San Michele nell’incanto del borgo di S.Angelo
Sant’Angelo, piccolo borgo marinaro a sud dell’isola, il 29 e 30 settembre rinnova ogni anno l’omaggio al Santo Patrono.
Don Vincenzo Fiorentino, figlio del vicino paese di Panza, è da oltre 50 anni parroco di Sant’Angelo, alla guida di una delle parrocchie più piccole dell’isola, attiva come tale dal 1905 dopo anni di “dipendenza” dalla Parrocchia di S.Maria del Carmine in Serrara.
Questi splendidi giorni sono attesi ogni anno da paesani e turisti, che non esitano a prenotare con grosso anticipo il loro soggiorno negli alberghi della zona.
Andar per cantine 2024
Dal 20 settembre al 6 ottobre 2024 - Andar per cantine
Trekking in vigna, passeggiate e degustazioni alla scoperta dell’isola contadina.
Il mare è aria liquida
Per me il mare è casa. Il corso della spuma quando scelgo il corridoio che costeggia l’abisso. Da dove vengo, dove sono, dove andrò. Per me il mare è aria liquida. Da respirare a pieni sorsi di apnea. Per me il mare è silenzio che fa castelli a mezz’aria in profondità. Per me il mare è la vertigine della solitudine tutte le volte che guardo giù.
Il mare è una persona di famiglia
Che cos’è il mare per me? Meglio, chi è, giacché non lo distinguo da un familiare della cerchia più ristretta, di quelli di cui porto una percentuale importante di DNA. Infatti non c’è stato un momento preciso in cui ci siamo conosciuti. È sempre stato una presenza naturale, ovvia perfino.
Di fuoco e di mare
Fontane di fuoco in mezzo al mare. Direttamente dal ventre della terra, da cui risaliva densa e copiosa la lava, disponendosi strato su strato e solidificando in fretta. Non impiegarono molto tempo, terra e fuoco, con il concorso di acqua e aria, a comporre quella nuova collina sommersa, che la geologia avrebbe poi definito «duomo lavico». Una sequenza lunga di eventi modellò l’isolotto donandogli la caratteristica forma tondeggiante che, rispetto all’altro duomo lavico del Castello Aragonese, lo rende ancor oggi riconoscibile e inconfondibile davanti alla costa meridionale dell’isola grande. Delle cui ben più complesse vicissitudini e trasformazioni, geologiche e storiche, si è trovato ad essere testimone e custode in decine di migliaia di anni. È solo una stretta striscia di sabbia che unisce l’isolotto al gigante dominato dalla vetta verde dell’Epomeo. L’Insula Maior su quel versante particolarmente esposto e vulnerabile presenta uno scenario composito di alture verdeggianti, pareti rocciose alte e scoscese, promontori e lidi sabbiosi.
I segreti dell’acqua “miracolosa”
Salute e bellezza alla Fonte di Nitrodi
La fonte di Nitrodi era già frequentata dai Romani duemila anni fa come attestano i numerosi rilievi votivi in marmo qui ritrovati e risalenti al periodo compreso tra il I secolo a. C. e il III secolo d. C.