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Primavera ad Ischia

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A seguito dell'emergenza sanitaria dovuta al Covid-19, per la stagione turistica 2021, le attività che ospitano i turisti hanno subito un ritardo nelle aperture.

Di seguito il calendario delle aperture degli alberghi per la stagione turistica 2021.

Hotel 5 stelle

Albergo della Regina Isabella - Lacco Ameno 15/05/2021
San Montano Resort & spa - Lacco Ameno 27/05/2021
Relais Corte degli Aragonesi - Ischia
Grand Hotel terme il Moresco - Ischia 04/06/2021
Hotel Miramare e Castello Spa - Ischia 01/05/2021
Excelsior Belvedere Hotel & Spa - Ischia 24/06/2021

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A distanza di un anno – un intervallo che può durare un’eternità – torniamo a parlare della festa di San Vito. Forio è un comune che vale la pena di essere visitato e che pretende l’attenzione che merita. É un racconto che scorre lungo le strade e le rive della storia e del tempo. Il nome della prima città isolana per importanza ed estensione, racchiude il fascino delle influenze che l’hanno animata e secondo alcuni studiosi deriverebbe da «Fiorio», a simboleggiare il fiorire dopo la distruzione di altri Casali. Secondo altri più probabile che discenda dal greco «phoròs», ossia «fertile» oppure da «chorìon» cioè «villaggio».

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La storia di Restituta d’Africa, la martire cristiana del III secolo d.C. che è la Santa Patrona dell’isola d’Ischia da epoca immemorabile, è avvolta nella leggenda o nel miracolo della Fede Restituta era una ragazza di Biserta, città nell’odierna Tunisia e si convertì al cattolicesimo subendo le persecuzioni dell’imperatore Diocleziano fino al martirio.

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Sull'isola vulcanica di Ischia, nel Golfo di Napoli, i Giardini la Mortella sorprendono per l'esuberanza della sua vegetazione tropicale. Alla fine della Seconda Guerra Mondiale, il compositore Sir William Walton si trasferì con sua moglie Susana in quella che è ancora una cava di pietra. Lady Walton compone quindi con il paesaggista inglese Russell Page un giardino singolare e mutevole.

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Molto più di un Giardino: è una grande oasi botanica e paesaggistica, animata dai riflessi azzurri delle sue piscine, da scorci e angoli microclimatici unici e irripetibili. È davvero un luogo speciale, che ha incantato frequentatori eccellenti, e continua a farlo. L’elenco si trasforma in una galleria d’onore, altisonante di nomi famosi, magnifici e sorprendenti come i colori, le luci, i tepori, le nuance dell’habitat:

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« Un anno in più per il Giardino Botanico Ravino che diventa percorso oltre lo spazio e il tempo alla ricerca del Divino»

Un anno di più, perché s’è aggiunta un’unità all’ultima cifra della data in corso, e siamo al 2017. Un anno di più per MERISTEMA, convegno annuale dei Giardini Ravino, alla X^ edizione che celebra il bicentenario della nascita di Henry D. Thoreau, pensatore trascendentalista, considerato una delle menti più sottovalutate d’America.

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- La Festa di San Vito, Patrono del Comune di Forio va ad incastonarsi come una splendida perla in un mese, Giugno, che parla di sole, calore e colori intensi donatici dalla natura.
Mons. Giuseppe Regine è Parroco di San Vito da 45 anni e lì è possibile trovarlo ogni giorno, intento nella preghiera, nella lettura dei quotidiani cattolici, nell’ascolto della sua gente, nell’amministrazione del Sacramento della Confessione, nella cura del tempio dedicato al Santo Patrono.

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PROSSIMA APERTURA 27 MAGGIO 2022

C’è oggi un nuovo vissuto del corpo: non è più rivolto alla pura immagine ma alla qualità della vita, delle cose, della storia, della memoria. E comporta un nuovo modo di rapportarsi al mondo.
Cosi oggi vogliamo circondarci di cose belle anche nella loro semplicità, belle perché utili, belle da vedere, da toccare, da usare, da contemplare.

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VII Edizione
Ischia 1 - 26 settembre

L’associazione culturale InSophia, ente no-profit ideatore del festival, in collaborazione con il Comune d’Ischia, il CRF - Centro Internazionale per la Ricerca Filosofica, l’Università di Toronto, Mississauga (dipartimento di Visual Studies) e con il Liceo “A. Canova” di Treviso, con l’alto patrocinio del Parlamento Europeo,

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Torna maggio e ancora una volta l'atteso appuntamento con i solenni festeggiamenti in onore di Santa Restituta scandisce a Lacco Ameno l'inizio della bella stagione. E' proprio questo il momento in cui la fede della comunità lacchese ed ischitana esploderà in una giostra di colori, suoni e profumi, ma soprattutto in un fervore religioso che porterà migliaia di turisti e residenti a far visita alla Santa Patrona della Diocesi d'Ischia.

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Svetta nell’antico borgo di Celsa, il Castello Aragonese. Antica roccaforte risalente ai tempi di Gerone, nel 476 a.C. Quella che da lontano sembra essere una suggestiva cartolina a due dimensioni nasconde un piccolo mondo, intriso di arte e pullulante di vita. Gli stretti cunicoli, le scale che si arrampicano su per le torri, le antiche mura, ancora oggi sono in grado di evocare il fascino e la magia di questa antica dimora nobiliare.

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DI ISABELLA MARINO

È solo una cava di pietra», era stato il commento carico di stupore e delusione di Laurence Olivier, l’amico più caro. Davanti a quella gola brulla circondata da alte pareti di roccia vulcanica, gli era risultata del tutto incomprensibile la scelta di William e Susana di affondare proprio lì le radici che avevano deciso di mettere sull’isola.
E dire che avevano cercato a lungo il posto giusto, da quando erano sbarcati a Ischia per la prima volta, poco dopo il matrimonio a Buenos Aires che aveva fatto di loro i coniugi Walton. William era rimasto conquistato dall’Italia fin dal suo primo viaggio all’estero, che non aveva neppure vent’anni. E ci era tornato altre volte, visitando la Costiera e Capri, fino ad immaginare che quella luce e quei paesaggi avrebbero potuto essere i compagni ideali della sua vita da compositore, con l’esigenza di trovare sempre nuovi stimoli e motivi d’ispirazione.

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Ritorna il programma “Restituta, la scintilla dell'affetto”, previsto per i giorni dall'8 al 18 maggio, in occasione dei festeggiamenti in onore di Santa Restituta, patrona della diocesi dell’Isola d’Ischia e di Lacco Ameno.

acquedotto Ischia bucato

DI ISABELLA MARINO

Potente, gagliardo, fulmineo. Alto quaranta metri. Trasparente contro il cielo azzurro di una giornata tersa d’autunno. Applausi scroscianti accolsero lo zampillo di acqua pura, in quella domenica 9 novembre 1958, mentre s’innalzava sul piazzale gremito di popolo ai piedi del Castello Aragonese. E il mare tutt’intorno era pieno di imbarcazioni pavesate a festa, che salutarono con le loro sirene quella novità che già si poteva definire storica. Dopo anni di attesa, l’acquedotto sottomarino era terminato e portava in dote a Ischia l’acqua che avrebbe messo fine alla sua sete. Se ne giovava già Procida da un paio d’anni e ora era la volta dell’isola più lontana dalla terraferma, punto di arrivo di un progetto che aveva cominciato a prendere forma all’inizio di quel decennio di grandi opere e di profondi cambiamenti.

mostra

Il 2021 è l’anno della ripartenza, l’anno in cui quella luce in fondo al tunnel, che tanto abbiamo aspettato durante il 2020, diventa sempre più concreta. Siamo fiduciosi che il 2022 ci riporterà la normalità. Ma, fino ad allora, noi membri dell’Associazione Actus Tragicus di Forio abbiamo fortemente voluto inventare nuove strade per tenere sempre viva l’emozione, per dare nuova linfa alla manifestazione della Passione di Forio, tanto seguita ed amata dal pubblico, isolano e non. Perché un anno fermi si può stare, ma due no.

