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Cattedrale
e torre campanaria |
Periodo: XIII° sec.; inizi XVII°; 1751
Destinazione originaria:Luogo sacro
Destinazione attuale: Luogo sacro
Copertura: A tetto e a cupola estradossata, cupolette
ellittiche
Volte o solai: Volte a botte lunettata
Tecniche murarie: Muratuta in pietrame di tufo e pietra
lavica con intonaco dipinto
Pavimenti: Quadrotti di marmi bianchi e neri
Decorazioni esterne e interne: Stucchi decorativi
Cattedrale - via L. Mazzella
Un tempo questa chiesa era occupata dai
frati Eremiti di S.Agostino che dimoravano in un attiguo
convento, oggi trasformato in abitazioni private.
La facciata della Chiesa si presenta con due ordini
sovrapposti e un frontone che occupa principalmente
la parte centrale, mentre ai lati due volute ne disegnano
i contorni.
La pianta basilicale a tre navate è a croce latina
dall'abside circolare.
Un'ampia cupola con lanterna poggia su un alto tamburo
traforato da quattro finestre trilobate che sovrasta
l'innesto dell'asse maggiore e l'ampio transetto.
Sette altari di marmo sono divisi nelle navate laterali
e nella navata centrale, di fronte
all'ingresso. Quest'ultimo è circondato dal coro
dove sono disposti gli antichi stalli in noce.
Da vedere:
Crocefisso di ebano; tavola di S.Tommaso d'Aquino; fonte
battesimale; dipinto di G. Diano; fonte battesimale
Torre Campanaria - lungomare aragonese
Periodo: prima metà del XV°
sec.
Destinazione originaria:Torre di difesa
Destinazione attuale: Campanile
Copertura: Cupola con lanterna
Volte o solai: Volta a padiglione
Scale: a chiocciola
Tecniche murarie: pomici e pietra lavica intonacati
con malta
Pavimenti: battuto
Decorazioni esterne: Tori di suddivisione in pietra
lavica, mensole.
La torre fu eretta per concessione di
Alfonso D'Aragona nel 1433 a difesa del borgo e restaurata
dopo il 1492. Fu trasformata in campanile agli inizi
del XVI° sec.
La Torre è a base quadrata e sorge accanto la
parete orientale del presbiterio della Cattedrale.
Tutt'ora mostra nei tratti architettonici l'antico ruolo
di costruzione di difesa: la base a scarpata, i cordoli
di pietra lavica posti all'innesto di ognuno dei tre
piani e le feritoie.
Quest'ultime assieme agli archetti pensili sono disposti
lungo la parte terminale della copertura su cui poggia
la cupoletta con lanternino già visibili nell'affresco
dei primi del '500 dipinto nella torre Guevara.
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