Ischia e la
sua Storia |
Le popolazioni
italiche della Campania e dell'Etruria conobbero
e appresero per la prima volta la coltivazione della
vite e dell'ulivo, il tornio del vasaio, l'alfabeto
greco proprio dagli Eubei di Phitecusa. Il nome
Phitecusa, secondo l'autore latino Plinio, deriverebbe
dai "Phitoi", vale a dire i vasi costruiti
dai greci, mentre secondo l'autore latino Strabone,
da "Phitekoi", vale a dire scimmie. Per
la lavorazione dei monili, Phitecusa ebbe un particolare
ruolo nel foggiare oggetti di lusso: la materia
prima, importata dall'Etruria, era qui sottoposta
ad un processo d'affinamento e questo per immettere
sul mercato nuovi esemplari di stile orientale.
Intensa, dovette essere l'attività lavorativa
e il tessuto sociale. Artigiani, contadini, mercanti,
mediatori furono il ceto prevalente in Phitecusa.
La parte orientale di Monte Vico, ha restituito
fin qui, più di 1300 tombe, datate dall'VIII
secolo a.C. al III secolo d.C., vale a dire dai
tempi della prima colonizzazione greca fino all'età
romana inoltrata. Con la fine del II secolo a.C.
si registra un arresto improvviso nella vita di
Phitecusa, forse dovuto ad uno sconvolgimento tellurico. |
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