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In attesa della riapertura 2021 i Giardini la Mortella regalano via social l’esplosione delle fioriture primaverili

Anche quest’anno il periodo della riapertura dei Giardini la Mortella cade purtroppo nel pieno delle restrizioni dovute all’emergenza sanitaria e la data in cui sarà nuovamente possibile accogliere il pubblico non può essere al momento stabilita. Ma la natura non si ferma e questo è proprio il periodo della massima esplosione delle fioriture: con la Primavera la Mortella viene ammantata da meravigliosi colori e i suggestivi scorci del giardino sono pronti ad accogliere piante e fiori che annunciano l’arrivo della bella stagione.

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Dialogo con Alessandra Vinciguerra

Entrare nella Mortella è un’esperienza che rinnova la sensibilità dello spirito. A marzo i colori, mutati in una scala di cromature che passa attraverso un autunno ed un inverno di declino, espongono il ritrovato vigore che integra elementi come terra e acqua nelle forme più variegate di cui la natura dispone. I fusti degli alberi, le foglie, i fiori e i frutti rappresentano dei canali di vita protesi verso il cielo e le nascoste radici delle convinzioni che assecondano la gravità di un’armonia vittoriosa. L’incontro tra il visibile e il non visibile, tra cielo e terra, è qui celebrato per i nostri sensi.

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DI GRAZIANO PETRUCCI

Il sole caldo e timido abbraccia la terra, mentre la attraversa un vento leggero proveniente dal mare che fa capolino tra le colline lussureggianti e le gole verticali e profonde. Distante, oltre gli olmi, la montagna che sorveglia Sant’Angelo e la baia dei Maronti.

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Sedici film in gara in una delle sezioni più attese della rassegna (27 giugno-4 luglio): un viaggi che tocca Amazzonia, Siria, Myanmar, Egitto, Sierra Leone e Italia

Quando il cinema denuncia ingiustizie sociali e disastri ambientali, rivelandosi una preziosa “sentinella” su quel che non funziona nel mondo. Si chiama “Location negata” una delle sezioni più attese dell’Ischia Film Festival, in programma sull’isola in versione ibrida, in parte in presenza e in parte online, dal 27 giugno al 4 luglio 2020.

mortella fluorescenze

DI GRAZIANO PETRUCCI

Che Ischia sia un’isola meravigliosa non è di certo un mistero. Tuttavia ci sono luoghi, mondi segreti, che si celano in questo lembo di terra intrecciato nelle sue contraddizioni, spesso sconosciuto tanto ai suoi abitanti quanto ai turisti. Non a tutti, però, è velato.
Chi ha la fortuna di addentrarsi in vicoli e sentieri spinto dalla voglia di scoperta, non può evitare di immergersi in dimensioni che nel trascorrere degli anni hanno tessuto corridoi, dialoghi e rapporti con una dimensione internazionale e cosmopolita, palese quanto nascosta in bella vista.

coniugi walton

DI RAFFAELE MIRELLI
Da sempre la natura parla dell’essere umano e in certi casi lo fonda, oltrepassandolo. La storia dei giardini la Mortella è dicotomia pura che, da un lato, implica il rapporto uomo-natura, dall’altro invece lo trascende. Questo scritto narra di un’essenza divisa, di due metà che s’incontrano nell’altro. La prima metà di questa storia è incarnata da Susana Walton. La chorisia speciosa è una pianta di origini sud-americane: nel giardino si trova all’ingresso, dopo la biglietteria sulla vostra sinistra.

 

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DI RAFFAELE MIRELLI

Sono in viaggio verso i giardini Poseidon, parco termale che si trova a Forio d’Ischia. Sono nella mia auto e mi muovo con fretta per non arrivare tardi all’appuntamento. Mi attende una delle realtà isolane più incredibili. Perché? Il giardino si estende per sei ettari nella stupenda baia di Citara. Acque cristalline bagnano una sabbia dalle sfumature verdi. Mi trovo sul versante ovest dell’isola, uno dei più belli. Qui il sole d’estate, tra le diciannove e le venti e trenta, trova le sue espressioni più romantiche, per chi è innamorato, e quelle più esistenzialistiche per chi è riflessivamente triste. Sono curioso di mettere i piedi in questo luogo che dal 1959 si estende tra collina e spiaggia, tra cielo e terra. Mi accoglie il responsabile tecnico del giardino, il gentilissimo architetto Bruno Macrì che, da ormai venti anni, insieme a oltre 120 dipendenti gestisce il ritmo di una bellezza rossa come il tramonto della stupenda Forio.

mortella teatro

DI ISABELLA MARINO
Era stato il desiderio di sir William Walton da quando La Mortella era diventata la sua residenza stabile e, soprattutto, il suo buen retiro, luogo di studio, di riflessione e di creazione nell’armonia della natura, che sprigionava dal giardino in continua evoluzione, fonte ispiratrice di armonie musicali.

Il luogo ideale per accogliere giovani talenti da formare, coltivare e sostenere. Così come lui, da giovane, aveva potuto riconoscere e esprimere le sue capacità grazie alla famiglia Sitwell. Il maestro non riuscì a realizzare quel desiderio in vita, ma, dopo la sua scomparsa nel 1983, lo fece proprio lady Susana, che lo perseguì con la stessa determinazione e tenacia con cui era riuscita a trasformare una pietraia in un’oasi di verde.

erbe mirto aglietto

La Trattoria il Focolare in collaborazione con Ipomea del Negombo

ORGANIZZA  

Giovedi 23 maggio 2019   - ore 20.30

ERBE, RADICI E FIORI Anno 27

Una grande cena a tema.

 

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DI RAFFAELE MIRELLI
 
“Dunque ciascuno di noi è una frazione dell’essere umano completo originario.
Per ciascuna persona ne esiste dunque un’altra che le è complementare,
perché quell’unico essere è stato tagliato in due“
(Platone, Simposio)

Accade così che al Castello Aragonese, nel voler ricercare la verità che si nasconde all’occhio del visitatore, appaia, in una epifania di sentieri, la verità più temibile.

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DI CIRO CENATIEMPO

A che gioco giochiamo? Senza scomodare studiosi della mente, teorici estetici, letterati famosi o maestri nell’incastro di figure retoriche, lascio spazio alla visione. Sono entrato semplicemente in un’opera d’arte – il Castello in sé – che ospita opere d’arte. E poi osservo l’arte che ha, nel corso di secoli ormai - ed ha ancora - il Castello al centro, come soggetto d’ispirazione creativa. Mi piacerebbe allestire una galleria d’opere e nomi, facendo il giro del mondo tra musei e collezioni, ma è una missione impossibile.

