Autunno o la lunga estate
Chi l’ha detto che l’autunno porta malinconia – come dice una famosa canzone napoletana degli anni ‘50 – perché cadono le foglie dagli alberi, le giornate sono più corte, l’acqua del mare è più fredda, il sole sempre più tiepido? Ad Ischia l’autunno è un’”estate protratta”. Lo dimostrò scientificamente il prof. Cristofaro Mennella (1907-1976), matematico, fisico e soprattutto fra i precursori in Italia della climatologia e della meteorologia e certamente fra i più grandi scienziati a cui Ischia ha dato i natali.
L'isola dell'uva - Andar per Cantine 2014
Forse quello che affascina di più dell’isola d’Ischia è la sua storia. Non la storia dei grandi uomini o dei ricchi “i cui nomi sono scolpiti sugli edifici” come dice Michael Ondaatje, che pure qui è interessantissima, ma la “storia comune” di quello che i francesi chiamano “le petit peuple” cioè il “popolo minuto”.
L’avv. Benedetto Migliaccio, erede di un’antica famiglia ischitana, appassionato storico e bibliografo, ha recuperato dopo 100 anni di abbandono la sua vigna Jesca che si trova nel Comune di Serrara-Fontana e che si estende per circa 14 ettari. L’ha chiamata la “vigna dei mille anni” perché ha mille anni di storia avendo ritrovato il primo documento nell’archivio notarile dove nel 1034 un notaio raccoglie la donazione della tenuta “Jesca”di tal Mellusi al convento dei Benedettini “per la redenzione dell’anima”.
“Qui sono stratificati mille anni di storia - dice - e le memorie degli antichi contadini analfabeti sono affidate ai terrazzamenti realizzati senza “parracine”, perché qui non c’è la “pietra verde” come a Forio, alle grotte scavate nel tufo ed al modo stesso di zappare la terra poiché la qualità del terreno ed il modo di coltivarlo rendono diversa la qualità delle uve e quindi del vino”.
Dopo 100 di abbandono la tenuta Jesca con la D’Ambra Vini di Andrea d’Ambra ha prodotto un rosso magnifico che è quello della “vigna dei mille anni” e quest’anno ci sarà domenica 14 settembre per la terza volta la “vendemmia d’autore” che trasformerà per un giorno avvocati, giornalisti,architetti insomma uomini e donne di penna e di sedia in contadini quasi a conferire un omaggio alla memoria di quelli che l’avv. Migliaccio chiama “eroi” perché hanno saputo dominare la natura che qui è impervia ma con un panorama indescrivibile che fa prendere al visitatore incantato l’isolotto di Sant’Angelo e l’isola di Capri nelle proprie braccia fermando il respiro.
“La vendemmia è una festa perché i vigneti restituiscono ad un manipolo di eroi i frutti di un impegno che non conosce pause nell’arco dell’anno” dice l’avv. Migliaccio.
Il grande archeologo Amedeo Maturi (1886-1963) rimase incantato dalla vendemmia ischitana passeggiando “lungo i sentieri che discendono dai castagneti di Barano, di Serrara e di Buonopane alle sabbie bollenti della marina dei Maroniti, all’incanto gemmato del promontorio di S. Angelo” e “su questo terreno sconvolto,franoso, bibulo, come una pomice, asciutto come un’esca, rosolato dal sole e dal vento marino, fatto tiepido dai bollori sotterranei, dal calore segreto che vi corre dentro come il sangue nelle arterie, alligna sovrana la vite”.
“Il vino è “l’acqua di Ischia” scrive Norman Douglas (1868-1952) nel suo straordinario libro “Isole d’Estate” raccontando di Ischia e raccomandando di gustare “il vino d’ogni grado di latitudine dell’isola, dal dorato torrente delle mille botti di Forio al pallido “ichor” color primula, nettare divino trasudato dalle uve nane della montagna”.
Quest’isola dell’uva c’è ancora con i suoi vigneti, le sue cantine e tutta la sua produzione tipica e si può visitare dal 14 al 18 settembre con la manifestazione “Andar per Cantine” organizzata dalla Pro Loco Panza che presentiamo in questo numero speciale.
Non solo rendiamo omaggio alla civiltà contadina ma presentiamo un antico segmento economico, sul quale gli ischitani hanno vissuto per secoli, diventato moderno con formidabili aziende vinicole ed integrato con tutti gli altri segmenti del turismo di Ischia da quello balneare a quello termale, da quello culturale a quello all’aria aperta per i giovani.
Quest’isola antica si rinnova sempre e chiede
a tutti i visitatori di essere amata e conservata con cura e rispetto perché non basta una vita per conoscerla tutta.
