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Feste popolari

Ogni anno, con cadenza regolare, Ischia rinnova le sue antiche tradizioni e feste popolari. Feste cattoliche e ricorrenze contadine e marinare, si alternano, dal freddo inverno alla calda estate. Le antiche tradizioni cattoliche hanno modificato il volto dell’isola d’Ischia, donando al suo patrimonio artistico culturale oltre settanta chiese  con santi, venerati ormai da millenni dalle contrade ischitane. Sant’Anna, San Vito, San Giovan Giuseppe, Santa Restituta, sono solo alcuni dei Santi a cui le contrade, ed in particolari occasioni l’intera isola, dedicano festeggiamenti che durano in media dai tre ai cinque giorni.

Particolarmente suggestivi sono i rituali religiosi, gli addobbi delle chiese e delle strade, l’aria di festa e la particolare allegria che viene espressa da tutti i partecipanti, quasi a voler richiamare il valore antico che veniva dato a quei giorni di festa e non la sola rappresentazione rituale dell’evento. I fuochi pirotecnici sono un vero e proprio spettacolo per gli amanti del genere, vere e proprie gare si ripetono ogni anno per l’aggiudicazione del titolo di festa con i più bei fuochi dell’anno, riesumando parte della rivalità che è sempre esistita tra i vari comuni e contrade di paese. Le antiche tradizioni dell’isola d’Ischia sono fortemente rappresentate anche nelle principali festività dell’anno, la Santa Pasqua ed il Santo Natale. Molte sono le manifestazioni di carattere storico culturale e religioso rappresentate nei sei comuni dell’isola d’Ischia, come “Il mercato del Pesce alla Vigilia di Natale”, “La Corsa dell’Angelo” e “La Via Crucis” a Pasqua.

Festa a Mare agli scogli di Sant'Anna Ischia Ponte Castello Aragonese

Sant'Anna

Città di Ischia il 26/07
La festa di Sant’Anna risale ad una tradizione del secolo scorso. Il 26 di Luglio, d’ogni anno, le donne gravide andavano in processione a venerare l’effige della Madre della Madonna che si trovava in una cappella nella baia di Cartaromana. Esse erano accompagnate da un corteo composto dalle barche dei pescatori, che per l’occasione addobbavano lo scafo con frasche e ghirlande di fiori.
Intorno agli anni 30 un gruppo d’amici venne in mente di istituire un premio per la barca più bella. Successivamente a questo gruppo d’amici si unisce un falegname e artigiano che sostituisce ai gozzi delle zattere con forme ed ornamenti sorprendenti. Così iniziò la festosa processione a mare con carri allegorici acquatici. Da allora la festa a mare degli scogli di Sant’Anna ha un fascino tutto suo, è una manifestazione che non ha eguali al mondo, perché si avvale di uno scenario che da solo varrebbe la pena di vivere sempre. Il numero è esorbitante degli spettatori che si assiepano sulla scogliera e sulle barche nella splendida baia. Essi vogliono essere testimoni che la festa mantiene intatto il suo fascino nel tempo, l’atmosfera che si crea con l’incendio del castello e la spettacolarità dei fuochi d’artificio.

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San Giovan Giuseppe della Croce Ischia

San Giovan Giuseppe della Croce

Città di Ischia dal 04/09 al 08/09
San Giovan Giuseppe nacque ad Ischia il 15 Agosto del 1654 con il nome di Carlo Gaetano Calosirto. A soli 16 anni fu accolto dai francescani nel convento di S. Lucia al Monte di Napoli, dove il 24 giugno 1671 emise la professione solenne e il 18 settembre 1677 fu ordinato sacerdote. Terminato il triennio, chiese di essere privato della voce attiva e passiva, e di dedicarsi esclusivamente alla preghiera e all’apostolato, nel 1688 fece ritorno ad Ischia per assistere la mamma morente e successivamente per la sua malferma salute. Mori a Napoli il 5 marzo del 1734 nel convento di S. Lucia al Monte. Il 4 ottobre 1779 nella chiesa francescana di S. Maria d’Aracoeli in Roma, il papa Pio VI proclamò l’eroicità delle virtù di Fra Giovan Giuseppe della Croce. Lo stesso papa lo proclamò Beato nella Basilica di S. Pietro in Vaticano il 24 maggio 1789. Il 26 maggio 1839 il papa Gregorio XVI canonizzò questo santo figlio d’Ischia, gloria della Chiesa, onore e vanto dell’Ordine Francescano.
Nel calendario ecclesiastico il Santo è onorato il 5 Marzo, mentre i festeggiamenti nelle strade cittadine d’Ischia Ponte, sono svolti la prima domenica di settembre per la durata di quattro giorni. In questi giorni di festa, la chiesa è addobbata e si celebrano messe in continuazione; la reliquia del santo è portata in processione per le strade cittadine e per mare dove l’imbarcazione con la reliquia è seguita da quelle dei pescatori. I festeggiamenti si concludono con uno spettacolo di fuochi pirotecnici.

