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Tra le incantevoli isole che chiudono a cerchio il golfo di Napoli, Ischia non è soltanto la più grande ma è anche la più varia per le tante e continue scoperte che riserva a chi è veramente intenzionato a conoscerla a fondo. 
Quest'isola, di forma trapezoidale, di circa 46 chilometri quadrati, con uno sviluppo costiero di circa 34 chilometri, gode di una tra le più privilegiate posizioni geografiche del mondo ed è uno dei luoghi più favoriti dal punto di vista climatico. In essa spiagge ampie e assolate si alternano a riposanti pinete mentre la campagna e le verdi colline, le balze rocciose del dominante monte Epomeo, la cui vetta raggiunge i 789 metri sul livello del mare, creano una varietà infinita di paesaggi da godere e offrono molteplici possibilità di ritempranti passeggiate e attraenti escursioni. L'isola d'Ischia, di origine vulcanica, racchiude infine nel suo sottosuolo, come affermava già Strabone, autentiche “miniere d'oro” per la straordinaria efficacia curativa dei suoi otto bacini termominerali e delle sue ancor più numerose sorgenti, stufe, fumarole ed arene.

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Oggi l’isola è amministrativamente divisa nei sei comuni, Ischia, Casamicciola Terme, Lacco Ameno, Forio, Serrara Fontana e Barano che via via incontreremo nel nostro giro dell’isola in senso anti orario.
Ischia è città antichissima, conosciuta fin dalle remote età per l'industria dei vasi di creta dai quali, secondo quanto narra Plinio, l'Isola trasse uno dei suoi nomi, Pithaecusa. No-anxiety-meds.net la sua città sorgeva dove ora si allarga lo specchio d'acqua del porto. Fu l'eruzione del 302 a. C. ad ingoiare il suo borgo antico, originando il lago naturale, trasformato nel 1854 da Ferdinando II di Borbone nell'attuale porto.
Oltre a respirare l'aria balsamica d'una vasta e bellissima pineta, collegato ad Ischia da un ponte, sorge dal mare il monumento più importante di tutta l'Isola: il Castello Aragonese.
Casamicciola Terme invece si adagia sulla costa settentrionale dell'Isola, in parte sul mare e in parte sui verdi colli retrostanti. La cittadina gode di case e ville circondate da giardini, alcune legate a ricordi storici, come villa Ibsen, dove soggiornò e lavorò il grande drammaturgo norvegese, e villa Zavota, che ospitò Garibaldi quando venne a curare i postumi della sua ferita d'Aspromonte con le acque e i fanghi del “Gurgitello”.
Oltre Casamicciola, proseguendo lungo la bellissima litoranea, si incontra Lacco Ameno. Sulla destra il mare sembra un grande lago, in cui uno scoglio dalla forma singolare - il notissimo "fungo"- dà al visitatore l'avviso che è giunto alla meta. Lacco Ameno vanta le acque termali con il più alto coefficiente di radioattività che finora si conosca. Per questa caratteristica e per i pregi eccezionali del clima, questo ridente centro isolano conta oggi una clientela di alta qualità, proveniente da ogni parte del mondo. Lacco è ricco anche di resti archeologici e si consigliano visite al Museo archeologico di Villa Arbusto ed alla Basilica di Santa Restituta, sede di rinvenimenti paleocristiani con annesso museo.
Poi viene Forio, il centro più importante della parte occidentale dell'Isola fin dalla preistoria e dal tempo dei Romani, che sfruttarono le acque termo-minerali del luogo, specialmente quelle di Citara. Esposta più degli altri punti dell'Isola alle invasioni, Forio vanta di sedici torri costiere, più per difesa che per sola vedetta, delle quali la più eminente è il "Torrione" nel cuore stesso della cittadina.
Forio è, tra i sei Comuni dell'Isola, quello che gli stranieri conoscono ed amano di più "al naturale", per la bellezza delle sue spiagge, per il verde del quale è ricca, per un ambiente naturale dove bellezza, storia, turismo e poesia riescono ad andare d'accordo.
A seguire in collina, Serrara Fontana che, tra le località interne dell'isola, è dotata di un fascino agreste tutto particolare, cui accrescono suggestione gli immensi e incantevoli panorami. Dalla rotonda del belvedere, che si apre su una delle più ampie vedute dell'Isola, si ammira in primo piano il suggestivo promontorio di Sant'Angelo, con le due sue piccole baie. Sant'Angelo è l'unica gemma marina di Serrara Fontana, una gemma invidiata da tutto il mondo! Incontriamo Barano, con il suo clima mite e asciutto in ogni stagione dell’anno, che, pur essendo un paese tipicamente agricolo, ha nella magnifica marina dei Maronti il suo sbocco sul mare, una spiaggia ricca di sorgenti termali e fumarole che innalzano i loro vapori dalla sabbia infuocata. Le sorgenti più note della zona di Barano sono quelle di Nitrodi e di Olmitello. Barano è famosa anche per una tipica manifestazione del folclore isolano che catalizza l’attenzione di tanti forestieri che numerosi raggiungono la frazione di Buonopane per assistere a la “ ’Ndrezzata”, una delle più antiche danze guerriere del Mediterraneo che, tramandata di padre in figlio, mantiene senza dubbio accesa quella fiamma della memoria che diventa momento di scambio e conoscenza della tradizione.

