di Isabella Marino
«Questa mattina sì che vogliamo farci una pancia di fichi!». Non ne aveva ancora assaggiati quell’anno, re Ferdinando IV, nonostante fossero tutt’altro che rari nelle campagne dei suoi vasti possedimenti. Perciò aveva accolto con particolare piacere il dono che avevano voluto fargli gli Eletti della Città d’Ischia per la sua prima visita sull’isola in quell’estate del 1783. In delegazione, erano saliti apposta sul pacbotto reale, alla fonda davanti al Castello, per fare omaggio al sovrano e ai cortigiani che lo accompagnavano di quelle verdi prelibatezze, insieme agli altri frutti di stagione a cui la fertile terra vulcanica dell’isola donava profumi e sapori speciali. .
]]>"La Mortella” è una storia d’amore o meglio è la storia di un amore. Una storia straordinaria. Forse bisognerebbe chiedere al regista francese Claude Lelouch – quello di “un uomo e una donna”, di “Bolero” e di “Per caso o per azzardo” – di farne un film. Lelouch – che ha scritto e prodotto personalmente i suoi film ed è amatissimo dai romantici – sostiene che in una storia d’amore nulla succede per caso.
]]>Un’isola di pace pensata dall’uomo e forgiata dalla natura”, così vengono descritti i Giardini Poseidon, meraviglia incastonata nella straordinaria bellezza dell’Isola d’Ischia sono ormai un approdo irrinunciabile per i tanti turisti e residenti che ogni giorno della stagione estiva lo visitano restando incantati da un luogo che non smette di suscitare emozioni.
]]>di Graziano Petrucci
Il suo motto, se fosse nell’odierno mercato globalizzato, sarebbe stato “tonno, subito”. Lo chiamavano Minichiello, forse perché basso di statura. “Tonnava”, è il caso di dirlo, a Lacco Ameno, da marzo a settembre e si appoggiava a casa della nipote Carmela. Ebbe sette figli, quattro maschi e tre femmine. Veniva da Procida. Anche se oggi lo compriamo in scatola, Domenico Intartaglia andava a caccia di tonni e pesce azzurro. Era il Rais della tonnara di Lacco Ameno. Anche detto Arraise, gestiva il sistema di pesca che esisteva dal 1743 e durò fino al 1959, anno in cui Domenico festeggiò i suoi 89 anni. Fu uno degli ultimi impianti del Tirreno, e lui l’ultimo Rais del Golfo di Napoli. La tonnara venne istituita grazie ai privilegi concessi dagli Aragonesi nel 1501, confermati a Bologna nel 1533. Vennero accordati all’isola d’Ischia “i lidi, le spiagge, i promontori e mezzo miglio di mare intorno al suo territorio”.
]]>L’isola dall’alto della Falanga sembra un’enorme conchiglia aperta. Un falchetto disegna arabeschi azzurri, condotto dalle correnti ascensionali verso la punta alta del Monte. Lo sguardo cade sulla mia mano sinistra. Stringe «Il Mattino dei Maghi», scritto dal giornalista ed esoterista Louis Pauwels, direttore dei servizi culturali di «Le Figaro», allievo di George I. Gurdjeff e René Guenon, e dallo scienziato russo Jakov Michajlovič Berger (più conosciuto col nome francesizzato di Jacques Bergier). Si accenna agli scienziati nazisti legati alla Società Occulta Thule di cui Hitler era un iniziato, collegata alla Società del Drago Verde di origini tibetane, e alla «Terra concava», Agarthi che si estenderebbe nel sottosuolo dell’Asia.
]]>di Ciro Cenatiempo
Il lampo del titolo è un’illuminazione, legata a un riflesso speciale, quello arcobalenico della lampuga che si batte sotto la barca prima di mollare e lasciarsi tirare su: è un flash scenografico che si fa flashback e gioco di parole. Come piace a me. La lampuga ha una livrea cangiante, fotomutevole; una faccia arcaica, antichissima e mi affascina in modo indicibile: è catturata ancora con la cosiddetta pesca d’ombra che utilizza palmizi e frasche, ed è uno dei pesci (azzurri) più popolari e saporiti che si conosca dagli albori della civiltà mediterranea e non solo.
]]>Domenica 1 novembre è stato l'ultimo giorno nel calendario di aperture ordinarie dei Giardini La Mortella per il 2015. Tuttavia, dato il grande successo che l'iniziativa ha riscontrato negli scorsi anni, anche per l'inverno 2015-2016 sarà possibile visitare i Giardini La Mortella nella stagione fredda, per godere degli aspetti più inconsueti del giardino.
]]>Se potessi farvi da guida, per almeno un paio di settimane, ogni giorno vi accompagnerei in un sito diverso in... altura. Così intensa di diversità, la geografia pedemontana dell’isola è un frullatore di prospettive inattese, di avvincenti esplorazioni, di conquiste appaganti, di connessioni carnali. Prendete la cartina.
]]>Da Serrara Fontana posso godere di una frescura inedita e l’aria fresca che si cela dietro alla calura di fine estate, annuncia il settembre del cambiamento, della vendemmia e del pensiero. Se il mare è il senso di liberazione e di fuga dalla quotidianità, il senso inesauribile di infinito che vi toglie il respiro a ogni passo che vi avvicina all’orizzonte; la montagna, e il Monte Epomeo in particolare, è il ritorno a sé stessi, alla parte genuina fatta di terre, radici e polveri.
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L’isola d’Ischia grazie alla sua conformazione geo-morfologica ed alle peculiarità climatiche rappresenta un unicum ambientale nel Mediterraneo, uno scrigno pieno di tesori, un laboratorio dove vivere e comprendere appieno il significato del concetto di biodiversità . Da un punto di vista geologico essa è un complesso di zolle diverse sollevate ed inclinate, separate da fratture e faglie che servirono spesso da via d’uscita al magma del bacino locale, dando così origine ad una serie di strutture vulcaniche.
]]>‘N coppa Santu Nicola. Così gli ischitani hanno definito per secoli la loro montagna. Una indicazione geografica incomprensibile a chi non sia figlio dell’isola. E introvabile sulle carte topografiche, a cominciare da quella più antica di Mario Cartaro del 1588. Che, invece, ufficializzò il nome con cui il dominatore di tutte le altre alture sarebbe diventato noto ai forestieri: Epomeo.
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