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Oltre alla vista si viene avvolti
da una tranquillità e una quiete
naturale e rilassante circondati da
alberi e vigne che trasmettono
il suono dell’estate, distanti dal
chiasso di auto e bagnanti che
sembrano formiche in movimento.
Un luogo adatto per avventurieri
amanti della montagna, delle
passeggiate, ma soprattutto, della
natura. Proprio come Luigi che,
da viaggiatore, è alla continua
ricerca di se attraverso il contatto
con la terra. «Ischia, da quassù
pare un presepe. Un mondo
ristretto, ordinato e mescolato di
uomini e donne. Una struttura in
cui si cela l’ozio attivo e creativo.
Un complesso di elementi fatto
di luoghi fissi e rappresentazioni
il cui significato, se si osserva
bene, va oltre il semplice ritratto
paesaggistico o scenografico.
Una trama composita con case e
vecchie botteghe, in cui è ancora
possibile scrutare il lavoro di
mestieri antichi, come il ciabattino
o l’artigiano, e vignaioli e contadini,
e pozzi, fontane e acqua termale.
Di gente meravigliosa dai sorrisi
accoglienti e scenari naturali che
trafiggono la terra. Nelle lunghe
passeggiate nei boschi dalla casa di
pietra in cui abbiamo soggiornato
insieme alla mia famiglia, mi è
capitato di incontrare pastori e
acquistarne vino e formaggi, e
greggi di animali al pascolo intenti
a percorrere i sentieri venosi
scavati nell’Epomeo. Un’isola
magnifica, solare, paradisiaca
di giorno, oscura e silenziosa di
notte, in attesa dell’arrivo della
luce che inonda Santa Maria al
Monte, lontano dalla solita estate».