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DI ISABELLA MARINO

Sono i superstiti di una folta schiera di testimoni silenti. Per oltre un secolo hanno osservato dall’alto le fastose celebrazioni nella grande cattedrale dedicata all’Assunta, cuore religioso del Castello Aragonese, che al loro avvento aveva già ceduto all’isola grande quasi tutte le sue funzioni e la sua popolazione. Disseminati in ogni angolo, i putti paffuti avevano rappresentato, in quei primi decenni del ‘700, il nuovo gusto imperante al quale venivano via via adeguati tutti gli edifici sacri ischitani.

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DI GRAZIANO PETRUCCI

«Favoloso sito clou di Ischia», così è stato definito il Castello Aragonese dalla rivista londinese «ES.-Evening Standard» (www.standard.co.uk), che di norma si rivolge al pubblico inglese, in un articolo dello scorso febbraio.

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 di Raffaele Mirelli

In dialogo con Giuseppe Di Meglio e Luciano Iacono alle Fonti delle Ninfe Nitrodi

Dall’Assoluto al Principio, come diceva Hegel di Talete (il filosofo per eccellenza), da Aristotele definito il primo “saggio” di una lunga e travagliata storia di pensieri e ripensamenti.
L’essere umano è composto d’acqua, tutti gli organismi la contengono in un piccolo bacino chiamato corpo. E’ proprio sul nostro corpo scorre, miracolosa, divina cui noi siamo devoti perché simbolo di salvezza.

Limoni Ischia 6

I limoni di Ischia sono un mix di profumi mediterranei, frutti della terra vulcanica e della mite brezza di mare, un  dono per il gusto e per la pelle sull'isola del benessere per antonomasia. A pochi giorni dall'inizio ufficiale della primavera, sull’isola di Ischia sono protagonisti i suoi limoni, a pochi passi dalle bellissime acque cristalline e dalle terme più famose d’Italia. Protagonisti, le acque e i fanghi benefici di Ischia che incontrano le essenze mediterranee.

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 di Ciro Cenatiempo

Una straripante folla di amici, estimatori, conoscenti, persone semplici si è radunata – una domenica dello scorso febbraio - nella chiesa di Portosalvo a Ischia, per condividere la commozione sincera del saluto ad Antonio Macrì, ultimo interprete di una fortunata e speciale generazione di artisti che si sono fatti apprezzare e amare lontano dai confini di Ischia.
Pittore popolare, uomo schivo. In questa apparente dicotomia c’è la summa di Antonio e del suo istinto talentuoso self-made che, affinandosi e perfezionandosi; e aggirando manierismi di scuola e accademismi, ha lasciato una traccia lunghissima, distribuita e abitata in un’infinità di collezioni private.

 

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Non avevo neanche 10 anni quando con la bicicletta, una “venti” con la canna in obliquo, mi sfracellai sano sano vicino al balconcino di Calabbresiello, a Via Roma, nel centro di Barano. Le ginocchia piene di sangue, come la spalla destra, la fronte ammatunzata, un macello. Oggi non si sarebbe perso un attimo: subito a Lacco Ameno, in ospedale. Mamma e papà non avevano né macchina né patente. E poi figurarsi, i miei genitori sapevano benissimo cosa si faceva in questi casi. Lo avevano imparato dai loro vecchi.

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Strettissimo il pianoro sotto il sole, nel plenilunio si dilata, rivela su un lato profili di balze e pendii, vigne basse, canneti, spalanca un orizzonte di precipizi intuibili, lontani. Sull’altro scricchiola di pomici volatili, farine vulcaniche e morte ossidiane il sentiero, profuma di ginestre lidie e di un’Eubea perduta e ritrovata. Scendiamo per l’erta, c’è brezza di terra che s’impalla fra i costoni, si fa bava, scivola; e s’immagina la luce meridiana, la rarefatta schiera di umane formiche salire con lenta costanza, inerpicarsi attese da contadini di mare e pescatori di scogliera in un villaggio d’orti contro al cielo, portare merci di preziosa inutilità, prendersi vino e tempo nel 650 A.C.

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In questi giorni è esposto all’ingresso della sala conferenze. Ben visibile a chiunque entri, sul lato opposto al busto in gesso di monsignor Onofrio Buonocore, fondatore della Biblioteca Antoniana dalle cui finestre si ammira il Castello Aragonese e penetra pungente l’aria salmastra del mare vicino. La carta fortemente ingiallita dal tempo, con ampie macchie di umidità, indica nella vetustà il suo più evidente valore. Ma non è per quello che il libro dalla copertina blu si è conquistato  tanta visibilità, fino a diventare protagonista di un altro libro, appena pubblicato da Lucia Annicelli, direttrice della Biblioteca: “Il  codice massonico di Ischia”. Il frutto di dieci anni di lavoro intorno a quelle pagine ingiallite, inghiottite per decenni dal buio in uno degli armadi di noce dell’Antoniana.

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Per diciannove secoli la folta prateria di Posidonia l’aveva custodita e protetta. E l’antica Aenaria era ormai solo una leggenda. Come l’approdo di Enea, in quella baia accovacciata tra l’isola grande e il Castello Aragonese. Dove nessuno aveva mai trovato tracce della mitica città romana che aveva trasmesso il suo nome all’intera isola. Fino all’estate del 1973, quando due amici, durante un’immersione tra gli Scogli di Sant’Anna, ripescarono  una strana “cosa” dall’aspetto antico. Galena, avevano sentenziato gli esperti. Che fosse un primo segno dell’esistenza di Aenaria? La risposta, positiva, arrivò dalle ricerche compiute per tutto il mese di agosto, che riportarono alla luce reperti in grado di testimoniare una città sommersa, precipitosamente abbandonata dagli abitanti tra il 130 e il 150 d.C., prima di essere inesorabilmente inghiottita dal mare.

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Altra giornata cupa, fredda e non per la temperatura: Febbraio! Alla metà del mese corto la mente di Eduardo giocava con i ricordi. Saranno state le lunghe battute cromatiche, irregolari dettate dal ticchettio della piog-gia che cadeva: Tic, tac, tuc, tic, fruscia foglia, vento taglia, terra accoglie. Acqua! Era solo acqua. Fonte di vita e bene prezioso. Sep-pure quasi finito, questo inverno lo rendeva stanco e non a caso pensieroso. 

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DAL 1 APRILE AL 31 OTTOBRE

Grazie a Salvatore Iacono, commerciante e gallerista di fama internazionale, l’arte di strada prende vita ad Ischia, esprimendo al mondo i messaggi sociali da cogliere con l’intento di sensibilizzare l’opinione pubblica su temi rilevanti.
La prima edizione di Ischia Street Art International Festival 2018, che durerà fino al 31 ottobre sarà dedicata all’ambiente e all’inquinamento.
Umberto Koso Lodigiani, nasce a Napoli nel 1982, inizia a dipingere con gli spray nel 1997. Agli inizi si ispira all’old school americana e comincia  ad esprimersi in modo illegale, sia su treno che per strada.
Con il passare del tempo affina la sua tecnica pittorica cominciando a dedicarsi completamente alla realizzazione di lettere e personaggi su superfici grandi, legalmente autorizzate.

