Il mare in bocca canocchie e pannocchie
Il freddo non intorpidisce i miei piedi, né mi rallenta nell’incedere verso il borgo: sono in missione per conto del signore e a dicembre, poco prima della venuta dell’inverno, mi appresto a fare la spesa verso le sette e trenta di un mattino rigoglioso. Non voglio attendere in fila per soddisfare la brama e l’appetito che, con il freddo, aumentano. I colori che accolgono il mio respiro caldo sono di un rosso addensato tra le nuvole all’orizzonte.
E io vivo. In una grotta
Il periodo del Natale, porta con sé la voglia di celebrare la nascita ideale che si festeggia il 25 dicembre. Papa Giulio I nel 337 d.C. stabilì la ricorrenza della Natività, in quel giorno, poiché i romani già festeggiavano il Dies natalis Solis invicti, ossia il giorno di nascita del dio solare Mitra. Per Luigi Scuccimarra, organizzatore di eventi a Parigi e la sua famiglia, il Natale è soprattutto un momento di condivisione, di gioia e rinascita.
«Isole», viaggio e vertigine
La sfida interrogativa non mi è nuova, e non resta banale: nelle arti figurative la rappresentazione è davvero de-limitata dalla cornice del quadro o dal perimetro della tela, del supporto? Ho frequentato piuttosto a lungo i sentieri della sperimentazione – vogliamo definirla «transmediale»? – e continuo a navigare, in giro per l’Europa, a caccia di lieviti creativi, per indugiare nel giudizio proprio ora. Ho l’obbligo di provare a sintetizzare.
Metafisica del borgo di ponte
C’è una verticalità sinuosa e tridimensionalmente concettuale, che proietta gli spicchi di mondo rappresentato in un altrove domestico, intimo e, allo stesso tempo, universale. Ci sono scene di dettaglio di un sagrato, abitato da poche anime, dove il sacro è solo «annunciato» da un lampione ancora spento, e fa decollare la percezione in una dimensione metafisica, in attesa di una prossima illuminazione, in tutti i sensi.
«Isole», viaggio e vertigine (2)
La sfida interrogativa non mi è nuova, e non resta banale: nelle arti figurative la rappresentazione è davvero de-limitata dalla cornice del quadro o dal perimetro della tela, del supporto? Ho frequentato piuttosto a lungo i sentieri della sperimentazione – vogliamo definirla «transmediale»? – e continuo a navigare, in giro per l’Europa, a caccia di lieviti creativi, per indugiare nel giudizio proprio ora. Ho l’obbligo di provare a sintetizzare.
Il Natale di Geoffrey e Kittredge
Era il Natale del 1930. Due giovani anglosassoni di condizione agiata, Geoffrey Bret-Harte, mezzo americano e mezzo inglese di 35 anni e Mabel Kittredge Spencer, americana, ambedue innamorati del “Bel Paese” con il piacere di scrivere, si erano sposati a Napoli nel maggio dello stesso anno ed avevano deciso di trascorrere un anno in luna di miele nell’isola d’Ischia, allora poco nota nei circuiti turistici internazionali. Infatti scoprirono Ischia da Capri.
Ischia da mare … una promessa di gioia anche a Natale
Navigare verso Ischia è la prima piacevole esperienza che introduce il viaggiatore nella nostra Isola.
La vista dell’Isola dal mare è impressionante, è una promessa di gioia... come diceva Kaden. Le coste frastagliate cinte da neri blocchi di lava contro i quali si frange il mare… poi la spiaggia che penetrando all’interno fra le rupi si incontra con la più lussureggiante vegetazione.
Ischia da mare … una promessa di gioia anche a Natale (2)
Navigare verso Ischia è la prima piacevole esperienza che introduce il viaggiatore nella nostra Isola.
La vista dell’Isola dal mare è impressionante, è una promessa di gioia... come diceva Kaden. Le coste frastagliate cinte da neri blocchi di lava contro i quali si frange il mare… poi la spiaggia che penetrando all’interno fra le rupi si incontra con la più lussureggiante vegetazione.
Nei vicoletti del mio paese
Sono tornata dopo tanti anni nei vicoletti del mio paese, l? dove ho trascorso l'infanzia e la mia giovinezza che, nell'et? dell'incoscienza, appare eterna. Ma se da adulti, in modo crudo, ci rendiamo conto che la vita passa in fretta, ci consola il pensiero che l'eterno rimane non nella materia, ma nelle vibrazioni, nelle sensazioni che aleggiano intorno a noi e che percepiamo secondo la nostra sensibilit? e i nostri stati d'animo.
La voce delle pietre
L’isola d’Ischia, grazie alla sua conformazione geo-morfologica ed alle peculiarità climatiche, rappresenta un unicum ambientale, vantando un ricchissimo patrimonio naturale e distinguendosi per la sua geo e biodiversità. L’appellativo più comune che viene dato a questa oasi al centro del Mediterraneo è “isola verde”. E’ immediato il rimando alla fitta e rigogliosa vegetazione, che, soprattutto sul versante nord orientale, si estende lussureggiante.