1. Palazzo Scalfati
2. Seminario
3. Palazzo Corteglia
4. Palazzo Malcovati
5. Palazzetto Onorato
6. Cattedrale e Torre Campanaria
7. Palazzetto
8. Casetta con cortile
9. Casa con archetti
10. Torre dell' Orologio
11. Palazzo Lauro
12. Santa Maria di Costantinopoli
13. Chiesa dello Spirito Santo
14. Palazzo Lanfreschi
15. Complesso Edilizio

Periodo: XVIII° secolo.
Destinazione originaria: abitazione.
Destinazione attuale: abitazione.
Copertura: piana a "U".
Volte o solai: volte a padiglione e solai in legno.
Scale: rampa esterna e scala a rampante unico interna.
Tecniche murarie: muratura in pietrame di tufo e pietra lavica con intonaco.
Pavimenti: mattone e battuto di lapillo.
Decorazioni esterne: mensole in piperno a sostegno dei balconi.
Complesso edilizio - via G.B. Vico
Nel 1847 l'artista P.Mattei dipinse uno scorcio dell'attuale via G.B. Vico evidentemente affascinato dalla particolarità della costruzione che si dispone intorno ad un'ampia rampa di scale.
Sullo sfondo la facciata del palazzetto è interrotta da aperture varie, sul lato lungo strutturato su diversi piani spiccano le ampie arcate e sul lato breve una deliziosa loggetta, un tempo coperta, offre un buon appoggio alla scenografica sovrapposizione dei piani.
Periodo: inizio del XVIII° secolo.
Destinazione originaria: abitazione.
Destinazione attuale: abitazione, attività commerciali.
Copertura: piana a terrazzo.
Volte o solai: volte a botte, a crociera e solaio in legno.
Scale: scala a tre rampe.
Tecniche murarie: muratura in pietrame di tufo e pietra lavica con intonaco dipinto.
Decorazioni esterne: mensole in pietra lavica.
Palazzo Lanfreschi - via L. Mazzella
Il palazzo Lanfreschi fu costruito nel settecento e utilizzato come sede provvisoria dei "Parlamentari Generali" dal 1730 al 1750. Dal punto di vista architettonico questo edificio presenta una facciata scandita da fasce verticali che inquadrano le aperture del primo e del secondo piano.
I balconi e le finestre sono sormontati da strette cornici lievemente aggettanti, i due balconi del primo piano sostenuti da mensole in pietra lavica.
Al palazzo si accede tramite un portale che immette in un androne con volta a botte, da qui ampie arcate sorrette da pilastri determinano gli ingressi agli appartamenti e offrono un'inquadratura scenografica che risalta il verde giardino sopraelevato sullo sfondo.
Periodo: XVII° sec., modifiche tra il 1652-1674.
Destinazione originaria: edificio religioso.
Destinazione attuale: edificio religioso.
Copertura: a tetto a spiovente.
Volte o solai: volte a botte lunettata.
Scale: scalinata anteriore all'ingresso.
Tecniche murarie: muratura in pietrame di tufo e pietra lavica con intonaco dipinto.
Pavimenti: quadrotti in marmo.
Decorazioni esterne: portale in piperno.
Decorazioni interne: stucchi decorativi; altari in marmo.
Chiesa dello Spitiro Santo - via L. Mazzella
Accanto la Confraterita sorge la Chiesa dello Spirito Santo, fondata dai marinai del borgo di Celso, al posto dell'antico Ospedale per gli infermi poveri fondato nel 1620 e dismesso nel 1652.
Il nuovo tempio fu aperto al pubblico culto nel 1674 e mantenuto coi proventi volontari del ceto dei marinai.
La facciata è spoglia ad eccezione del portale in piperno e una finestra trilobata sul frontone che segue la linea della volta di copertura.
Un campanile dal tronco piramidale sorge contro il fianco destro della facciata. E' suddiviso in più piani, l'ultimo dei quali sovrastato da una cupoletta a pera rivestita di mattonelle smaltate gialle e verdi.
La pianta basilicale è a navata unica, sviluppata su croce latina, con un altare maggiore e otto minori lungo i lati, tutti di marmo intagliato.
L'incrocio col transetto è sottolineato da una bassa cupola che all'estradosso porta un tetto spiovente poggiato sui muri perimetrali.
Alla porta del tempio c'è un capitello di un'antica colonna di marmo che fu raccolto in mare da pescatori.
Da vedere:
Gli stucchi che rivestono le pareti e gli affreschi sulla volta della cupola; l'affresco raffigurante il castello (XVI8 sec) in sacrestia
Glossario:
Trilobato: diviso in tre pozioni arrotondate.
Estradosso: superficie convessa di un arco o di una volta.

Periodo: XVI° secolo.
Destinazione originaria: edificio religioso.
Destinazione attuale: edificio religioso.
Copertura: tetto a spiovente, scodella estradossata.
Volte o solai: volte a botte lunettata.
Scale: scala a dua rampanti.
Tecniche murarie: muratura in pietrame di tufo e pietra lavica con intonaco dipinto.
Pavimenti: quadrotti in marmo.
Decorazioni esterne: stucchi decorativi.
Confraternita di S.M. di Costantinopoli - via L. Mazzella
La Confraternita di Santa Maria di Costantinopoli fu costruita durante il XVI° secolo, in sostituzione dell'antica cappella dei Cossa dedicata a S.Sofia (XVI° sec), ad opera del ceto dei marinai ed artigiani del luogo, l'allora Borgo di Celso.
Una gradinata a due rampanti accede ad un atrio scoperto, chiuso da una bassa facciata che presenta due lesene doriche che sostengono il frontone triangolare su cui spicca l'edicola votiva e l'arcata superiore terminante con due volute laterali, elemento ricorrente nelle chiese locali. La seconda facciata non presenta elementi di rilievo; l'interno, a navata unica, è coperto da volta a botte lunettata e fasciata e arricchito da stalli in noce lungo le pareti laterali.
Da vedere:
Gli affreschi raffiguranti episodi del Vecchio e del Nuovo Testamento nella lunetta degli archi laterali; la particolare scala a rampante, tipico esempio dell'architettura minore, in sacrestia.
Glossario:
Lesena: pilastro a leggero aggetto, addossato a una parete liscia, usato in funzione decorativa.
Frontone: struttura in forma di grande triangolo isoscele che funge da coronamento
a porte, finestre, nicchie ed edicole.
Edicola: piccola struttura in forma di nicchia, tabernacolo o tempietto posta a protezione di immagini sacre.