Le Emozioni della Pasqua a Forio
La Pasqua a Forio è un insieme di fede, cultura, storia e tradizione che si fondono per generare atmosfere ed emozioni inimitabili.
Dal lontano 1982, un gruppo di giovani volenterosi dell’Ass. Actus Tragicus, ogni anno, nel venerdì che precede la Pasqua di Resurrezione, a partire dalle ore 20.00 circa, mette in scena la Passione di Cristo. Originale dramma sacro itinerante, su un percorso di circa 1 km, dedicato alle ultime 12 ore di vita di Gesù.
Spettacolo molto suggestivo, connubio di folklore, umanità, mistero, dolore e senso del sacro, messo in scena con costumi d'epoca.
Non siamo però di fronte ad una manifestazione puramente scenica ed esteriore bensì un contributo fatto di intensità e bellezza per interiorizzare e vivere ancora meglio gli ultimi momenti della vita di Gesù, che ha amato i suoi “sino alla fine”.
La regia della Passione di Cristo passa quest’anno nelle sapienti mani di Salvatore Ronga, chiamato a sostituire il compianto ed indimenticabile prof. Zivelli che tante energie e impegno ha sempre profuso per questa stupenda manifestazione. E’ lo stesso Salvatore Ronga ad aprire qualche finestra a mò di anticipazione sull’edizione 2014 che si preannuncia come sempre carica di phatos e di intensa spiritualità: “raccolgo un’eredità importante che è quella del prof. Zivelli e l’aver conservato all’interno della manifestazione la sua voce che interpreta Cristo è un qualcosa di davvero emozionante e suggestivo e poi la Passione è una forma di teatro per me nuova. Il corteo avrà inizio con la prima tappa a via Marina per rappresentare come in un profondo flash-back la scena del battesimo di Cristo, poi il percorso prosegue con l’ingresso a Gerusalemme, il Sinedrio, il Processo di Gesù e l’orto del Getsemani che è molto suggestivo perché la scena è dominata da un grosso masso e come sfondo il mare. La manifestazione prosegue con la scena del pretorio a Piazza San Gaetano dove i palazzi sono le “quinte” vere e proprie di questo momento, la via crucis prosegue lungo il corso per giungere poi al Piazzale del Soccorso per la scena della Crocifissione e morte di Gesù”.
Una delle novità della Passione 2014 riguarda sicuramente la figura della Madonna: “Il regalo che vogliamo fare quest’anno, racconta Ronga, ai foriani, ischitani e a tutti è il cameo di lusso che ci sarà all’interno della Passione di Cristo organizzata dall’Actus Tragicus perché la parte della Madonna è stata affidata alla famosa attrice foriana Lucianna De Falco”.
La presenza di Lucianna De Falco va ad impreziosire ancora di più un evento che attira ogni anno centinaia e centinaia di spettatori tra turisti e isolani, mentre sono circa 100 i partecipanti fra attori protagonisti e comparse che già dal pomeriggio affluiscono nel centro storico, trasformando Forio nella vecchia Gerusalemme. Un lavoro di pazienza e dedizione che dura mesi, che se da un lato cementa amicizie e rapporti, dall’altro rimette in moto energia e vigore per offrire uno spettacolo che ogni venerdì santo resta nel cuore come scia di quell’Amore che Cristo ha riversato con la sua Croce su ognuno di noi.
Ma dopo la Morte ecco sorgere l’alba della Resurrezione ed ecco che Pasqua a Forio è anche sinonimo di un altro grande ed imperdibile momento, quello della CORSA DELL’ANGELO.
Ogni anno, infatti, la domenica di Pasqua, i foriani si uniscono ai curiosi ed ai turisti, per assistere ad una rappresentazione oramai secolare, le cui prime notizie storiche risalgono al 1620.
La Corsa dell’Angelo vuole rappresentare i momenti successivi alla Resurrezione di Cristo e l’annuncio della Resurrezione a Maria. Tutto si svolge lungo di Forio ed ha come protagonisti Gesù risorto, la Madonna, S. Giovanni e l'Angelo. Le statue della Madonna, con il volto coperto da un lungo velo, e quella di S. Giovanni, portate a spalla, sono sistemate lungo il marciapiede sinistro di Corso Mattero Verde, all'altezza dell'Istituto Nautico. La manifestazione ha inizio intorno alle 11.30, dopo la celebrazione della messa solenne nell’Arciconfraternita di S.Maria di Visitapoveri che organizza la Corsa dell’Angelo e che ospita le statue. Al termine di questa, la processione si avvia con un piccolo corteo, con lo stendardo celeste, seguito dalla croce della confraternita con i confratelli. Dopo di loro, sopraggiungono l'Angelo, il clero ed il Cristo risorto. Giunti al centro di Forio la statua dell'Angelo e di Cristo occupano la strada. Al loro arrivo la piazza si riempie del canto «Regina coeli». Al termine del quale, l'Angelo si volge verso il Cristo, attendendo che si ripeta il canto, prima di inchinarsi tre volte verso il Redentore. Infine si volta e comincia la sua corsa tra due cordoni di folla, per raggiungere la Madonna e S. Giovanni. Li saluta con un triplice inchino ed attende qualche istante, come se gli parlasse. S. Giovanni avanza di pochi passi, speranzoso, ma ancora incredulo. A questo punto l'Angelo ritorna da Cristo e per farlo, ripercorre nuovamente il lungo corridoio di folla. La scena si ripete ancora due volte. La terza occasione è quella decisiva: l'Angelo si ferma sotto il campanile della Chiesa di S. Maria di Loreto per permettere alla Madonna e a S. Giovanni di raggiungere Cristo.
Da questo momento l'attenzione della folla si concentra sulla Madonna, perché da lì a qualche minuto potrà vedere il figlio risorto. Giunti a metà strada la Madre vede il figlio e inizia la sua corsa per riabbracciarlo. In quel preciso istante viene fatto scivolare dal volto della Madonna il lungo velo di dolore e le campane suonano a festa mentre il volo di colombi e coriandoli si mescola al canto del «Regina coeli» per salutare nella gioia la Resurrezione di Cristo. La Madonna si pone al fianco del figlio. Intanto avanza lo stendardo, che si ferma presso Cristo e la Madonna e, il portatore lo abbassa a terra per tre volte in segno di omaggio, prestando attenzione a non farlo mai sfiorare l'asfalto. In questo modo si assicurerà il diritto di rifarlo l'anno dopo.
Terminata la rappresentazione, la processione si ricompone, e percorrendo le strade del centro storico di Forio fa ritorno nell’Arciconfraternita di Visitapoveri in attesa di un’altra Pasqua da non dimenticare!