Ischia in cartoline di celluloide
Ischia: isola immagine, oltre che isola di immagini. Alcune autentiche, altre contraffatte, altre volte ancora immagini da cartolina. Irresistibili. Ma come spesso accade nelle cartoline, con molti rischi di allontanarsi troppo dalla realtà pur nel tentativo di rappresentarla. A cosa ci riferiamo, dunque, quando scriviamo di settant'anni di location cinematografiche ischitane? Saremmo sprovveduti se credessimo che, sotto il marchio "Ischia", si celassero uniformità di vedute, coincidenza di suggestioni o concordanze di atmosfere.
Cosa hanno in comune Vittorio De Sica e René Clement, Billy Wilder e Mario Camerini, Anthony Minghella e Leonardo Pieraccioni? Probabilmente solo l'aria, che in tempi diversi hanno respirato tutti. Forse anche il bisogno di un'energia che "attivasse" il racconto, il ritmo di un luogo, magari l'intensità di un colore o la particolare bellezza della luce. Questo è un itinerario particolare, un viaggio nel tempo e nell'immaginazione di grandi cineasti che hanno fissato per sempre su pellicola gli splendidi scenari dell'isola d'Ischia. Cartoline di celluloide che ogni tanto faremmo bene a riguardare. Per capire come sono cambiati i luoghi e come siamo cambiati noi.
L'elenco non può che essere parziale.
CAMPANE A MARTELLO di Luigi Zampa (1948)
Anche le prostitute hanno un'anima. Gina Lollobrigida manda i suoi risparmi al parroco del paesello perché glieli conservi. Quando il sacerdote muore, lo rimpiazza Eduardo De Filippo che, ignaro, utilizza i risparmi della donna per costruire un orfanotrofio. Alla Lollo per poco non viene un coccolone. Si arrabbia, strepita ma poi si redime. Del film esiste una versione inglese girata da Zampa in contemporanea con quella italiana. Stessa storia, stesse location: Ischia Ponte e soprattutto Forio, dalle stradine del centro storico al piazzale, ancora bellissimo, della Chiesa del Soccorso. Scenari che guardano ora verso Punta Caruso, ora in direzione di Punta Imperatore. Sul finale lacrimoso, un must delle partenze cinematografiche sull'isola verde: il Piazzale Aragonese, con gli antichi palazzi del borgo rimasti pressoché identici. Cartolina in bianco e nero.
IL CORSARO DELL'ISOLA VERDE di Robert Siodmak (1952)
Baldanzoso e guascone, Burt Lancaster è un pirata dei Caraibi che aiuta i rivoltosi dell'isola di Salina a combattere contro gli spagnoli. Il loro capo muore, ma il pirata libera l'isola. Piccolo gioiello del cinema d'azione hollywoodiano con acrobatiche sequenze sui tetti di Ischia Ponte. Un caleidoscopio di colori che immortalano il Castello, il borgo di Celsa e la splendida natura del litorale ischitano spacciato per caraibico dalla grande macchina dei sogni di Hollywood. Cartolina piratesca.
VACANZE A ISCHIA di Mario Camerini (1957)
E' il cine-cocomero degli anni'50. Film commissionato dal 'cumenda' Angelo Rizzoli per lanciare l'immagine turistica dell'isola a livello internazionale. Storie vacanziere della commedia all'italiana nelle quali Ischia diventa un personaggio al pari degli altri. La presenza sulla schermo è totale: dalla frenesia (ancora sostenibile) di Ischia Porto alle terme di Cava Scura, dalla spiaggia di San Montano (catturata nella sua primitiva bellezza), ai sentieri contadini del Ciglio, dal belvedere di Serrara Fontana al jet set spensierato che animava il Grand Hotel della Regina Isabella. Dello stesso 'genere' faranno parte 'Diciottenni al sole' (1962), 'Ischia operazione amore' (1966), fino ad arrivare all'apoteosi simbolica di Leonardo Pieraccioni e del suo 'Il Paradiso all'improvviso' (2003), campione assoluto di incassi di qualche stagione fa. Nomen omen: cartolina vacanziera.
DELITTO IN PIENO SOLE di Renè Clement (1960)
Each man kills the things he loves. Tom Ripley, vampiro d'anime, sogni e patrimoni, è uno dei personaggi più magnetici venuti fuori dal talento letterario di Patricia Highsmith. Uccide le sue vittime e si sostituisce a loro. Alain Delon, al culmine della bellezza, tesse le sue trame omicide muovendosi nelle stradine e tra gli antichi palazzi di Ischia Ponte. Silenzi, chiaroscuri, atmosfera sospesa e minacciosa. Uno dei cadaveri emerge sulla riva destra del porto, mentre la cattura di Ripley (voluta per soddisfare il moralismo dell'epoca) è tutta girata sulla magnifica spiaggia dei Maronti. Anni dopo, col volto di Matt Damon, lo stesso personaggio la farà franca nel remake di Anthony Minghella "Il talento di Mr. Ripley". Cartolina thriller
CLEOPATRA di Joseph L. Mankiewicz (1963)
Il film più costoso (per l'epoca) della storia del cinema vede la superdiva Elizabeth Taylor trasformata nella regina d'Egitto mentre attraversa lo schermo con modi da matrona californiana per il modesto compenso di un milione di dollari. Il vero film si svolge fuori dal set: è l'amore tra Liz Taylor e Richard Burton. Il resto è puro fondale kitsch. Cartolina hollywoodiana.
AVANTI di Billy Wilder (1972)
L'indignazione moralista dell'americano Jack Lemmon si scioglie in una promessa impensabile: tornare ad Ischia a "prendere un bagno di sole". Come faceva suo padre, finalmente liberato, grazie al genius loci, della 'maschera' quotidiana che rischiava di soffocarlo. Ischia e Sorrento shakerate in un'unica grande location. Sali le scale di Amalfi e ti ritrovi sul belvedere di Monte Vico, a Lacco Ameno. La Chiesa del Soccorso fatta passare per obitorio. "Del diciassettesimo secolo, ha mura spesse così; il luogo più fresco dell'isola". Cartolina liberatoria.
VILLA AMALIA di Benoit Jaquot (2008)
Un classico di ogni tempo: donna nordica di mezza età si lascia travolgere dalla passione mediterranea e riscopre se stessa. Madame Isabelle Huppert regge da sola il peso di un film altrimenti troppo stitico e cerebrale per ammaliare il grande pubblico. Il peregrinare della signora privilegia la parte sud est dell'isola, bagni solitari nei dintorni di Punta San Pancrazio e una suggestiva scalata del monte Epomeo. La casa d'elezione è a picco sul mare, circondata dai vigneti e dalla vegetazione, poco più di un rudere individuato dalla troupe francese sulle colline di Campagnano. Cartolina d'autore.
di Gianluca Castagna