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Grandi nomi dell’informazione, dibattiti e buona musica

Sarà Elisa Isoardi, la presentatrice della XXXIX edizione del Premio Ischia Internazionale di Giornalismo, in programma l’8 e il 9 giugno al Regina Isabella di Lacco Ameno. Una serata accompagnata dalle esibizioni di di Ron e il trio Appassionate. Ma chi sono i vincitori del Premio giornalistico più famoso d’Italia? Quest’anno il premio Internazionale è stato assegnato al sito slovacco Aktuality.sk per le inchieste del fotoreporter Ján Kuciak, ucciso a febbraio, che hanno portato alla luce le attività della criminalità organizzata italiana in Slovacchia, rivelando i contatti del premier Fico, costretto poi alle dimissioni, con personaggi legati alla ‘ndrangheta.

street art

ARTECO vol. 1
Anna Di Corcia
Nel febbraio del 2017 Salvatore Iacono, ex D.J., commerciante d’arte e gallerista di fama nazionale ha fondato Ischia Street Art Gallery progetto interamente dedicato all'arte di strada inaugurandone i propri spazi nel Comune di Forio lo scorso 15 luglio.

I misteri di Procida

La Settimana Santa si presenta ricca di momenti volti a rievocare la passione umana di Cristo. Si tratta di riti che accompagnano la liturgia cattolica e che hanno contribuito nei secoli a rinsaldare e tramandare la fede cristiana. Canti, rappresentazioni, rievocazioni sceniche si susseguono offrendo una buona occasione al visitatore per conoscere la tradizione popolare isolana.

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#Andarpersentieri - ll programma della manifestazione tra mare e vulcani, natura, archeologia e geologia ad Ischia.
Una settimana alla scoperta delle bellezze dell'isola, itinerari inediti per conoscere l'anima verde di Ischia: questa è “Andar per Sentieri”, la manifestazione di turismo slow e sostenibile che si avvia verso la sua quarta edizione, in programma dal giorno 11 maggio  al 14 maggio.
Un calendario di appuntamenti per gli amanti del trekking promosso da 8 associazioni, Pro Loco Panza, Cai Isola d’Ischia, Strade del vino e dei prodotti tipici, Associazione Nemo, Associazione amici di Piazza Maio, Epomeo in sella, Associazione PIDA – Premio Internazionale Ischia di Architettura e Federalberghi Ischia che propongono una vera e propria full immersion tra boschi e sentieri, passando per pinete, colline, monti e scenari mozzafiato a picco sul mare.

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“Copiosa sempre scaturisce a piedi di un ammasso di pezzi di lava sorretto da un muro ove sono appilcati tre piccoli doccioni, per i quali l’acqua fluisce”
G.D’Ascia 1864

La storia della sorgente di Nitrodi è davvero singolare e straordinaria. È noto infatti che già nel I sec. a.C. la Fonte di Nitrodi godesse di una certa fama in tutto l’impero romano. I numerosi rilievi trovati nel 1757 presso la sorgente e oggi conservati al MANN dimostrano infatti che i fruitori dell’epoca provenivano da varie parti dell’Impero ed appartenevano ai ceti sociali più elevati. La storia della Fonte in epoca greca, intanto, è ancora poco conosciuta e non studiata. Recenti lavori di ammodernamento al piano terra della struttura hanno messo in evidenza e riportato alla luce gli antichi “doccioni”, ancora oggi funzionanti, che hanno permesso di accertare come alcuni grossi blocchi di pietra, utili a sorreggere tali doccioni, siano con molta probabilità stati realizzati in epoca antecedente a quella romana. La sorgente proprio in questo periodo storico era consacrata al Dio Apollo e alle Ninfe Nitrodi.

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Torna Maggio e con esso tornano sulla nostra bella isola profumi intensi e magie di serate da vivere insieme. Torna soprattutto la magia e l’incanto della Festa di Santa Restituta, Patrona di Lacco Ameno e della Diocesi di Ischia e c’è da scommettere che saranno come ogni anno in tantissimi a riversarsi nella cittadina lacchese nei giorni di festa in onore della Santa da ogni parte dell’isola.

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Il nome della seconda città isolana per importanza ed estensione, racchiude tutto il fascino delle influenze che l’hanno animata e, secondo alcuni studiosi, deriverebbe da «Fiorio», a simboleggiare il fiorire dopo la distruzione di altri Casali. Secondo altri è più probabile che discenda dal greco «phoròs», ossia «fertile» oppure - ancora meglio - da «chorìon» cioè «villaggio». Il mese di giugno è il più adatto per visitare la «terra di mezzo», posta tra i promontori di Punta Caruso – conosciuta con il nome di Zaro – e Punta Imperatore.

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Nicola agita il bicchiere in senso rotatorio, è soddisfatto mentre lo fa. I profumi dei suoi vini sono puliti, nitidi, raffinati, aromi che rivelano la storia di vini pieni di carattere, eleganti e della grande fatica che nasconde un bicchiere di nettare ben fatto. Il lavoro in vigna è duro, spiega Nicola e mentre lo racconta ha il volto compiaciuto. Il vino non è che il frutto di un progetto ben congeniato che nasce dalla terra e dal lavoro instancabile di chi vi dedica dietro le quinte, uomini senza volto che offrono la propria vita alla terra. Il vino, si sa, si fa in vigna, tutti noi lo sappiamo, ma Nicola, Vera e Antonio Mazzella ne sanno un po' di più. La loro vita si complica quando i vigneti si piegano all’arte di un funambolismo estremo ed il lavoro diventa più difficile. Cieli tersi e vigne vigorose aggrappate su terrazzamenti scoscesi a picco sul mare sono l’immagine calzante di quella che viene definita viticoltura eroica.

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Il 26, 27 e 28 maggio 2017, patrocinata dal comune di Lacco Ameno, avrà luogo la quindicesima edizione di Ipomea, mostra mercato di piante rare ed inconsuete della fascia temperata calda.

L’apertura è venerdì 26 maggio dalle ore 15.00 alle 20.30, sabato e domenica dalle ore 10.30 alle 20.30. Si svolgerà nel Parco Botanico Idrotermale del Negombo. Il 28 maggio, alle 16.30, il programma estende la possibilità di conversare con i paesaggisti Ermanno Casasco e Patrizia Pozzi o di assistere al lavoro dei due illustratori, Simo Capecchi e Alessandro Rak che, in contemporanea, eseguiranno un reportage grafico descrivendo le piante più curiose, raccontandone coltivazione, usi e aneddoti, disegnando davanti al pubblico. Ipomea vuole essere affermazione della cultura e del senso del luogo attraverso il mondo delle piante, delle essenze e dei prodotti naturali. La mostra sarà associata al Museo delle Farfalle “Lepidoptera”, visitabile dal 18 maggio al 31 Luglio, e per l’intero mese di Settembre. Un periodo più lungo allo scopo di trasformarlo in una vera e propria attrattiva semipermanente sull’Isola d’Ischia.

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“Le donne, i cavallier, l’arme, gli amori… io canto”

Il retorico chiasmo, come un tris tracciato dall’incrocio di quattro  pennellate, apre e sintetizza l’Orlando furioso di Ariosto. Disciplinato da una griglia di ottave di endecasillabi, il poema cavalleresco si articola in un turbinio di personaggi, eventi, sentimenti che si affollano, si accalcano, si avvicendano. Si pensi ai dipinti o agli arazzi rinascimentali che raffigurano le epiche battaglie di Pavia, Roncisvalle,San Romano di artisti come Paolo Uccello, Ruprecht Heller, dove si avvolgono come onde, teorie di forme e colori (corpi in torsione convulsa, armature, muscoli di guerrieri e cavalli) scandite da lunghe file di lance che montano un’impalcatura geometrica fatta di corrispondenze tra rette, semiassi, raggi con diametri di tensioni: una calca biblica di uomini e bestie che è impossibile enumerare e immediatamente distinguere nei particolari ma che, tuttavia, funziona come un meccanismo perfetto. 