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Ischia Festa di Sant'Alessandro

Sant'Alessandro

Città di Ischia il 26/08
La sfilata storica di Sant’Alessandro, nata per iniziativa di un gruppo di cittadini residenti nel borgo di Sant’Alessandro, è una rappresentazione in ricchissimi costumi d’epoca di tutta la storia dell’Isola, dalla dominazione greca, fino all’unità d’Italia, passando attraverso le influenze di stile impresse da vari conquistatori anche stranieri che l’hanno abitata. Si diparte, al tramonto, dal grandioso portale del Castello Aragonese, accompagnata dagli sbandieratori di qualche contrada invitati per l’occasione e, percorrendo la strada principale che attraversa il centro cittadino, raggiunge il Porto quindi il Quartiere di Sant’Alessandro dove si celebra la Messa nella Chiesetta dedicata. Al termine della messa nel piccolo borgo si organizza una festa con musica e vengono offerte bevande e bruschette.

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La Madonna Addolorata

Forio dal 01/03 al 01/04
La Madonna Addolorata inizialmente fu chiamata Vergine Maria dei Sette Dolori, ma papa Pio X nel 1913 ne fissò la festa liturgica come Vergine Maria Addolorata il15 settembre. La Madonna Addolorata ha il cuore trafitto da sette spade perché sette furono i suoi più grandi dolori: la profezia del vecchio Simeone, la fuga in Egitto, lo smarrimento di Gesù a 12 anni, il suo viaggio al Golgota, la crocifissione, la deposizione dalla croce e la sepoltura.
La festa liturgica dell’Addolorata comincia il giovedì di due settimane prima di Pasqua, infatti, c’è la solenne intronizzazione che da inizio alla novena.
Il venerdì prima della Domenica delle Palme (o sesto venerdì di quaresima) è giorno di dolore e di mestizia perché si ricorda il dolore di Maria, dalle sei del mattino in poi si susseguono messe. Alle 10.00 c’è la messa solenne e alle 11.00 c’è la processione: la statua dell’Addolorata custodita nella Parrocchia di S. Sebastiano, viene portata in processione per le strade principali del paese. Il pomeriggio dello stesso giorno si svolgono le “tre ore” di Maria desolata, con canti sacri e momenti di riflessione sui sette dolori.
La sera della Domenica delle Palme, si svolge il tradizionale “bacio del manto” (la gente a turno si avvicina alla statua per baciarne il manto).
Il Sabato Santo, al termine della veglia pasquale, l’immagine della Madonna viene incoronata con dei fiori al canto del “Regina Coeli” (canto in latino che il popolo di Forio canta gioiosamente il giorno di Pasqua durante la corsa dell’angelo).
La statua dell’Addolorata ha il volto scolpito nel legno, il suo manto è pura seta con ricami in oro, è in stile barocco.
Attualmente esistono tre diversi vestiti dell’Addolorata, uno dei quali è d’antica manifattura ed è stato realizzato nell’immediato dopo guerra (1953) grazie al contributo dei suoi fedeli, sull’abito sono ricamati i simboli della “passione di Cristo” (croce, spine, lancia, ecc.).
Inoltre la statua ha tra le mani oggetti preziosi donati dai fedeli come ex voto. Si dice che la statua apparteneva ad una famiglia nobile Foriana e fu donata alla Chiesa.
L’autore della statua è ignoto.

San Vito a Forio

San Vito

Forio dal 14/06 al 17/06
San Vito è il Santo patrono del Comune di Forio. La festa è caratterizzata da due momenti che ne formano un unico cuore. il tradizionale omaggio culturale dei fedeli al Santo Patrono in tutta una serie di momenti religiosi e la tradizionale fiera nel centro e lungo la marina, arricchita da tutta una serie di concerti e momenti bandistici. I festeggiamenti si hanno dal 14 al 17 di Giugno. Il 14 di Giugno si celebrano le messe, in serata, nel piazzale di San Vito vi si ha la rappresentazione storica tradizionale della vita del patrono e del suo legame col comune. Il 15 di Giugno, giorno di San Vito, si celebrano messe in continuazione, ed in mattinata una banda musicale gira per le strade cittadine. Nel pomeriggio la statua è portata in processione per le strade di Forio e sul porto verso le ore 18.00 un primo spettacolo di fuochi pirotecnici. Il 16 nel pomeriggio, il Santo è portato in processione via mare con la commemorazione dei caduti con la partecipazione dell’A.N.M.I. e dell’associazione pescatori “San Vito” di Forio. Al rientro benedizione eucaristica e successivamente in piazza municipio un nuovo concerto. La conclusione dei festeggiamenti è caratterizzata da una famosa ed attesa esibizione di spettacolari fuochi pirotecnici, che ha inizio alle ore 00.30 circa. Nei giorni di festa il paese è visitato da migliaia di turisti e concittadini che attraversano incuriositi le strade illuminate ed i caratteristici mercatini di bancarelle.