Webcam Porto di Ischia

Guarda l'isola d'Ischia attraverso le sue webcam, i luoghi più belli dell'isola d'Ischia, visti dalle terrazze degli alberghi più prestigiosi. Sant'Angelo, la spiaggia dei Maronti, il golfo di Napoli, il Castello Aragonese, Capri, l'isola di Ventotene, scenari unici che potrai rivedere dal vivo giorno e notte quando vorrai, grazie alla collaborazione degli alberghi che ospitano le webcam ed Ischia.it che le pubblica.

Webcam Porto di Ischia

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Porto di Ischia

Porto di Ischia - Molo degli aliscafi.

Webcam Hotel Terme Zì Carmela

Webcam Hotel Terme Zì Carmela
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Hotel Terme Zì Carmela

Immagine ripresa dall'Hotel Terme Zi Carmela: inquadratura del Porto di Forio.

Webcam Appartamenti La Rotonda sul Mare

Webcam Appartamenti La Rotonda sul Mare
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La Rotonda sul Mare

Rilassati, Rivivi e Riconnettiti ...Proprio come a casa alla Rotonda sul Mare: Il posto più accogliente a Ischia.

Webcam Hotel Hibiscus

Webcam Hotel Hibiscus
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Hotel Hibiscus

La webcam dell’Hotel Villa Hibiscus ha una splendida vista dalla terrazza, con sullo sfondo la spiaggia della chiaia e di San Francesco.

 

Webcam Hotel Ulisse

Webcam Hotel Ulisse
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Hotel Ulisse

Ci sono molte ragioni per scegliere l’Hotel Ulisse per trascorrere la tua vacanza ad Ischia, molte ottime ragioni.

Webcam Consorzio Maronti

Webcam Consorzio Maronti
Consorzio-Maronti

Consorzio Maronti

Nasce il 19 Ottobre 1999 su iniziativa di alcuni imprenditori operanti sulla spiaggia dei Maronti.

Webcam Appartamenti Bellavista

Webcam Appartamenti Bellavista
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Appartamenti Bellavista

