Il mare è aria liquida
Per me il mare è casa. Il corso della spuma quando scelgo il corridoio che costeggia l’abisso. Da dove vengo, dove sono, dove andrò. Per me il mare è aria liquida. Da respirare a pieni sorsi di apnea. Per me il mare è silenzio che fa castelli a mezz’aria in profondità. Per me il mare è la vertigine della solitudine tutte le volte che guardo giù.
Per me il mare è la musica della memoria. Di orecchie sorde al mondo fuori, mentre torno coperto dall’amnios. Per me il mare è un istante di pace. Scorre, si alza, resta fermo. Si muove, immobile. Per me il mare è la forza dolce dei capodogli che volano nell’azzurro dell’aria salata. Per me il mare è la vita ignota che si nasconde nelle foreste di posidonia. Per me il mare è fluido in cui si è impresso l’attimo e il cosmo. Per me il mare è la libertà della mia mente. L’ascolto di grida mute e profonde dopo boccate d’aria cupa per tornare a specchiarmi nell’abisso e guardarlo senza maschera, a occhi aperti. Per me il mare è l’io collettivo da scoprire. L’erotismo antico che si unisce all’istinto fissando un legame potente e meraviglioso. Per me il mare è il mondo chiuso dentro di me e prende vita col mio arrivo.