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Nel corso dei millenni l’isola d’Ischia ha vissuto periodi alterni  di stabilità geologica e politica e la sua viticoltura ne ha seguito la storia, espandendosi e contraendosi secondo i ritmi della natura e la necessità degli uomini. Da quando la presenza umana sull’isola è documentata, prima dagli scavi archeologici e poi dalle fonti scritte, si possono riconoscere tre momenti importanti nella vitienologia ischitana. Il periodo greco, risalente all’VIII secolo a.C. trova la sua più significativa testimonianza nel ritrovamento della Coppa di Nestore,

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*…Questa vicina è Ischia, e Ischia è la perfezione… La splendida Isola ride giocosamente in mezzo alle onde e trae quasi con lacci incantati la navicella sempre più presso alle sue sponde, che appariscono tutto intorno ricinte di una oscura fascia di lava sulla quale spumeggia rumorosa la marea. Se il sole batte sull’Isola si possono anche dal mare distinguere nettamente le forme e le specie dei singoli alberi. Ed è specialmente l’albero della pace, l’ulivo, che con il grigio fogliame e co’ rami verde-cupi risaltanti sul fondo bruno del terreno di tufo forma una gradevole armonia di colori in mille finissime gradazioni di tinte.

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A FORIO QUATTRO SECOLI DI STORIA SENZA TEMPO.

Bisogna fare i conti col tempo. Un tempo che appare simile al Giano Bifronte, antica divinità romana. Fugge, con uno sguardo rivolto al passato che sapeva riconoscere e indovinare ma rimane fermo, immobile e impassibile, e gode nei suoi tratti essenziali degli intarsi sul legno della memoria, guardando al futuro. C’è un tempo che scorre e uno che resta fermo. Che fa i conti con se stesso, guardando dentro, ma che allo stesso tempo tutela ciò che produce con gli occhi a ciò che è fuori, per raggiungerlo. Che combatte a spada tratta contro le sue erosioni, ritmate dai passaggi di stagioni che si alternano sempre uguali e che scorrono lasciando i segni lungo i quattrocento anni di vita dell’ Arciconfraternita Visitapoveri. È questa la prima impressione, dopo ne compariranno altre allo sguardo attento del visitatore ve lo assicuro, non appena si varca la porta di un edificio all’apparenza mesto ma sobrio e maestoso. Circondato dal rione dei pescatori, la stradina si collega al vecchio molo borbonico, prende il nome anche di “Chiesa di Santa Maria di Visitapoveri”.

Gli alfabeti della morte

Potrebbe sembrare strano che un autore/attore originariamente comico si ritrovi ad un certo punto del suo percorso a scrivere racconti noir, a tinte persino horror. Ma nel mio caso la cosa si spiega facilmente: da un lato si tratta di un omaggio dichiarato ad un genere che ho amato sin da adolescente, dall’altro, ho sempre sostenuto che comicità e noir finiscono per collimare, avendo entrambi i linguaggi l’obiettivo di esorcizzare le più grandi paure dell’uomo.

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Il 14 Maggio, l'isola d'Ischia ospiterà la settima edizione di Ischia Sunset Triathlon

Anche quest'anno, l'organizzazione dell'asd Ischia Sport e Turismo - composta da Neil MacLeod, Sara Coppola e dal Presidente Michelangelo Di Maio con la sua «Forti e Veloci isola d'Ischia», in collaborazione con il CN Posillipo, ha individuato proprio a Forio la location perfetta per un evento che, ogni anno, attrae numerosi atleti con le rispettive famiglie. Non ci sono state variazioni rispetto alla gara dell'anno scorso e pertanto alle ore 12 è previsto il via alla frazione di nuoto che partirà dalla spiaggia della Chiaia, quest'anno resa maggiormente sicura grazie all'importante collaborazione dello Yacht ClubVela.it e del Diving Center di Forio, associazioni che daranno supporto tecnico in questa prima parte della gara.
Dopo i previsti e canonici 750 metri di nuoto, si passerà ai 20km di bici distribuiti tra il centro cittadino di Forio e il lungomare Colombo fino al bivio di Citara, per poi avviarsi alla conclusione della gara con i 5km di corsa che si svilupperanno prevalentemente nel centro storico del comune del Torrione. Un percorso mozzafiato tra i viottoli di Forio - quasi sicuramente unico al mondo - accompagnerà gli atleti che potranno misurare le proprie capacità in una location in grado di stimolare ulteriormente la performance dei partecipanti.

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A Forio, dal 19 al 21 maggio, la III^ edizione della ScheriaCup24

Dopo il successo del campionato zonale di altura e mini altura che si è svolto dal 7 al 9 aprile, Forio D’Ischia ritorna centro locale della vela campana. Dal 19 al 21 maggio, infatti, si terrà la terza edizione della “Scheria Cup24”, organizzata dalla Lega Navale Italiana, sezione Isola d'Ischia, e patrocinata dal comune di Forio. L’innovativa regata a cronometro, denominata nelle precedenti edizioni come la lunga maratona velica intorno a Ischia, vede le imbarcazioni protagoniste in una sfida all’ultimo miglio che navigheranno per 24 ore, cercando di percorrere il maggior numero di miglia possibili intorno all’isola. La particolare formula rende impossibile uscire fuori tempo massimo e dà la certezza degli orari di inizio e fine regata. Quest’anno verrà, inoltre, utilizzato un sistema GPS su ogni imbarcazione per misurare l’effettivo percorso.

restituta

Si trovò sotto la montagna disarmato davanti alla sua impotenza nella baia di San Montano. I suoi piedi erano stanchi, allineati e immersi nell’acqua mentre l’esercito di granelli di sabbia studiava tattiche tra correnti e riflussi marini per attaccare finalmente i pilastri di un corpo in carne ed ossa e farne tesoro di conquista. Faceva caldo in  quel primo pomeriggio del 18 maggio. Si chiese come vi fosse arrivato, li, sulla spiaggia, ma si accorse quasi immediatamente che era inutile domandarselo perché la mole 

manuel

Devo scomodare un po’ di amori forti. Pittorici, s’intende. Perché mi piace creare un tunnel concettuale, sotto la pelle del visibile, ma a mia immagine, per provare a spiegare – in breve – un artista. Per un personaggio qual è Manuel Di Chiara seguo questo canovaccio, con l’aiuto del nostro fotografo, Enzo Rando, che è andato a scovarlo per noi nell’atelier al civico numero 9 del vicoletto alle spalle della Chiesa di San Gaetano, a Forio. 