Prenda posto sulla sua terrazza personale, si rilassi e si gusti un bicchiere di vino o un drink della casa...
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Cercare di definire uno stile architettonico unico per un'isola così variegata, un'isola capace di offrire mare e montagna e un vasto assortimento di colori e profumi, è impresa in sostanza ardua.
Ischia è un crogiuolo di modelli, stili, intuizioni e costrizioni che si sono rincorse nel corso dei secoli della sua storia, frutto delle varie colonizzazioni che si sono succedute ma anche dei bisogni, delle necessità e delle possibilità per i suoi abitanti.
I suoi borghi, le sue vie, le sue chiese, i suoi entroterra sono un continuo avvicendarsi di forme e sostanze che tracciano un importante passato storico di questa isola.
Esempi di una tradizione ispanico-aragonese e delle necessità di quel periodo storico si presentano nell'antico borgo marinaro d'Ischia Ponte e hanno la loro sublimazione nella fantastica roccaforte del Castello Aragonese, meraviglioso esempio d'armonia con la natura, giusto sfruttamento degli spazi, abilità militare e costruttiva, conoscenza di numeri e forme geometriche, costruito su un rilievo a mare, collegato alla terraferma solo da un ponte. Nei resti dell'acquedotto presente ancora nella zona Pilastri denotiamo l'antica dominazione romana, primi turisti ante litteram della nostra isola, giacché la preservavano principalmente per i suoi tesori termali. Potremmo ritrovare un pezzo di Medioriente e della dominazione turca, visitando il Forio e avvicinandoci alla bellissima Chiesa del Soccorso come non notare le tracce di un'architettura mista tra il bizantino e il moresco, tipica di quell'epoca.
È, però, nell'entroterra ischitano che si sviluppa il vero spirito isolano con costruzioni e stili prettamente ispirati alle esigenze, ai materiali e alla geofisica del territorio facendo fiorire tradizioni costruttive come le "case nella pietra", le "parracine", la cupola "a carusiello", elementi che spesso si fondono con veri e propri rituali associati alla loro costruzione. L'ingegnosità dell'abitante del luogo, la necessità di sfuggire alle invasioni piratesche e di creare nuovi spazi coltivabili, fa sì che gigantesche porzioni di roccia staccatisi dalle montagne circostanti, perfettamente mimetizzate nel verde dell'isola, fra le contrade di Ciglio, Cotto, Panza e Falanga, in seguito alle varie manifestazioni associate all'attività vulcanica, siano scavate all'interno ed adibite a vere e proprie abitazioni, costruite proprio nella roccia, così come testimonia il nome a loro dato (case di pietra), servendo di volta in volta, persino ancora oggi, secondo le necessità da comode case rurali, fresche cellai, pozzi per la raccolta dell'acqua, depositi per gli attrezzi agricoli, luoghi di culto. Un gioiello d'abilità tecnica, conoscenza del territorio e asservimento dei materiali a disposizione per il proprio abbisogno sono le "parracine", muri di contenimento e delimitazione costruite con pietre laviche o tufo verde o giallo, senza l'utilizzo di calce in modo da permettere lo scorrimento delle acque pluviali, impedendo così l'allagamento dei terreni. Il completamento delle case, spesso con la cupola a "carusiello", semicircolare a volta, o piana, con un tetto di lapillo e calce, chiamato "asteco" era occasione per un particolare rituale tutto isolano, "a vattuta' e ll'asteco", in cui la battitura del lapillo e della calce, per renderlo uniforme, era effettuata da una vera squadra di persone (capomastro, caposquadra, maestri lastricatori e manuali battitori) ed era accompagnata da musicanti con clarino e tamburello. La squadra operava tutta insieme, procedendo con i battitori affiancati per l'intera superficie della copertura ed alternando i passaggi da un capo all'altro in direzioni tra loro ortogonali, rappresentando, di fatto, un momento di comunione dell'intera comunità, simbolo di uno spirito d'unione e d'intenti oramai dimenticato in molte parti del mondo. Insomma, l'architettura isolana è figlia del greco e del romano, del turco e dell'ispanico, ma anche del mare, della terra, della roccia e del fuoco che formano quest'isola e dell'ingegno e delle necessità di chi, da secoli, si avvicenda su questo suolo fertile di vita, magia e passione.

  • 1. Palazzo Scalfati

  • 2. Seminario

  • 3. Palazzo Corteglia

  • 4. Palazzo Malcovati

  • 5. Palazzetto Onorato

  • 6. Cattedrale e Torre Campanaria

  • 7. Palazzetto

  • 8. Casetta con cortile

  • 9. Casa con archetti

  • 10. Torre dell' Orologio

  • 11. Palazzo Lauro

  • 12. Santa Maria di Costantinopoli

  • 13. Chiesa dello Spirito Santo

  • 14. Palazzo Lanfreschi

  • 15. Complesso Edilizio

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Stemma del Seminario

Periodo: 1741/1823.
Destinazione originaria: seminario.
Destinazione attuale: vescovado.
Copertura: piana a terrazzo.
Volte o solai: volte a padigione, solaio piano.
Scale: scala a tre rampe.
Tecniche murarie: muratura in pietrame di tufo con intonaco dipinto.
Pavimenti: mattonelle.
Decorazioni esterne: stucchi decorativi.

