Per conoscere l’armonia del Mediterraneo
Workshop a Ischia Porto dal 9 all’11 ottobre
Il mare che bagna Ischia è quella parte di “Mare tra le Terre” che costituisce un confine naturale e invisibile tra il nord e il sud: qui il Mediterraneo di mezzogiorno con i suoi ospiti migranti (alcuni dei quali i biologi marini hanno definito «specie aliene») incontra quello settentrionale.
Alcune specie passano oltre, altre non riescono a trovare quel “calore” del Sud che accompagna e consente la loro semplice e sensata esistenza.
Qui si incontra una molteplice convivenza “multirazziale”, valido esempio agli uomini della terra emersa. Si legge nelle immagini del mare il fenomeno della "meridionalizzazione", figlio di acque che vanno lentamente riscaldandosi oltre le temperature consuete. Nuove specie, colori, equilibri e nuova esistenza che si miscela con le popolazioni residenti (autoctone) dentro una competizione per la vita che crea la resistenza e l'adattamento di vecchi e forti combattenti o nuovi vincitori: il confine sale verso Nord.
Nel mare di Ischia, Area Marina Protetta dal 2008, ogni giorno si osserva questo naturale ed eterno conflitto.
La parete di Sant’Angelo, falesia subacquea che si inabissa nel blu profondo, è una vetrina per le sottili dita di gorgonie rosse e gialle (Paramuricea clavata ed Eunicella cavolini), il rosso sangue pietrificato del corallo (Corallium rubrum) con l’aureola dorata dei microscopici polipi, il teatro della vita di piccoli guarracini (Chromis chromis) o dell’elegante cernia bruna (Epinephelus marginatus).
Nella grotta grande delle Formiche, cavità sommersa con le sue pallide spugne e iridescenti madreporari in camini di luce, si disegnano fantasiosi chiaroscuri.
Le praterie di Posidonia oceanica, rigogliosi giardini subacquei della pianta di Nettuno (che a dispetto del suo nome vive quasi esclusivamente nel mare Mediterraneo), sono la nursery di molteplici specie e condominio di nuvole di pesci pascolanti come salpe (Sarpa salpa), saraghi (Diplodus spp.), pinterrè e sciarrani (Coris julis e Sciarranus scriba).
Poi c’è l’incantevole magia del respiro di Tifeo nelle bolle del Castello, l’antico fenomeno geologico dei “vents”: questo spettacolare scenario delle emissioni gassose subacquee ha attirato ricercatori di tutto il mondo per studiare sul campo, in un laboratorio naturale, l’acidificazione degli oceani. Nel mare di Ischia, con le sue contraddizioni, c’è l’armonia disordinata della Natura...
Scrivere di questo mare è complesso, si teme di non riuscire a descrivere fino in fondo le sfumature di colore e di vita che solo l’osservazione diretta può regalare oltre le parole. Sentire l’acqua sulla pelle, ascoltare il rumore del mare, sfiorare le foglie di una pianta marina e dei suoi fiori ma soprattutto liberare lo sguardo attraverso lo spazio aereo della maschera subacquea significa penetrare dentro il mare succhiando profondamente il midollo delle sue micro e macroscopiche esistenze.
Ottobre è un mese speciale, lontano dai rumori dell’estate ma ancora pieno di giorni dal clima mite e rilassante. L’associazione Nemo, che diffonde la cultura semplice quanto profonda del mare di Ischia, prova a farlo tra antiche saggezze e moderne teorie; ma anche e oltre le parole, coinvolgendo tutti i modi sensoriali nella comprensione e condivisione dei fenomeni biologici ed ecologici dei cambiamenti in corso del mare Mediterraneo. E organizza immersioni e corsi di biologia marina per subacquei attraverso un seminario condotto da istruttori subacquei ed esperti di biologia marina in un percorso teorico e sensoriale di esperienza diretta nell’osservazione delle leggi che regolano l’esistenza delle forme di vita del mare.
«Per voi, io sono il Capitano Nemo, e per me, voi e i vostri compagni siete dei passeggeri del Nautilus. […] Lasciatevi dire che rimpiangerete il tempo che trascorrerete su questo naviglio, vi condurrò in un paese meraviglioso: cose mai viste, segreti stupendi verranno a vostra conoscenza». Così scriveva Jules Verne in «20.000 leghe sotto i mari», e sono le parole che accompagnano idealmente l’appuntamento in programma a Ischia Porto dal 9 all’11 ottobre, «Ischia BioDiving Weekend», il workshop di introduzione alla biologia marina del Mar Mediterraneo. Obiettivo del workshop è quello di fornire ai partecipanti le conoscenze per svolgere immersioni subacquee ricreative in maniera più consapevole circa le “leggi” che regolano il Mediterraneo e gli organismi che lo popolano. Del resto, sono sempre più numerosi i subacquei ricreativi che desiderano ampliare le proprie conoscenze in materia di ecologia e biologia marina in modo da rendere la loro immersione più consapevole e appagante sotto tutti gli aspetti. Basti pensare agli appassionati di fotografia subacquea per i quali, oltre a una conoscenza sulle tecniche fotografiche, è indispensabile una conoscenza su caratteristiche e abitudini dei vari soggetti, così da avvicinarli più facilmente “a tiro di obiettivo”. L’iniziativa nasce dall’unione dell’esperienza tecnica del centro di immersioni subacquee Ischia Diving e delle competenze di biologia marina dell’associazione Nemo. Il workshop è rivolto ai subacquei in possesso di brevetto di immersione subacquea “Open Water Diver” (minimo). Sede del workshop sarà il centro di immersioni subacquee Ischia Diving, via Iasolino 106. Su richiesta si rilascia il brevetto di specialità “Underwater Ecology PSS”.
(Ha collaborato Luca Tiberti)