 

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San Francesco di Paola

Forio dal 01/05 al 05/05
Circa quindici anni fa i festeggiamenti in onore di San Francesco si svolgevano quindici giorni dopo Pasqua, ma spesso doveva essere rimandata a causa del cattivo tempo, ecco così la decisione di festeggiarlo la prima domenica di Maggio. Il giovedì sera si celebra la messa, con un predicatore venuto da fuori, per il triduo di preparazione. Il venerdì dopo la messa, il comitato organizza una festa per i bambini con la partecipazione d’animazione. Il sabato pomeriggio una banda musicale passa per le strade della contrada, partendo da Via F. Calise proseguendo verso il belvedere di Gancia per poi arrivare nel cortile della chiesa. A messa terminata incomincia il loro concerto.
La domenica si celebrano messe per quasi tutto il giorno, nel pomeriggio dopo la celebrazione della messa si porta la reliquia del Santo in processione fino la spiaggia dove si rende onore ai caduti del mare poggiando una corona d’alloro in mare, e si torna in dietro. Per il trattenimento dei fedeli, un gruppo musicale dà un concerto, alla fine incomincia lo spettacolo di fuochi pirotecnici.
La statua del Santo è portata in processione solo in alcune occasioni, la prossima volta che sarà portata in processione sarà nel 2007 in occasione del cinquecentario della sua morte.

Natale 2011 ad Ischia

La Vigilia di Natale

Forio il 24/12
D’inverno Ischia si trasforma in un piccolo presepio, le giornate sono caratterizzate dallo scirocco, il ponente o la tramontana, i tre venti dominanti che condizionano le giornate degli isolani. Le noci, i dolci fichi essiccati al caldo sole dell’estate, i roccocò, un bicchiere di vino novello, un goccio di nocillo o di limoncello fatto in casa, una partita a carte davanti al camino scoppiettante, la confusione delle tombolate familiari ed altro ancora, sono gli elementi caratterizzanti di una società che ritorna ai suoi valori millenari di cordialità, calore e tradizione. Giorno per giorno nelle case si ricorda con piccoli gesti la grande festa della natività, si preparano gli alberi natalizi, si raccoglie il muschio nei boschi per il presepe, si addobbano le case ed i giardini con mille luci colorate, gli zampognari suonano canti antichi, tutti diventano più buoni e gentili, nelle strade dei piccoli borghi si respira aria di festa, la sera ci si incontra per chiacchierare, giocare e strimpellare vecchie canzoni sul piano di uno dei pochi locali aperti. La grande festa è vicina, come per Leopardi, nelle sue poesie, anche per il Natale, il giorno prima della festa è sicuramente il più bello ed emozionante. Come per tradizione si comincia dalla notte del ventiquattro, per i più giovani si resta svegli tutta la notte a giocare, cantare, ballare e raccontare barzellette fino alla mattina all’alba, quando il paese si risveglia e si ritrova sospeso nel tempo a ripetere riti e tradizioni ormai centenarie. La bella Forio a ponente e l’antica Ischia Ponte a levante sono già sveglie prima dell’alba, le piazze si riempiono davanti alle chiese affollate per la celebrazione della novena di Natale, all’alba i pescatori vendono il pesce tipico, capitoni, murene, molluschi e pesci pregiati, per il cenone della vigilia di natale. A Forio subito dopo la processione è tradizione mangiare la pasta e fagioli e le bruschette preparate dai tanti volontari che allietano turisti e paesani. Così comincia una giornata di gioia che terminerà alla sera dopo il cenone e le tombolate con la messa di mezzanotte che annuncerà la nascita di Gesù e ricorderà all’uomo il cammino percorso ed ancora da percorrere.

