San Giovan Giuseppe della Croce un Santo isolano
Santo Patrono dell'intera isola d'Ischia, ma innanzitutto ischitano doc, San Giovan Giuseppe della Croce è il protettore della comunità isolana, una figura talmente amata da avere devoti in giro per tutto il mondo, ischitani che per varie esigenze hanno dovuto abbandonare l'amata isola verde e che conservano vivo il legame con la propria isola d'origine.
Sono molti gli episodi che in epoche lontane e recenti vedono San Giovan Giuseppe della Croce come protagonista, una volta nelle vesti di curatore, altre volte come attento vigilante, altre ancora come amico e fratello benevolo che assiste chi gli sta a cuore.
Al Santo è stata dedicata una cappella all'interno del Castello Aragonese, il monumento simbolo dell'isola d'Ischia, cappella ben curata e davvero affascinante da vedere: contiene un prezioso quadro raffigurante il frate e alcuni paramenti sacri. E ogni anno un gruppo sempre più folto di fedeli, assieme ad alcuni curiosi, si reca il 5 marzo alla cappella, posizionata lungo il cammino che porta su al Castello Aragonese, per una messa davvero eccezionale, officiata nel primo pomeriggio tra le storiche e possenti mura del Castello.
Ma è a cavallo del mese di agosto e settembre che ha luogo la festa più grande e sfarzosa, fatta di luminarie e addobbi da togliere il fiato per la bellezza.
Dal 30 agosto al 3 settembre, infatti, si avvicenderanno eventi unici e tradizionali che fanno di questa la festa prediletta dagli isolani e dai tanti turisti che se ne innamorano al primo sguardo.
In passato come nel presente il Borgo di Ischia Ponte prende vita, tingendosi dei mille colori delle lampadine che a centinaia compongono unici giochi fatti di riflessi e riverberi che si completano sulle facciate dei storici palazzi di del Borgo.
Basta metter piede nel borgo per essere letteralmente avvolti dallo spirito della Festa.
Le luminarie sapientemente posizionate lungo tutte le vie che conducono fin sotto al Castello Aragonese compongono un intreccio unico nel suo genere, nuovo di edizione in edizione, che suggerisce un ideale percorso per vivere appieno la Festa stessa.
Punteggiano le strade qua e là le "bancarelle" tradizionalissimi banchi che espongono le proprie mercanzie in modo non convenzionale, pieno di inventiva e colorato: lunghi banchi raggruppano i prodotti per tipologie,
E si può trovare davvero di tutto, dai giochi tradizionali alla gastronomia tipica delle feste locali.
Infatti l'odore della festa di San Giovan Giuseppe della Croce è unico: è una fragranza mista, composta da noccioline tostate, zucchero a velo, lupini e semi di zucca. Immancabili sono, poi, i vari tipi di torrone de acquistare, anche come regalo da portare a casa.
Sono coinvolti nei festeggiamenti tutti i comuni di Ischia, ed infatti varie bande musicali isolane si alternano in sfilate e concerti in strada, esibizioni che vengono seguite da tantissimi appassionati che, divertiti, durante l'esecuzione delle melodie più note sottolineano il tempo con gli applausi.
I momenti più toccanti della Festa sono, ovviamente, quelli legati alla liturgia, le caratteristiche processioni, composte ogni anno da un numero sempre crescente di persone. Sono ben due le processioni che caratterizzano questa Festa: una si sviluppa lungo le strade del Comune di Ischia e fa ritorno alla chiesa di partenza in quel di Ischia Ponte; mentre la seconda ha due aspetti particolari, e cioè che inizia con una processione via mare e termina con una via terra.
Sì, la processione, con tanto di banda musicale al seguito, arrivata al molo antistante il Castello Aragonese, si imbarca su uno storico peschereccio (come tradizione) e parte alla volta del Castello. Una volta giunta lì, inverte la rotta e si dirige verso il Porto di Ischia, seguito da un'altra imbarcazione che ospita la Madonna di Costantinopoli e da nuvoli di imbarcazioni di qualsiasi dimensione e che festanti accompagnano il Santo allo sbarco. Intervallata da spettacoli pirotecnici che puntellano la rotta fino allo specchio d'acqua del Porto, la processione giunge all'imbrunire a toccar di nuovo terra e far rientro nel Borgo di Ischia Ponte attraversando l'intero paese. Le case posizionate lungo il percorso che tradizionalmente compie la processione, espongono ai balconi coloratissimi e pregiati arazzi, in segno di rispetto e devozione.
Una lunga, lunghissima processione giunge così di nuovo ad Ischia Ponte e si compie il passaggio più emozionante di tutti: i due Santi rientrano nelle rispettive chiese, San Giovan Giuseppe della Croce attende che la Madonna di Costantinopoli rientri nella propria chiesa, inchinandosi per salutarla, per poi compiere lo stesso rito e rientrare nella propria tra applausi e musiche.
Le reliquie sono visitabili ogni giorno dell'anno presso la Chiesa di Sant'Antonio, posta all'inizio di Ischia Ponte.
Questa è una festa tra le più antiche e sentite dell'intera isola, ha un potere capace di incantare tutti e legarli per sempre all'isola.
di Maria Funiciello