Periodo: XVI° secolo
Destinazione originaria:Edificio pubblico
Destinazione attuale: Museo
Copertura: piana a terrazzo
Volte o solai: volte a padiglione, solaio piano
Scale: Scala a tre rampanti
Tecniche murarie: Muratura in pietrame di tufo e pietra
lavica con intonaco
dipinto
Pavimenti: pavimentazione in cotto
Decorazioni esterne: orologio, lapidi marmoree
Torre dell'orologio - via L. Mazzella,
7
Fin dalla fondazione il Palazzo dell'Orologio
ha sempre espletato la sua funzione di Casa Municipale.
Nel 1898, in una planimetria - progetto per il riordino
dell'intero borgo, veniva menzionato come "Municipio".
Nei primi del 900, verso gli anni '20, la sede municipale
traslava nel Palazzo Mazzella.
I locali della Torre, finirono per essere adibiti ad
aule di scuola elementare e lo sono stati fino al 1967.
Il 15 dicembre 1996, ? stato inaugurato il Museo del
Mare. L'attuale conformazione del palazzo comunemente
denominato "Palazzo dell'Orologio", risale
al 1759. In questi anni i Decurioni (Parlamentari delle
"Università, gli attuali Comuni), ristrutturavano
la "Torre", con strutture quali la Sala Consiliare,
i vari uffici, adibendo il piano terra a carcere. Fino
al 1730, questi Parlamenti Generali si tennero nella
Torre del Borgo. Nel 1759, si dotava la Torre di un
Orologio Municipale. Un tempo esso aveva il quadrante
in marmo; nel 1960 venne sostituito da uno luminoso.
Sempre nel 1759, presso la torre fu collocata dall'Amministrazione
una vasca in pietra tiburtina. Ancora oggi sul frontespizio
del palazzo possiamo leggere, oltre ad una lapide del
XIX che commemora la morte del Re Vittorio Emanuele
II, quella pi? antica e piccola dettata dal Barone Antonini
per la detta fontana: "Aquam ex fonte buceti a.d.
ivmp publico aere derivatam la broque ex tiburtino lapide
ornatam et turri in qua concilia fierent adpositam addito
orario decuriones pthaecusani utendam fruendam civibus
dedurunt ad 1759" [*]
[*] "Le autoritàhanno dato ai cittadini
l'acqua perch? ne usufruiscano con gioia. Essa col denaro
di tutti è stata tratta dalla fonte di Buceto
e fatta zampillare nella bella vasca di pietra tiburtina".
|