, wow, che forza. «Ischianews & eventi», il nostro giornale compie dieci anni. Auguri! Lo sapevate che Dieci è il numero atomico del Neon, il famoso gas raro e nobile utilizzato – forse non per molto ancora – per le lampade?
? Il Dieci si collega a mille altre evocazioni, fatti e metafore che in un battere di ciglia vi verranno in mente: norme divine e divini calciatori; successi in pagella e giocate della fortuna. Sono tutti numeri d’alta scuola. Ma quel leggerissimo gas che ha il Dieci in sè, e possiede poi quell’incandescenza dai toni rossastri che caratterizza le insegne pubblicitarie d’antan, mi appare l’immagine perfetta per descrivere il nostro impegno.
Giardini La Mortella, il recital di Madre Natura
Giardini La Mortella, il recital di Madre Natura
DI CIRO CENATIEMPO
Il tour nella bellezza ischitana che caratterizza il nostro giornale, fa tappa ai Giardini La Mortella. Nel maggio del 2004 fu giudicato il più bel parco d’Italia da Briggs & Stratton. Nel 2010, quando morì lady Susana Gil Paso, l’ideatrice e curatrice di quest’oasi tropicomediterranea che è stata declinata, legata e coniugata in (e con) tutti i sensi alla musica del marito compositore, sir William Walton, scrissi che con lei spariva «il fiore per antonomasia, quello più originale, eccentrico ed elegante». Restava però il trionfale contesto, il vitale slancio verso il futuro di una eredità magnifica fatta «di migliaia di specie arboree, rare e preziose, nel giardino perfetto come uno spartito». E non solo.
Le forme dell'acqua e dell'amore
Le forme dell'acqua e dell'amore
DI CIRO CENATIEMPO
Il principio della «rarità dell’acqua» ha caratterizzato gli studi sull’evoluzione tecnica dell’umanità. Ha tracciato un confine - che risale a due secoli fa - tra il prima e il dopo la disponibilità di massa del liquido più prezioso che ci sia. Questa attenzione è tornata d’attualità, oltre che di moda, anche se nel frattempo si è introdotto uno slittamento di significato: dalla rarità si è passati alla «scarsità». La Grande Sete, come la plastificazione degli oceani, è lo spettro contemporaneo che s’aggira per il pianeta, mentre si esplorano – guarda un po’ – i ghiacci di Marte. Un sottile turbamento attraversa la nostra consapevolezza, e non basta l’ombrello più largo della (forse) crescente lotta ai cambiamenti climatici, per evitarlo.
Sant'Angelo
Sant'Angelo
DI CIRO CENATIEMPO
Voglio dirvi tre cose. La prima. C’è un pittore ischitano, scomparso di recente, Antonio Macrì, che metterei sempre in copertina con le sue opere. L’ho fatto: c’è un suo pezzo del 1971, china e acquerello. Ritrae il figlio Pino mentre dipinge a Sant’Angelo. È un gioco di specchi creativi. In queste pagine c’è un altro suo flash di freschezza realizzato negli stessi giorni sul porticciolo. È la sublimazione di solarità elegante, scontrosità esclusiva, rarefazioni estive tra i sogni dell’età di mezzo, gli Anni Settanta. Le pennellate di Antonio, che si esaltava en plein air a idealizzare l’isola amatissima, suggeriscono - come i grandi sanno fare - un mondo e un modo, l’attimo vitale e progressivo già compiuto nel paesaggio.