Dani Maison Nino Di Costanzo ischia 3

Mandate a memoria quattro sillabe: «danì maison».E aggiungete la firma di Nino Di Costanzo, cuoco pluristellato: è il più importante ambasciatore del «made in Ischia» nel mondo. Poi, prenotate un tavolo nel suo nuovo ristorante che si chiama così, aperto nella proprietà di famiglia sulla collinetta di Montetignuso, non lontana dal centro di Ischia porto, e lasciatevi andare alla scoperta del sublime. Perché il sublime esiste.

isola del sole

Ho scoperto questo libro da ragazza, nella biblioteca ischitana di mia cugina Vera Menegazzi Malcovati, presso cui venivo a passare le vacanze.  Me ne sono subito innamorata: i miei studi d’inglese erano ancora agli inizi e facevo fatica a leggerlo, ma mi sono ripromessa di tradurlo non appena ne fossi stata in grado. La traduzione ha richiesto parecchio tempo, vuoi perche mi ci dedicavo a tempo perso (nel frattempo mi sono sposata,

L Visconti S Cecchi D Amico alla Colombaia

Il grande genio del teatro del cinema, Luchino Visconti, del quale ricorrono i 40 anni della morte e 110 dalla nascita, scelse l'isola d'Ischia come ideale del "buen retiro creativo" per attendere ad alcuni suoi lavori che poi divennero "capolavori" In questa prospettiva nel bosco di Zaro, sulla costa settentrionale di Forio, acquistò una villa "La Colombaia" che, nel tempo, e dopo la scomparsa del maestro, è diventato una sorta di avamposto controverso e mitizzato per la cultura italiana e non solo

curandera

Viveve nel Piano, una sorta di colmata argillosa e piatta che una volta era coltivata a mele rosse annurche e gialle limoncelle, punteggiata da acquitrini che pullulavano di rane: si trova tra la fossa vulcanica  di Vatoliere e le case di Testaccio, il borgo contadino-marinaro che è poggiato qua e là sulle alture che dominano la baia dei Maronti. Ma le sue origini sono ancora più collinari: Buonopane, ovvero «le parti di sopra», come le chiamavano i Greci che fondarono sull’isola la loro prima colonia del Mediterraneo occidentale.

escursione case di pietra 2239

Comincia il fantastico tour di “Andar per sentieri 2016”

Sento nell’aria una rinnovata energia, suoni, colori, odori mi ridestano dal tepore invernale e mi annunciano l’arrivo della primavera. È troppo forte il richiamo, non resisto, e certamente non perdo l’occasione di vivere la primavera ad Ischia nel migliore dei modi, ovvero “Andando per Sentieri”. Prima di mettermi in marcia controllo scrupolosamente la mia attrezzatura. Eh si! perché il buon esito di una escursione che si rispetti, parte proprio dalla cura di questi dettagli.

mostra Gino Di Meglio

Il trait d’union delle immagini non è rinvenibile nel tema prescelto, bensì nel metodo di stampa che ho utilizzato denominato Lith, una novità di assoluto rilievo per l’isola d’Ischia: il visitatore ha la possibilità di apprezzare dal vivo le caratteristiche di una tecnica suggestiva, che rende ogni stampa un “pezzo unico”. Anche quando il tema è Ischia, un’isola che ha ancora scorci suggestivi e, sapendo decontestualizzare, è in grado di offrire immagini e particolari di grande suggestione…

panello

«La terra è satura di schifezze, e la natura si è ribellata. Bisogna tornare ai vecchi sistemi di lavoro, nel senso che nella terra bisogna andarci con una mentalità nuova, anzi con il rispetto di una volta». Quando c’incontriamo in cantina, puntualmente i miei amici – succhiandosi le dita bisunte dopo aver addentato l’ultimo ‘mbrugliatiello1 di coniglio -m’implorano di convincermi che «non bisogna mollare».

il principe salterino

Fino a tre anni fa, non li avevo mai frequentati. Neppure a scuola mi era ma capitato di essere coinvolta in qualcuno di quegli improbabili allevamenti in barattolo organizzati nelle ore di Scienze, primo impatto diretto con le leggi della Natura. Figuriamoci, dove avremmo potuto trovarli, i girini, nel mio quartiere romano dove non vi è più traccia di ambienti umidi almeno da un secolo? D’altra parte, tra i tanti principi della collezione di fiabe sonore, aveva sempre sollecitato di più la mia fantasia il bel cavaliere che salvava

orto castello

Si comincia da qui. Con chi? Con Nicola  Mattera,  architetto.  Dove. Sul Castello Aragonese, e nel suo cuore coltivato. Amato. Rianimato. In mezzo al mare. A nordest. Qui, come un francobollo incollato alla cartolina più bella, che  per me è il baricentro simbolico della civiltà mediterranea, torno in cerca di Storia. Qui con il papà di Nicola, Gabriele, artista conosciuto nel mondo, ho collezionato alcune delle esperienze professionali più significative della mia vita. Ed è qui che torno per far librare questo libro. Con la madre, la sorella e le rispettive famiglie, Nicola è il custode dell’area monumentale dell’insula minor fortificata,

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Un punto di vista colorato tra i vicoli della città turrita, poetico che si ravviva nel flusso della tradizione e nel sole che tramonta sulla riva del mare folgorando con il suo raggio verde chi passeggia sul litorale, sensibile ed empatico perché crea un legame indissolubile tra la gente, la città, la sua storia e chi ne resta rapito. Forio è un racconto che scorre lungo le strade e le rive secolari del tempo. Ed è forse il mese di giugno il più adatto per visitare questa «terra di mezzo», posta tra i promontori di Punta Caruso – conosciuta con il nome di Zaro – e Punta Imperatore.

castiglione

Ieri ero al Parco Castiglione, mezzo addormentato e mezzo rincretinito per un pranzo troppo buono ma anche troppo innaffiato da un ottimo vino bianco, ghiacciato e fruttato.
All’improvviso... WHROON... sfrecciano le Frecce Tricolori, tutti con il naso in su a bocca aperta, meravigliati, estasiati.

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La fonte di Nitrodi era già frequentata dai Romani duemila anni fa come attestano i numerosi rilievi votivi in marmo qui ritrovati e risalenti al periodo compreso tra il  I secolo a. C. e il III secolo d. C.

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Una vita alla scoperta di meraviglie e segreti dei fondali marini

Estate 1960, avevo dodici anni. Il regalo di una maschera Cressi Sub Pinocchio ottica mi offrì la possibilità di coltivare una passione che con gli anni è andata crescendo fino al punto che oggi, non appena le condizioni meteo-marine lo consentono,  mi immergo per fare snorkeling, lunghe nuotate o battute di pesca sub  nell’intero arco dell’anno.

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La sorgente di Nitrodi si trova a Buonopane, frazione del Comune di Barano d?Ischia, in uno dei luoghi pi? suggestivi e meno contaminati di Ischia che oggi si preserva senz?altro ancora simile a quello frequentato dai romani ben duemila anni fa.
I numerosi rilievi votivi rinvenuti nei pressi della sorgente nel 1757 ed oggi conservati al Museo Nazionale Archeologico di Napoli attestano che le fonti fossero frequentate per scopo terapeutico almeno fin dal primo secolo a.C..

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Perché “Andar per sentieri” è un appuntamento da non perdere

Ischia, isola, sole, mare: è un assioma corretto. Ed è scontato ma riduttivo per l’isola verde, che è un vero laboratorio naturale di Biodiversità di cui anche l’occhio più inesperto non può non averne percezione. Ed allora “Andar per sentieri” ad Ischia rappresenta un ghiotto appuntamento alla scoperta di un territorio che, a ragione, è un tesoro naturale che non finisce mai di meravigliare.

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Vinicio Capossela, polistrumentista e scrittore italiano, nel suo album «Marinai, Profeti e Balene» con la canzone «La Madonna delle Conchiglie» si è ispirato alla storia della Santa Patrona dell’Isola d’Ischia. In particolare protettrice del Comune di Lacco Ameno che d'altra parte ospita sia una Basilica dedicata alla Vergine «nera» e sia un Museo scoperto nel 1951 che raccoglie i resti di una cripta paleocristiana e di un antico cimitero. Capossela racconta della martire, protettrice dei naviganti: Santa Restituta.