Dolce Settembre
Questo è il Focus di presentazione del numero che, come tutti gli altri, è in italiano ed inglese ed è tirato in 10 mila copie.
Il pellicano è un uccello di mare che si nutre di pesce. Ha corpo massiccio, il piumaggio è bianco e nero ed ha un lungo becco giallo con borsa cutanea. Vive lungo le coste ricche di pesce dei mari temperati.
Si chiama così la barca di Domenico Barricelli, 55 anni, pescatore di Sant’Angelo d’Ischia che può avere un equipaggio di 6 marinai.
E’ il “Pellicano” che porta ogni anno nella processione a mare del 30 settembre la statua di San Michele Arcangelo, il protettore di Sant’Angelo che si chiama così proprio per il culto all’Angelo protettore venerato come guerriero e guidatore e rappresentato con la spada sguainata sul dragone.
Il culto per S. Michele Arcangelo a Sant’Angelo viene fatto risalire fin dal XV secolo. Domenico Barracelli con il suo “Pellicano” guida la processione a mare almeno da 25 anni e questo “Pellicano” è il quinto perché prima ce ne sono stati altri quattro.
La festa a mare di San Michele Arcangelo chiude il lungo ciclo delle feste religiose con le processioni a mare che iniziano il 17 maggio con Santa Restituta a Lacco Ameno e si protraggono per tutta la lunga estate ischitana.
Fra le feste di colore locale quella di San Michele Arcangelo è forse la più suggestiva. C’è il 29 settembre la processione del Santo per le stradine del villaggio che è illuminato da circa mille barattoli a petrolio posti sulle sette scogliere ed il 30 la processione a mare con centinaia di barche con alla testa il “Pellicano” con San Michele.
La processione raggiunge sia la Punta dei Maronti che Punta Chiarito quasi a benedire tutto il versante meridionale dell’ isola d’Ischia che saluta le isole sorelle di Capri e Ventotene poste ciascuna a 18 miglia dall’Isola Madre.
Poi alla mezzanotte c’è lo spettacolo dei fuochi d’artificio con l’incendio simulato della Torre a ricordare il bombardamento degli inglesi del 1809.
Alla festa di San Michele assistono migliaia di isolani e di turisti ogni anno con lo stesso entusiasmo.
Settembre è il mese più dolce dell’anno per Ischia. Le giornate sono sì più corte e meno calde ma la natura è molto più silenziosa. E’ il mese delle cure termali e di quelle elioterapiche e delle lunghe passeggiate sulle colline e sulla vetta di San Nicola come gli ischitani chiamano il Monte Epomeo con i suoi 788 metri. Il mese della scoperta dell’ “isola di terra” e della sua tradizionale viticoltura millenaria con “Andar per cantine”, la bella manifestazione alla sua settima edizione che si tiene dal 14 al 18 settembre per iniziativa della Pro Loco Panza ed alla quale dedicheremo un numero speciale.
Settembre è anche il mese per scoprire gli angoli più carichi di storia del Borgo di Celsa e di Forio soprattutto dove negli anni ’50 del ’900 hanno soggiornato Truman Capote e Wystan Auden scrivendo racconti e poesie seduti al “Caffè Internazionale”.
E’ cambiata Ischia rispetto a quella vista e raccontata da Capote e da Auden con il grande turismo di massa ma quell’aria romantica c’è ancora ed a settembre con i tramonti di fuoco visti dalla “chiesa dei pescatori che si protende sul mare come la prua di una nave”, come chiama Capote la Chiesa del Soccorso, quell’aria diventa più pura quasi impone il rispetto della Storia e della Geografia dei luoghi dove è passato mezzo mondo della Cultura Contemporanea e dove le Chiese custodiscono le Memorie plurisecolari di un’ isola antica.
Le feste religiose antichissime cominciano l’8 settembre con la festa della Madonna di Montevergine nella piccola frazione di Succhivo ma anche nella frazione dello Schiappone nel Comune di Barano e poi il 12 con la festa a Santa Maria al Monte nel Comune di Forio ed ancora dal 12 al 15 la festa di San Leonardo nella frazione Panza del Comune di Forio.
Il 24 settembre è festa a Fontana, il centro più alto dell’isola posto a 452 metri sul livello del mare, per la Madonna della Mercede ed anche nella frazione Majo di Casamicciola con la Madonna dei Dolori o Addolorata.
Ma settembre è anche il mese degli eventi culturali ed artistici che si tengono soprattutto nella Città d’Ischia e nel Comune di Forio, le “due capitali” dell’isola poste ad Est ed Ovest.