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Corsa dell'Angelo

Corsa dell’Angelo

Forio a Pasqua
La corsa dell’Angelo, si svolge a Forio, da un’antica tradizione risalente al lontano 1600. E’ una sacra rappresentazione che riproduce il momento dell’incontro della Madonna con il figlio risorto. La manifestazione è realizzata dall’Arciconfraternita di Forio, custode delle quattro statue che si portano a spalla in processione, per tradizione, sempre dalle stesse famiglie, per un diritto non scritto che si tramanda da padre in figlio e molte volte causa di dispute accese tra le varie famiglie per la rivendicazione dello stesso.
Le statue rappresentate in processione sono: la Madonna, il Cristo Risorto, S.Giovanni Apostolo e l’Angelo. Le prime tre furono scolpite in legno da un artigiano di Napoli tra il 1756 e il 1757 mentre l’Angelo fu scolpito da Vincenzo Mollica e ricoperto d’oro zecchino.
La mattina di Pasqua, prima dell’inizio della processione, la Madonna, con un velo bianco sul volto, e San Giovanni vengono sistemate presso il crocevia del corso principale di Forio. Il Cristo e l’Angelo, al termine della messa, si recano in processione formando un un piccolo corteo con lo stendardo celeste e il pennacchio di penne di struzzo bianco, la croce della confraternita ed il clero.
Giunti vicino la fontana, un coro, formato da voci poderose dai pescatori e dal popolo, volgendosi verso il Cristo risorto, cantano il “Regina Coeli”, ha così inizio la funzione. L’Angelo fa tre inchini al Cristo risorto e corre verso la Madonna ad annunciare la resurrezione del figlio, arrivato al crocevia si ripete il Regina Coeli, ad opera dei contadini e del popolo, al termine l’Angelo si inchina per tre volte alla Madonna e corre verso il Cristo. Tutto questo si ripete per tre volte. Nell’ultima corsa l’Angelo si ferma sotto il campanile della chiesa di Santa Maria di Loreto mentre la Madonna e San Giovanni si incamminano nel corso per raggiungere la statua del Cristo. A metà percorso si fa scivolare il velo dal volto della Madonna, a rappresentazione della visione del Figlio, e tutto il corso si riempe di petali di fiori lanciati dai balconi in un tripudio di canti ed applausi.
Per tradizione colui che porta il pennacchio in processione, deve abbassarlo per ben tre volte senza far toccare le piume a terra, così non perde il diritto a condurre il pernacchio alle prossime processioni.
Al termine le statue si portano in processione fino la chiesa di San Vito.

Video della Corsa dell'Angelo di Forio

Fotogallery della corsa dell'Angelo in Forio

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Festa del vino

Forio dal 04/11 al 30/11
Si voleva fare festa. E festa è stata, di quelle campagnole, veraci, con il vino nuovo che scorreva a fiumi, la brace accesa per le caldarroste e le bruschette di pane casereccio con i pomodorini e l’olio extravergine, la tarantella – e non solo - ballata al ritmo di chitarre e pianola. E poi fagioli e pizze per tutti i gusti: ognuno, salendo il breve tratto scosceso per arrivare alla grotta-cantina, portava qualcosa, come i re magi, perché la festa non era solo del vino.
L’azienda Pietratorcia, che distende i suoi vigneti tra Forio e Panza d’Ischia, in una località piena di sole a ridosso del monte Epomeo che guarda il faro di Punta Imperatore, ha chiamato tutto il paese, l’isola e gli amici per spillare il vino nuovo che quest’anno promette di essere eccellente.
E’ un appuntamento che ormai si ripete ogni anno, nell’estate di S. Martino, quando ‘ogni mosto diventa vino’ e sono sempre di più i produttori, i vignaioli, ma soprattutto gli amanti del novello – che forse proprio vino non si può ancora definire, ma che reca gioia e allegria - che non vogliono perdere quest’occasione, offerta dalla generosità delle Cantine Pietratorcia.
Ed ecco il primo bicchiere che viene salutato con un applauso: rosso rubino con riflessi violacei, fruttato con sentori di lampone e mirtillo, trasparente, fresco, il vino nuovo Pietratorcia è ideale per le carni bianche e i formaggi teneri.
“E’ particolarmente buono, quest’anno e la vendemmia è stata abbondante”, dicono all’unisono Vito Verde, presidente dell’azienda, Vito Iacono e Bartolo Regine che, assieme alle rispettive famiglie lavorano per assicurare un prodotto di prima qualità, che ha varcato i confini nazionali.
Ma prima di dare il via al banchetto, un momento di ringraziamento e meditazione con la benedizione di don Agostino che invita tutti alla preghiera, mentre a ondate gli amici continuano riempire lo spazio allestito a buffet: travi ricoperte di tovaglie sistemate su pile di cassette per accogliere le innumerevoli prelibatezze contadine che alcune donne in costume portano sulla testa, nei cesti, alla maniera di una volta, tra grossi tini di acciaio e le apparecchiature di un complessino, velocemente passato dalla canzone napoletana classica alla musica da discoteca. Poi l’allegria data dal vino e dai prodotti della campagna fa scatenare tutti, giovani e meno giovani, nonni e nipoti, nelle danze, fino a notte inoltrata …
Insomma, vecchio e nuovo, tradizione e innovazione, in nome dell’amicizia e del vino.

