Museo Archeologico di Pithecusae
Villa Arbusto di Lacco Ameno nell'Isola d'Ischia


Omaggio a Giorgio Buchner

Non c'è studioso del mondo classico o del Mediterraneo antico che non conosca il nome e l'opera di Giorgio Buchner: pur nella vastissima gamma dei suoi interessi, egli soprattutto è e resterà sinonimo dell'euboica Pithekoussai, e dell'autentica rivoluzione che questa scoperta ha portato in tutte le nostre nozioni riguardanti la Magna Grecia, e di conseguenza anche la Grecia arcaica da un lato, e dall'altro l'Italia antica. Questi sono fatti: ma il semplice riconoscimento di una grande impresa scientifica, benché di eccezionale portata, non dà un'idea dell'uomo stesso - come ci è offerta invece dalla sentita frase usata da uno dei colleghi che ha contribuito a questo volume, C. W. Neeft, nella dedica del suo Protocorinthian Subgeometric Aryballoi (Amsterdam 1987):

Giorgio Buchner To
Giorgio Buchner:
a meticolous excavator,
ever ready to share his
discoveries and insights
with the world.

Per innumerevoli studenti e studiosi queste brevi parole evocano preziosi ricordi dell'inesauribile pazienza e cortesia usata dallo scavatore di Pithekoussai con tutti i visitatori, anche sconosciuti, e del piacere ch'egli ha sempre mostrato nello scambiare informazioni e idee con i colleghi.

E i colleghi dovranno ammettere, in tutta sincerità, di aver sempre appreso da lui più di quanto non gli abbiano insegnato. Un altro degli autori che hanno collaborato a questo volume, Oswyn Murray, lo definisce molto acutamente come "un uomo che per la sua modestia e generosità è diventato per tutti un amico".

Come è noto, gli uomini modesti e generosi raramente riscuotono gli onori che meritano, e raramente - ed è il caso del Nostro - gradiscono l'attenzione che si accompagna agli onori. Ai curatori di questo volume è sembrato tuttavia impensabile di lasciar passare l'ottantesimo genetliaco di Giorgio Buchner senza esprimergli in alcun modo la generale ammirazione, l'affetto e la gratitudine. Ma come riconoscere il valore di tanta impresa, e di tale uomo?

Abbiamo scelto la forma del Festshrift a tema, puntando su un tema in particolare che i meticolosi scavi di Giorgio Buchner a Pithekoussai hanno contribuito più di ogni altra cosa a definire nei termini validi per la nostra generazione. Il risultato costituisce il primo tentativo cosciente e concorde di affrontare la sfida che la vita e l'opera di Giorgio Buchner presenteranno a lungo. Ci auguriamo che non gli dispiaccia, anche se ci rendiamo perfettamente conto che ancora una volta egli apprenderà dal nostro sforzo meno di quanto noi tutti abbiamo appreso e continuiamo ad apprendere da lui.

David Rdigway e Bruno d'Agostino

(dalla Presentazione degli "Scritti in onore di Giorgio Buchner" - Annali di Archeologia e storia antica - Nuova Serie N° 1/1994 - Istituto Universitario Orientale di Napoli)