Pur essendo ischitano, e di famiglia che vive sull’isola da molti secoli, non conoscevo la torre di Sant’Anna. L’edificio era stato il grande interesse di Giorgio Brandi, che aveva promosso i primi restauri e le prestigiose mostre che il Circolo Sadoul vi aveva localizzato (citerò solo quella per i cinquanta anni di attività di Arnaldo Pomodoro, uno dei più grandi scultori viventi: l’artista era rimasto entusiasta del sito).
Da ischitano mi sorprendevo, e tuttora mi sorprendo, per la mancata valorizzazione di quello che è il più importante monumento di Ischia (dopo il castello, che però è privato).