Timpano: spazio interno del frontone delimitato dalla cornice.
Modanatura: elemento architettonico decorativo che forma motivo rettilineo contino, lungo il margine di una struttura. Possono avere varia sagoma o profilo.
Bugne: pietre squadrate in modo più o meno regolare, sporgenti da una superficie muraria e distaccati uno dall'altro mediante smussatura degli spigoli.
Chiave d'arco: la pietra che chiude al sommo l'arcata fungendo da perno all'intera struttura. E' formata da un elemento cuneiforme ornato talvolta di motivo plastico.

 

Stemma Palazzo Corteglia

Periodo: XVI° secolo.
Destinazione originaria: edificio religioso.
Destinazione attuale: edificio religioso.
Copertura: tetto a spiovente, scodella estradossata.
Volte o solai: volte a botte lunettata.
Scale: scala a dua rampanti.
Tecniche murarie: muratura in pietrame di tufo e pietra lavica con intonaco dipinto.
Pavimenti: quadrotti in marmo.
Decorazioni esterne: stucchi decorativi.

Palazzo Malcovati

Periodo: Seconda metà del XVI° sec.
Destinazione originaria: torre di difesa.
Destinazione attuale: abitazione.
Copertura: a tetto e a terrazzo.
Volte o solai: a padiglione.
Scale: Scala a doppia rampa.
Tecniche murarie: Muratura in pietra lavica con intonaco a vista.
Pavimenti: mattoni, cotto.
Decorazioni esterne: portale in piperno.
Arredamenti: incisione del Castello Aragonese di Ph. Hackert.

Palazzetto Onorato

Periodo:XVIII° sec.
Destinazione originaria: abitazione.
Destinazione attuale: abitazione.
Copertura: piana e a terrazzo.
Volte o solai: a padiglione.
Scale: a tre rampe.
Tecniche murarie: muratura in pietra di tufo e pietra lavica con intonaco dipinto.
Pavimenti: mattonelle e cotto.
Decorazioni esterne: cornici e timpani in stucco.
Strutture sotterranee: cantine.

 

Periodo: XIII° sec.; inizi XVII°; 1751.
Destinazione originaria: luogo sacro.
Destinazione attuale: luogo sacro.
Copertura: a tetto e a cupola estradossata, cupolette ellittiche.
Volte o solai: volte a botte lunettata.
Tecniche murarie: muratuta in pietrame di tufo e pietra lavica con intonaco dipinto.
Pavimenti: quadrotti di marmi bianchi e neri.
Decorazioni esterne e interne: stucchi decorativi.

 

Palazzetto

Periodo: XVIII° secolo.
Destinazione originaria: abitazione.
Destinazione attuale: abitazione.
Copertura: piana a terrazzo.
Volte o solai: volte a botte, solaio in legno.
Scale: a doppia rampa.
Tecniche murarie: muratura in scaglie di pietra lavica con intonaco grezzo.
Pavimenti: battuto di lapillo e mattoni.
Decorazioni esterne: cornici in stucco.

 

Periodo: XVIII° secolo.
Destinazione originaria: abitazione.
Destinazione attuale: abitazione.
Copertura: piana a terrazzo.
Volte o solai: volte a padiglione, solaio in legno.
Scale: aperta a due rampanti.
Tecniche murarie: muratura in pietrame di tufo e pietra lavica con intonaco dipinto.
Pavimenti: battuto di lapillo.