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Don Francesco Felice Mattera (per tutti don Franco) è Parroco di San Giovanni Battista a Buonopane dal 4 ottobre 1977, 37 anni a servizio della sua bella comunità che nel mese di Giugno è in festa per il suo Patrono.
Ci intratteniamo a scambiare quattro chiacchiere con lui alla Vigilia della Festa 2014 per riscoprire quella che è stata la storia della Parrocchia di Buonopane e il culto di San Giovanni Battista.

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Presentata nella magnifica cornice dell’Hotel Miramare e Castello di Ischia la seconda edizione della gara ciclistica “Ischia 100km” la GranFondo dell’isola d’Ischia.

Seduti al tavolo dei relatori l’avv. Mario Santaroni, patron della manifestazione, Paolino Buono, sindaco di Barano d’Ischia, Avv. Annunziata Piro, consigliere del comune di Casamicciola Terme e Salvatore Lauro, presidente della Alilauro Spa. Hanno dato il proprio contributo anche il commissario dell’AACST Mimmo Barra e i giornalisti Porreca e Gianni Mura.

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Siamo lieti di informare i nostri graditi ospiti, ma anche i tanti ischitani che ci leggono, che la nostra isola propone vino, olio e marmellate biologiche.
No, questa non è un’inserzione pubblicitaria né vogliamo recensire un’etichetta, ma vogliamo condividere con voi il successo di una generazione di agricoltori e viticoltori ischitani appassionati, che hanno fatto della coltivazione della terra un’attività imprenditoriale senza tagliare mai le radici, profondamente radicate, nella cultura rurale che da sempre ha dominato e caratterizzato l’identità ischitana.

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Si direbbe il tocco finale di una sceneggiatura amara e dispettosa. Dedicare l?opera della maturit?, ?La Desolata?, alla terra d?origine. Che tanto am? e lo fece soffrire. ?Gerusalemme ingrata, la colpa sua detesta, quando, dolente e mesta, ti vide ritornare?. L?indifferenza della citt? per il dolore di una Madre a cui hanno crocifisso il Figlio, ? forse la proiezione di una distanza con cui il musicista foriano Giacinto Lavitrano dovette confrontarsi per tutta la vita. Gli rester? la musica come unico dialogo con l?anima.

primavera

È primavera
Atmosfere antiche, risvegliano la vita,
frammenti di ricordi spaziano.
Nutrono i sentimenti della nostra coscienza.
Il tempo non aspetta.
C’è un prato al di là della collina
che il tempo non ha mutato.
Colori e profumi penetrano nella nostra memoria.
È primavera
Clementina Petroni

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Dopo il Giro di Italia dello scorso anno, Ischia si prepara ad intrattenere isolani e turisti con la Granfondo Ischia 100: un evento sportivo che porrà i riflettori sulle strade di Ischia esclusivamente dedite a questo evento fermando quindi il traffico a qualsiasi altro mezzo che non sia una bici!
Questo evento potrebbe accendere uno spiraglio sulla possibilità di un turismo ciclistico essendo Ischia un’isola che purtroppo non dispone di piste ciclabili.

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In alcune iconografie Aurora, la dea del primo mattino, appare sul suo carro mentre sparge petali variopinti, annunciando la nuova luce del giorno.  Nelle immagini delle quattro stagioni, la Primavera è una donna che porta dei fiori o che li dissemina sui prati, mentre nelle illustrazioni che riproducono i cinque sensi, l'olfatto può essere raffigurato con una composizione di corolle odorose o con una figura che regge in mano o che annusa boccioli profumati.

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L’esplosione di colori e di profumi di questo periodo dell’anno che avvolge il territorio in un unico grande caldo abbraccio, ci trasporta nel pieno della primavera  e fa in modo che i nostri sensi, assopiti dalle giornate invernali, si risveglino e si arricchiscano delle meraviglie che “l’isola verde” offre. Non c’è miglior periodo dell’anno per tirar fuori gli scarponcini, vestirsi comodamente, abbandonare per un attimo la costa ed inoltrarsi nel cuore di Ischia.

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«Ogni malattia ha una causa naturale e può essere curata con mezzi naturali e riconoscibili»
Ippocrate 460 a.C.

Già 2.000 anni fa, nel Parco Idroterapico di Nitrodi, a Buonopane, nella frazione del Comune di Barano, si praticavano quelle che oggi conosciamo come cure termali.

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In una delle stradine più suggestive del centro storico di Forio, con un aspetto equilibrato e assolutamente originale si presenta Equobar della Galleria EloArt. Equobar è un concetto che va oltre l’idea di intrattenimento, ristorazione o di ospitalità, è la sfida discreta e silenziosa a stili di vita conformati al consumismo sfrenato e senza etica e spesso poco attenti alla qualità delle ambiente e delle relazioni sociali.

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“Secolo lungo” l’Ottocento secondo lo storico Eric J. Hobsbawm che fa del Novecento un “secolo breve”. L’Ottocento è “The Age of Capital” e “The Age of Empire”. E’ il secolo della prima “rivoluzione industriale”, dell’“apogeo dell’Occidente” con la “belle époque” che lo storico inglese chiude nel 1914 dal quale fa partire nella soggettività della periodizzazione il ‘900 il “secolo breve”.

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Vado spesso a Serrara per respirare un’atmosfera antica che mi ricorda quella della fanciullezza. Dal belvedere mi affaccio per ammirare il mare sconfinato, i cavoni resi profondi ed inaccessibili dalle acque piovane che scorrono lungo le pareti. Guardo Sant’Angelo che fu un piccolo borgo di pescatori, oggi meta turistica di pregio.

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125 gradini per raggiungere l’Eden e tutti in discesa (Latitudine 40.727, longitudine 13.960 per chi volesse saltarli a piè pari e arrivare dal mare). Difficile contarli visto che l’attenzione potrebbe essere catturata dal panorama. C’è a tratti il mare, la Torre di Guevara a sinistra, le terrazze, le piscine, gli scogli di Sant’Anna, Capri che ammicca poco più in là, con la Costiera Sorrentina e il Vesuvio, mentre imponente troneggia il Castello incorniciato da ogni prospettiva dai resti delle mura romane che giacciono a baluardo della storia che ha segnato questo versante dell’isola.

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« “Basta possedere un giardino e una biblioteca per conoscere la felicità completa”. Un saggio l’ha detto e forse sentito direttamente. Ma che cosa si deve intendere con l’espressione “felicità completa”? La massima non precisa questo significato perché il suo contenuto è soggettivo… il giardino e la biblioteca diventano un insieme che non può essere diviso: l'uno è complementare all’altro… entrambi sono egualmente insostituibili nella loro funzione.

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Difficile parlare di un autore come Aleksandr Sokurov. Il suo è un cinema colto, complesso, sottilmente ambiguo. Nel quale perfino la lentezza liturgica si fa arte e stile. Un cinema che chiede moltissimo allo spettatore: annullare il racconto in favore della messa in scena, adorare l’autore e tributargli meriti, amarne l’ermetismo e arrendersi senza volontà alla bellezza fatale delle immagini. Ne vale la pena?

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L’articolo che segue è una sintesi tratta dal libro “Souvenirs d’Ischia” pubblicato in francese nel 1886 ed è contenuto nel volume di Giovanni Castagna sui “Viaggiatori francesi alla scoperta di Ischia” al tempo del “Grand Tour” (sec.XIX).
L’autore è l’abate Alphonse Kannengiesser di Rixheim (Haut Rhin) che  trascorse  alcuni mesi del 1883 nell’isola d’Ischia come precettore presso la famiglia di Bernardo Blumenstihl, direttore dell’acquedotto Acqua Marcia di Roma.

