DI ISABELLA MARINO
Sono i superstiti di una folta schiera di testimoni silenti. Per oltre un secolo hanno osservato dall’alto le fastose celebrazioni nella grande cattedrale dedicata all’Assunta, cuore religioso del Castello Aragonese, che al loro avvento aveva già ceduto all’isola grande quasi tutte le sue funzioni e la sua popolazione. Disseminati in ogni angolo, i putti paffuti avevano rappresentato, in quei primi decenni del ‘700, il nuovo gusto imperante al quale venivano via via adeguati tutti gli edifici sacri ischitani.