In questo numero cerchiamo di presentarvi il dolce settembre ischitano ma anche le ricette del mese con i nostri ristoranti consigliati, i prodotti tipici, i centri di bellezza, i monumenti da vedere ed i meravigliosi parchi termali con il nostro augurio di buone e serene vacanze con… Ischia in tasca.
G. M.
Il mare al sole
E’ in distribuzione nell’isola d’Ischia il numero di agosto 2014 (5-anno V) del Magazine “Ischianews & Eventi”
Moltissimi anni fa uscì sul “Corriere della Sera” un elzeviro – i racconti-brevi di terza pagina – di Niccolò Tucci (1908-1999). Era dedicato al rapporto tra l’isolano e l’isola.
“La fedeltà dell’isolano all’isola – scriveva Tucci– non è campanilismo perché si estende agli alberi, alle rocce ed al modo stesso di affacciarsi sull’“elemento nemico” e cioè il mare”. L’osservazione è appropriata: quel “non campanilismo” dell’attaccamento dell’isolano all’isola; l’affetto esteso alla natura dell’isola, agli alberi ed alla roccia e perfino al modo stesso di affacciarsi sul mare chiamato l’”elemento nemico” esprimono la natura dell’isolano.
Gli isolani vivono con il mare e non sanno vivere lontano dal mare. Dal mare gli isolani traggono il sostentamento ma nel loro ricordo il mare è soprattutto in tempesta, furioso, minaccioso ed addirittura assassino. Forse per questo Tucci lo chiama “nemico”.
Nella sagrestia della chiesa-santuario-museo della Santa Patrona dell’isola d’Ischia, Restituta, a Lacco Ameno ci sono centinaia di ex voto per grazia ricevuta di marinai, pescatori, padroni di barche, che testimoniano la loro gratitudine e la loro fede alla Santa per aver salvato loro la vita in pericolo a causa di una tempesta di mare. E’ anche la testimonianza di almeno due o tre secoli di storia.
Gli isolani – tutti gli isolani del mondo – hanno questo legame inscindibile con il mare.
Ma in agosto il mare diventa “amico” e si stende al sole ed accoglie tutti di ogni età per vivere la “bella stagione”.
“Il mare è la grande metafora della vita e l’uomo è “talattico” cioè è nato nel mare ma è in prestito alla terra e così sente sempre la nostalgia per il suo luogo d’origine” diceva il prof. Edoardo Malagoli, un lombardo che si stabilì ad Ischia negli anni ‘50 del ‘900 ,insegnando italiano e storia a Liceo Classico, perché colpito “dall’incanto del mare” tanto che si costruiva personalmente le sue barche.
Agosto è il mese di tutti al mare ed Ischia offre tutto il suo incanto di sabbia, di rocce, di giardini termali, di approdi, al turista di ogni parte del mondo oltre al suo enorme patrimonio storico di più antica colonia greca dell’Occidente. Da quest’anno si può ammirare anche la città sommersa di Aenaria nello specchio d’acqua agli scogli di S. Anna proprio prospiciente il Castello Aragonese (il servizio è alle pagine 15) con i segni della colonizzazione romana.
Il mare ad agosto si vive ed è anche l’occasione per le gite di un giorno in motobarca per le altre isole dei golfi di Napoli e Gaeta perché Ischia è l’isola-madre dell’”arcipelago napoletano” che va da Capri a Ponza. Proprio Ponza – l’isola più lontana – fu colonizzata dagli ischitani nel XVIII secolo ed in questo numero “romanziamo” il viaggio del primo colono del 1734.
In questo numero anche le ricette del mese con i nostri ristoranti consigliati, i prodotti tipi , i centri di bellezza, i monumenti da vedere ed i meravigliosi parchi termali e naturalmente il ricco calendario degli eventi sia di “colore locale”, come la festa della Madonna Assunta a Lacco Ameno e la sfilata di Sant’Alessandro in costumi d’epoca, sia di spettacoli musicali e di eventi culturali.
Questo ed altro ancora in questo numero d’agosto con il nostro augurio di buone e serene vacanze con… Ischia in tasca.
L'Isola di Anna
E’ in distribuzione nell’isola d’Ischia il numero di luglio 2014 (4-anno V) del Magazine “Ischianews & Eventi”
La Storia dell’isola d’Ischia è inscindibilmente legata alla sua religiosità. Questa è un’isola “antica” dove l’uomo civile è arrivato dalla Grecia fin dall’ottavo secolo avanti Cristo e non è più andato via. Così come è arrivata la Cristianità prima che altrove. Restituta – la santa patrona dell’isola – è arrivata dal mare portata dal vento di scirocco su di una barca dalla sponde tunisine fin dal IV secolo dopo Cristo. Da allora viene venerata nel tempio di Lacco Ameno ed in tutte le case degli “ischioti” come li chiamava Berkeley nel XVIII secolo. La storia si confonde col mito.
