Che cibo fa l'arte?
La risposta all’interrogativo curioso è molteplice. C’è una pletora di emozionanti capolavori d’arte che raccontano il cibo. Faccio un esempio: ho scelto una originale, un po’ misteriosa pittrice fiamminga-olandese del ‘600, Clara Peeters, di cui ho fotografato un bellissimo “still life” ospitato al Wallraf-Richartz Museum di Colonia.
Ischia e le forme della bellezza
Vi è piaciuta l'immagine di copertina firmata dal maestro Enzo Rando? È la sintesi del percorso tra le forme della bellezza – raccontata in modi diversi – che l’isola d'Ischia riesce ad esprimere giorno dopo giorno.
A maggio comincia il viaggio per scoprire Ischia
È un giornale emozionale prevalentemente dedicato ai turisti, ma non soltanto a loro. E allora mi limito a evocare una semplice rima, apparentemente banale, quella tra Maggio e il viaggio. Perché se pensiamo ancora alla luna, “crescente” in questo caso, e alla sua forma di falce, non possiamo ignorare che, grazie alla sua curvatura, evoca uno scafo, una barca. Era simbolo di un viaggio spaziale nell’iconografia egizia. Così la luna che ammiriamo nelle limpide notti ischitane in questo periodo, diventa lo strumento evocativo di un’attività alla quale è impossibile sottrarsi: andare alla scoperta dell’isola verde, profumata, colorata, ormai calda; viaggiare in un microcosmo denso di sorprese. Un itinerario attraversato, ad esempio, dal fascino di una delle tante feste patronali che segnano le stagioni in modo emblematico, come quella di Santa Restituta, con il suo “viaggio” a Lacco Ameno, raccontata con dovizia di dettagli da Graziano Petrucci.
Nel blu profondo d’ottobre
C’era un interrogativo che mi incuriosiva fino a qualche tempo fa: qual è il colore da abbinare a ottobre? La stagione ci dice che è ormai il regno d’autunno e, dunque, si entra nel periodo di riposo dei cicli vitali. Forse. Osservando la pulsante natura insulare appare chiaro che l’attesa declinazione delle variazioni di marrone, ocra e giallo delle foglie di vigneti e castagneti, non si sostituisce mai del tutto alle nuance sempreverdi di conifere, agrumeti e giardini che dipingono l’immaginario.
Agosto, chi ama Ischia la racconta
Moltissimi uomini e donne si dicono «innamorati di Ischia». Può sembrare banale, forse retorico. Chissà. Di fatto il numero degli spasimanti è molto più alto di quanto si possa immaginare. Fidatevi.
L’isola è così bella, di una bellezza ogni giorno e in ogni suo luogo diversa, che può ammaliare chiunque ne sfiori il «corpo», le spiagge o le colline, non dissimulando il gusto di rinverdire un mito antico, e una dimensione afrodisiaca che appartiene alla sensibilità umana avvolta dal piacere e dalla Natura.