Descrizione
La chiesa di San Michele, meglio conosciuta come la chiesa del Purgatorio, ha una facciata semplice con al centro un fastoso coronamento costituito da due archi ravvicinati, che sostengono le campane, affiancati da cartocci barocchi. La parte anteriore dell'edificio religioso è delimitata da due pilastri che culminano a punta. La parte inferiore è arricchita da due nicchiette. Il portale di pietra grigia è rinascimentale. Il coronamento ha una cimasa, senza modanature e presenta due linee incise, riunite sul basamento. Caratteristica è la parte laterale esterna con la cupola sferica sorretta da un corto tamburo, sotto il quale sporge il transetto con terrazzo piano. La cupola ha uno stile orientale, mentre la facciata ha subito diverse influenze: le arcate delle campane sono seicentesche, mentre la parte frontale è settecentesca, quasi neoclassica. Il portale invece è di ispirazione quattrocentesca. L'interno del tempietto è ad una sola navata coperta a botte, con una cupola senza tamburo innestata sull'abside. Il materiale con cui è stata costruita è pietrame di tufo intonacato.

Notizie storico-critiche
Chiaro esempio di architettura locale, caratterizzata da un'unione di elementi appartenenti a più epoche, realizzate da un solo autore, che riesce comunque a creare un insieme armonico. Fu fondata nel 1742, come chiesa patronale dalla famiglia D'Ascia e nel 1983 fu ristrutturata. Nella chiesa troviamo una pergamena con l'atto di fondazione, una tela di Alfonso Di Spigna che raffigura la Madonna S. Michele S. Giovanni Battista e le anime del purgatorio, un crocifisso antico e una tavola di S. Antonio Abate.