Anche la Diocesi di Ischia è una delle più antiche d’Italia anche se forse la più piccola. Il primo Vescovo si chiamava Pietro e le notizie scarne su di lui risalgono al dodicesimo secolo. Per secoli la Chiesa è stata per gli “ischitani” come si chiamano oggi, "una persona in più della famiglia, alla quale bisognava provvedere come le altre, la moglie, la madre, i figli” come disse Mons. Pasquale Polito (1907-1994).
Nell’isola ci sono oggi settantanove luoghi di culto cristiano tra chiese, santuari ed oratori ricchi di preziosi segni di devozione che i fedeli hanno eretto nel corso dei secoli tanto che il giornalista Ciro Cenatiempo la chiama “isola di miracoli” perché sono “templi dello spirito, incastonati in uno scenario ambientale e culturale assolutamente unico”.
E’ un misto tra “sacro e profano che ha contribuito a creare l’identità di Ischia”. Tante chiese e tanti santi ai quali sono devote le diverse comunità dell’isola. Ogni piccola comunità ha la sua chiesa, il suo santo protettore e la festa in suo onore. Se le chiese sono 79 altrettante o forse di più sono le feste patronali le quali rappresentano l’autentico “colore locale”.
Luglio è il mese di Sant’Anna, la madre di Maria e la Madre per eccellenza che protegge le partorienti. Si festeggia (26 luglio) non solo ad Ischia Ponte – l’antico Borgo di Celsa – con la festa a mare, che è la più importante sagra estiva dell’isola che quest’anno presenta molte novità, ma anche a Lacco Ameno, a Casamicciola e nella frazione di Fiaiano nel Comune di Barano.
“L’isola di Anna” è il titolo di copertina del numero di luglio (4 – anno V) del Magazine “Ischianews & Eventi”, la rivista-guida dell’”isola verde” in italiano ed inglese diretta da Enrico Deuringer con la condirezione di Giuseppe Mazzella e la direzione editoriale di Tommaso Massimo Pilato.
Per secoli le nascite dei bambini sono avvenute nelle case delle partorienti con la sola assistenza, se c’era, della “levatrice” come si chiamava l’ostetrica e quindi il culto di Sant’Anna era molto forte ovunque. Altissima era la mortalità infantile nelle famiglie di contadini e pescatori, il popolo minuto dell’isola. Questa venerazione è rimasta e non è stata cancellata dalla modernità.
Il “miracolo della vita” resta chiuso nel suo mistero attaccato agli scogli ai quali gli ischitani hanno dato il nome di Anna nel posto più bello dell’isola.
“Ischianews & Eventi” riporta gli eventi conclusivi della dodicesima edizione dell’Ischiafilmfestival quest’anno presieduto dal regista Pupi Avati con proiezioni, mostre, convegni, che si tengono sul Castello Aragonese nell’antico Borgo di Celsa dal 28 giugno al 5 luglio.
Con gli eventi la guida completa ai ristoranti ed alle pizzerie, agli alberghi di tutte le località e di tutte le categorie, ai centri di bellezza, ai negozi dei prodotti tipici, alle agenzie di servizi, con la cartina dei prodotti tipici e della strada del vino e gli orari dei collegamenti marittimi da Napoli e Pozzuoli e del servizio automobilistico pubblico dell’isola.
Sono descritti anche i principali monumenti da vedere come il Castello Aragonese ad Ischia Ponte, Villa Arbusto e gli scavi di Santa Restituta a Lacco Ameno, a Forio La Mortella di William e Susana Walton, la Colombaia di Luchino Visconti ed i Giardini Ravino mentre per gli appassionati del trekking sono proposti i sentieri per scoprire le colline che portano fino al Monte Epomeo, la montagna più alta dell’isola con i suoi 788 metri. Ed ancora i meravigliosi “parchi termali” i “Giardini Poseidon”, la “Romantica”, “Aphrodite Apollon”, “Negombo”, il “Castiglione”, la “Fonte dei Nitrodi”, il “Giardino Eden” e “O’ Vagnitiello”.
“Ischianews & Eventi” è tirato in 10mila copie ed è distribuito presso 400 punti nell’isola d’Ischia ed è in italiano ed inglese.