 

Periodo: XVIII° sec.
Destinazione originaria: abitazione.
Destinazione attuale: abitazione.
Copertura: piana a terrazzo.
Volte o solai: solai in legno.
Scale: scala a doppia rampa.
Tecniche murarie: muratura in pietra lavica con intonaco dipinto.
Pavimenti: battuto di lapillo e mattonelle.
Decorazioni esterne: mensole in pietra lavica.

 

Torre dellOrologio

Periodo: XVI° secolo.
Destinazione originaria: edificio pubblico.
Destinazione attuale: museo.
Copertura: piana a terrazzo.
Volte o solai: volte a padiglione, solaio piano.
Scale: scala a tre rampanti.
Tecniche murarie: muratura in pietrame di tufo e pietra lavica con intonaco dipinto.
Pavimenti: pavimentazione in cotto.
Decorazioni esterne: orologio, lapidi marmoree.

 

Palazzo Lauro

Periodo: fine del XVII° sec.
Destinazione originaria: abitazione.
Destinazione attuale: abitazione, negozi.
Copertura: tetto a due spioventi.
Volte o solai: volte a botte, solai in legno.
Scale: scala a doppia rampa.
Tecniche murarie: muratura in pietra di tufo e pietra lavica con intonaco dipinto.
Pavimenti: mattoni.
Decorazioni esterne: stucchi archittettonici e decorativi.

S. Maria Costantinopoli

Periodo: XVI° secolo.
Destinazione originaria: edificio religioso.
Destinazione attuale: edificio religioso.
Copertura: tetto a spiovente, scodella estradossata.
Volte o solai: volte a botte lunettata.
Scale: scala a dua rampanti.
Tecniche murarie: muratura in pietrame di tufo e pietra lavica con intonaco dipinto.
Pavimenti: quadrotti in marmo.
Decorazioni esterne: stucchi decorativi.

 

Periodo: XVII° sec., modifiche tra il 1652-1674.
Destinazione originaria: edificio religioso.
Destinazione attuale: edificio religioso.
Copertura: a tetto a spiovente.
Volte o solai: volte a botte lunettata.
Scale: scalinata anteriore all'ingresso.
Tecniche murarie: muratura in pietrame di tufo e pietra lavica con intonaco dipinto.
Pavimenti: quadrotti in marmo.
Decorazioni esterne: portale in piperno.
Decorazioni interne: stucchi decorativi; altari in marmo.

 

Periodo: inizio del XVIII° secolo.
Destinazione originaria: abitazione.
Destinazione attuale: abitazione, attività commerciali.
Copertura: piana a terrazzo.
Volte o solai: volte a botte, a crociera e solaio in legno.
Scale: scala a tre rampe.
Tecniche murarie: muratura in pietrame di tufo e pietra lavica con intonaco dipinto.
Decorazioni esterne: mensole in pietra lavica.

 

Complesso edilizio

Periodo: XVIII° secolo.
Destinazione originaria: abitazione.
Destinazione attuale: abitazione.
Copertura: piana a "U".
Volte o solai: volte a padiglione e solai in legno.
Scale: rampa esterna e scala a rampante unico interna.
Tecniche murarie: muratura in pietrame di tufo e pietra lavica con intonaco.
Pavimenti: mattone e battuto di lapillo.
Decorazioni esterne: mensole in piperno a sostegno dei balconi.

Nel 1847 l'artista P.Mattei dipinse uno scorcio dell'attuale via G.B. Vico evidentemente affascinato dalla particolarità della costruzione che si dispone intorno ad un'ampia rampa di scale.
Sullo sfondo la facciata del palazzetto è interrotta da aperture varie, sul lato lungo strutturato su diversi piani spiccano le ampie arcate e sul lato breve una deliziosa loggetta, un tempo coperta, offre un buon appoggio alla scenografica sovrapposizione dei piani.

 

Porto di Lacco Ameno
Lacco Ameno
Il porto di Lacco Ameno è costituito da un pontile con testata riservato ...
Porto di Sant'Angelo
Serrara Fontana
E' un piccolo porticciolo riparato da due scogliere; all'interno c'è ...
Porto di Casamicciola
Casamicciola Terme
Il porto di Casamicciola si trova nella parte nord dell'isola d'Ischia ed ...
Porto di Forio
Forio d'Ischia
Il porto di Forio è protetto a Ovest da un molo banchinato e a Est ...
Porto di Ischia
Citt? d'Ischia
Il porto d'Ischia è un porto naturale completamente banchinato ...