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La passeggiata alla bocca di Tifeo la racconto per tanti motivi, il primo dei quali è encomiare lo sforzo di chi volontariamente si è dedicato al ripristino di un sentiero impervio e abbandonato ormai da anni. Grazie alla dedizione di questi uomini, io ho potuto godere di un esperienza sensazionale. Come sempre mi capita quando mi imbatto per le terre della mia isola, le incertezze e le preoccupazioni  che offuscano, talvolta, la mia tranquillità escono di scena sconfitte dal confronto con le mie origini, con la mia identità.

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La stanza di Truman è la n.3 ed è posta al secondo piano della pensione Di Lustro nel centro storico di Forio. Questa piccola pensione, di sole 10 stanze, fu  aperta nel 1931 da Gaetano Di Lustro (1909-1982) ed  è in un  palazzo del XVII secolo di proprietà da sempre della famiglia Di Lustro, una delle più antiche della nobiltà terriera di Forio il cui avo Filippo fu soldato di Napoleone Bonaparte, morto nella battaglia di Abukir.

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Veder nascere e crescere un giardino, un?aiuola, una bordura o una composizione di siepi pu? rappresentare un?esperienza di grande soddisfazione, gratificante sul piano creativo e su quello delle emozioni. Non a caso si parla sempre pi? spesso di ?garden therapy? come importante antidoto contro la fretta e l?ansia del vivere quotidiano: curare il giardino e le piante diventa cos? una  medicina anti-stress, che fa vivere meglio e lascia esprimere la creativit?.

CAI

Ischia, l’isola verde, la più grande delle isole del Golfo di Napoli, è un’isola dove realtà, mito e leggenda si fondono regalando a chiunque la frequenti un cocktail di sapori, odori ed emozioni. Di origine vulcanica, giovane e frizzante (ha solo 150.000 anni) è interessata ancora oggi da fenomeni vulcanici secondari (alta termalità del suolo, presenza di fumarole, sorgenti di acque calde e termali ecc..); queste caratteristiche rendono il territorio isolano estremamente vario da diversi punti di vista.

Ischia-it

Finalmente online il nuovo sito www.inarime.it per la vendita di tutti i prodotti editoriali targati Ischia News!
Un'occasione, unica e definitiva, per accaparrarsi sia singoli numeri che intere collezioni passate del Magazine "Ischia News & Eventi", la guida di Ischia.it e de Le strade del vino e dei sapori di Ischia e ancora, una selezione di stampe fotografiche (posters) che ritraggono l’isola d’Ischia in scenari di incantevole bellezza.

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Nel luogo più suggestivo che, come scriveva Wladimiro Frenkel nel 1934 compendia la vita preistorica e storica dell’isola d’Ischia e ne conserva e tramanda il ricordo perenne e che per cinque secoli – dal XV al XX - è stato teatro dei fasti della nobiltà e dell’oppressione dei regimi, il Castello Aragonese, si terrà dal 29 giugno al 6 luglio 2013  l’undicesima edizione dell’Ischia Film Festival, unico concorso internazionale dedicato alle location cinematografiche.

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Piantare alberi, prendersene cura, evitare che vengano tagliati o distrutti da incendi: un impegno ambientalista concreto e positivo quanto quello di separare e riciclare i rifiuti o di contrastare l’inquinamento dell’aria e delle acque. Eppure spesso viene visto come una forma di sentimentalismo, la difesa di “cose” belle ma inutili. Troppo spesso si dice, con Brecht, che questi sono tempi troppo duri per pensare agli alberi. Ma sarà vero? Vediamo.

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«L’isola d’Ischia è nota come “Isola Verde” in relazione all’abbondante vegetazione che la caratterizza, costituita in gran parte da boschi, vigneti e dalla macchia mediterranea. Ed è proprio la macchia mediterranea la formazione forestale, che nel passato formava quasi un unico mantello verde, a colpire i diversi popoli che hanno frequentato l’isola, a partire dagli Eubei che nell’VIII secolo a. C. vi fondarono la prima colonia della Magna Grecia e la chiamarono Pithecusa.

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Il mare come risorsa da tutelare, patrimonio indisturbato di specie animali e vegetali, di cui l'Uomo può ammirarne le meraviglie, senza però intaccarne i delicati equilibri. Sogno raggiunto nel Golfo di Napoli, nel Regno di Nettuno, la cui istituzione è contraddistinta da un lungo iter legislativo, durato circa un decennio, e tuttora in fase di ultimazione: dall'emanazione della legge n. 394/1991 (la legge quadro sulle Aree Protette), allo studio di fattibilità della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli, fino al regolamento del 5 giugno 2008, che rende effettivo il Decreto Ministeriale del 27 dicembre 2007.

La Pelara Panza Ischia

Vorrei indicarvi uno dei punti più ad adatti ad apprezzare l'identità di questa isola. Vorrei proporvi un sentiero, un luogo, un esperienza indimenticabile che il turista, il viaggiatore, l'uomo deve assolutamente fare. Vorrei raccontarvi della "Pelara", una minuscola baia incastrata tra la "Guardiola" e il "Monte di Panza", conosciuta da pochi oggi, meta esclusiva per chi vuole riscoprire l'identità selvaggia e la testimonianza viva del nostro passato.

San-Vito

"Se si mettessero insieme tutte le reliquie attribuite a San Vito, si comporrebbero tre corpi!" sostiene Cristoforo Milone, autore di una vita di San Vito. Più ironicamente Don Giuseppe Regine, Parroco di San Vito a Forio dal lontano 26/10/1969, dice "ci troveremmo di fronte ad un dinosauro!". Tutto ciò sta a testimoniare la grande diffusione, in Italia e all'estero- non va dimenticato, infatti, che i "resti" del Santo sono conservati nella Cattedrale di Praga- del culto del giovane martirizzato nel 303, durante le persecuzioni di Diocleziano.

Americas-cup-luna-rossa-napoli

"'O mare fa paura" Accussì dice 'a ggente guardanno 'o mare calmo, calmo cumme na tavula. E dice 'o stesso pure dint' 'e gghiurnate 'e vierno quanno 'o mare s'aiza, e l'onne saglieno primm' a palazz' 'e casa e pò a muntagne. Vergine santa... scanza 'e figlie 'e mamma!
..............................
Io quanno 'o sento, specialmente 'e notte, cumme stevo dicenno, nun è ca dico: "'O mare fa paura", ma dico: "'O mare sta facenno 'o mare".

Eduardo De Filippo
mortella-paradiso

Ogni volta che si varca l’ingresso dei Giardini La Mortella sembra di trovarsi a vivere una sorta di passaggio tra il mondo esterno e lo spazio sconfinato di verde e fiori, che ne fanno un luogo lontano dal tempo, grazie alle piante rigogliose, che riempiono e colorano ogni scorcio, provenienti da paesi e latitudini differenti.

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  • Sito web www.ischia.it
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Info su Ischia

  • Superficie: 46 Kmq
  • Altezza: 789 mt
  • Lat.: 40° 44',82 N
  • Long.: 13° 56',58 E
  • Periplo: 18 miglia
  • Coste: 51.2 Km
  • Comuni: 6
  • Abitanti: 58.029

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