di Alessandra Giordano

Festa di Santa Restituta

Santa Restituta

Lacco Ameno dal 16/05 al 18/05
La festa di Santa Restituta è una festa religiosa, che si svolge nel mese di Maggio, dal 16 al 18.
Le strade cittadine sono abbellite dalle luminarie, decine sono le bancarelle con noccioline, torroni, giochi e tanto altro.
Per i giovani si allestisce un’area del paese con varie giostre che restano per un mese intero. Il primo giorno dei festeggiamenti, il 16 Maggio d’ogni anno, nella Baia di San Montano si svolge la rappresentazione del martirio e dell’approdo della Santa a Lacco Ameno. Secondo una leggenda era il 16 maggio dell’anno 284, la giovane Restituta dichiarava di adorare Dio e rifiutava di pronunziare il nome di Giove, fu condotta in carcere. Dopo un altro interrogatorio e rifiuto di inchinarsi alla maestà dei Dei fu condannata ad essere flagellata crudelmente e posta in una barca, riempita di pece e di stoppa e lasciata sprofondare negli abissi del mare. All’esecuzione della sentenza accadde qualcosa d’incredibile, le fiamme si avventarono sul vascello dei carnefici, risparmiando la barca su cui era posto il corpo di Restituta, apparve un angelo del Signore che sospinse la barca verso la baia di San Montano, sul isola d’Ischia.
La matrona Lucina, svegliata dall\'Angelo, si portò sul luogo e si stupì davanti ad un così straordinario spettacolo. Tornata in paese e chiama a raccolta il popolo gridando: "Una barca senza vele e senza remi è giunta alla nostra terra. Sulla Barca il corpo santo di una vergine martire. Donne, uomini, sacerdoti, accorrete! Venite a contemplare il dono del Signore!".
Allo sbarco, la statua lignea della Santa, adornata con tanti oggetti preziosi che le sono stati offerti, è portata in processione dalla baia alla chiesa.
Il 17 Maggio, la Santa è portata per mare con un traghetto; parte dal pontile di Lacco Ameno in direzione Punta Caruso, dove gira e prosegue verso Casamicciola. Allo sbarco è accolta da una diana di fuochi pirotecnici, da fedeli e partecipanti di tutta l’isola e dai sacerdoti. Il vescovo, in Piazza Marina, rivolge ai fedeli un discorso e impartisce la benedizione con la reliquia della Santa. Continua la processione per raggiungere la basilica di Santa Restituta.
Il 18 Maggio, la Santa è portata in processione per le strade cittadine. A mezzanotte il cielo si illumina dai ricchissimi fuochi pirotecnici che concludono i festeggiamenti per la Santa.
Durante le sere di festa la musica, di bande musicali e cantanti, echeggia nella piazza antistante la chiesa; ed è fantastico passeggiare nel corso sotto le coloratissime luminarie e tra le numerosissime persone che partecipano alla festa.

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San Michele Arcangelo

Serrara Fontana il 29/09
La festa di San Michele Arcangelo, a Sant’Angelo, si svolge il 29 Settembre d’ogni anno. I festeggiamenti incominciano con un triduo di preparazione; la mattina della solennità del santo una banda musicale passa per le strade cittadine, a seguire la celebrazione della messa. Al termine la statua del santo è portata in processione fino la piazza, dove resta alla venerazione dei fedeli. Nel pomeriggio si svolge la processione per mare, con l’imbarco nel porticciolo dei pescatori proseguendo verso punta Chiarito e poi verso i Maronti, lo sbarco si ha “sotto la Torre”. Da qui si svolge una piccola processione fino la piazza, dove si celebra la messa con canti liturgici. Durante la serata concerto in piazza, al termine chiusura dei festeggiamenti con i fuochi pirotecnici. In correlazione con la festa di San Michele il comune con l’aiuto di alcuni comitati, organizzano eventi in piazza, come la sagra della lampuca, dove si offre a tutti i partecipanti.

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Info su Ischia

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  • Lat.: 40° 44',82 N
  • Long.: 13° 56',58 E
  • Periplo: 18 miglia
  • Coste: 51.2 Km
  • Comuni: 6
  • Abitanti: 58.029

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