Ischia Terme, i centri benessere, le sorgenti naturali ed i parchi termali

L'Isola d'Ischia, già ricchissima di sorgenti di acque termali dalle innumerevoli virtù terapeutiche, rinomata nel mondo per le Terme di Ischia, gode anche di una fortunata collocazione geografica che assicura all'intero territorio isolano condizioni climatiche ed ambientali ideali per ritemprare il corpo e lo spirito. Ischia e le sue terme, o meglio, le Terme di Ischia, le sorgenti termali, i parchi termali, i centri benessere, in un ambiente composto dalle balze rocciose dell'Epomeo, dalle riposanti pinete, dalla fresca brezza marina e dalle spiagge ed i tanti, suggestivi, panorami fanno dell'antica terra di Inarime una sorta di dolce giardino incantato dove godere degli effetti benefici delle fonti dell'eterna giovinezza.
Ischia.it e le Terme di Ischia

centro benessere

Un rimedio semplice e naturale per difendersi da raffreddori e bronchiti, tipici mali della stagione invernale.
Ultimamente si è registrato un crescente aumento nell'uso della terapia termale per i trattamenti dell’apparato respiratorio.

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Un valido aiuto per combattere i problemi ginecologici viene dalle acque termali salsobromoiodiche. Bagni, fanghi pelvici, irrigazioni vaginali e aerosol locali contrastano infatti molti disturbi cronici di carattere infiammatorio come le annessiti, le vaginiti, gli esiti di interventi chirurgici, le infiammazioni pelviche, talora concausa di alcune forme di sterilità.

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Tutti i cittadini possono usufruire di un ciclo di 12 trattamenti termali in convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale scegliendo liberamente il Centro Termale.
Per usufruire della convenzione ? sufficiente presentare la richiesta del medico di base con l'indicazione esatta della patologia e del relativo ciclo di cure correlato secondo il prospetto seguente.

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Non ? raro recarsi in un centro termale per migliorare il benessere della propria pelle. Sono moltissime le malattie della pelle che traggono giovamento dalle cure termali e numerosi i centri termali specializzati nelle patologie dermatologiche: psoriasi, eczemi, dermatiti, ma non solo.

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Le Cure Termali sono una meta obbligata per chi ha bisogno di ricaricarsi e lasciarsi alle spalle lo stress della vita quotidiana, hanno origine da abitudini antiche ma ancora oggi sono validissime per combattere tanti disturbi fisici grazie ai bagni vapore, ai massaggi, alla fangoterapia, ai trattamenti con oli aromatici e persino con le pietre posizionate in punti energetici del nostro corpo.

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L'eruzione del 1301, che ha originato la colata trachitica dell'Arso, costituisce l'ultima verificatasi sull'Isola in ordine di tempo. Tuttavia i bradisismi differenziali, i terremoti e, in particolare, le manifestazioni esalativo-idrotermali dimostrano che il bacino magmatico ischitano è ancora attivo, conta 29 gruppi di sorgenti termali, da cui scaturiscono 103 "emergenze sorgive" e 69 gruppi fumarolici.

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Le acque termali dell'Isola d'Ischia sono ben conosciute ed utilizzate fin dall'antichità, come dimostrano i numerosi reperti archeologici conservati presso il Museo Archeologico di Villa Arbusto a Lacco Ameno. I Greci infatti utilizzavano le acque termali per ritemprare lo spirito ed il corpo e come rimedio per la guarigione dei postumi di ferite di guerra attribuendo alle acque poteri soprannaturali.

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  • Sito web www.ischia.it
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Info su Ischia

  • Superficie: 46 Kmq
  • Altezza: 789 mt
  • Lat.: 40° 44',82 N
  • Long.: 13° 56',58 E
  • Periplo: 18 miglia
  • Coste: 51.2 Km
  • Comuni: 6
  • Abitanti: 58.029

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