In fondo al mare, oltre i limiti del silenzio

team italia 5112 alta risoluzioneA Sant’Angelo dal 4 all’11 ottobre


Eccoci che, con il reverenziale silenzio che contraddistingue questa disciplina, ci prepariamo a ospitare a Ischia il primo campionato Mondiale di apnea outdoor CMAS. L’organizzazione di questa competizione è stata affidata alla Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee, che ha scelto le nostre acque per questa sfida impegnativa.


Dopo una lunga trattativa l’ha spuntata Ischia che, grazie anche all’appoggio del Comune di Serrara Fontana, di tutta la sua giunta e della splendida cornice di Sant’Angelo, ha strappato la prima candidatura a Capri.
I campionati prenderanno il via come da programma il 5 ottobre, la sera è prevista una cerimonia di apertura ufficiale, sempre nella piazzetta di Sant’Angelo.

Nelle nostre acque, senza spettatori diretti e con solo qualche pesce che fa capolino dal profondo del mare, nell’ossequioso silenzio delle profondità marine, in pochi attimi, uomini e donne, si sfideranno in un campo che la natura gli avrebbe voluto negare. È la sfida che da sempre contraddistingue il nostro desiderio di spingersi a raggiungere i propri limiti, di sperimentare nuove frontiere. Un viaggio nel silenzio, dove ogni sensazione, ogni battito del cuore, viene percepito, ascoltato, capito, vinto.
Ed è qui che si incontrano le due essenze, come nelle parole di Charles Baudelaire «uomo, nessuno ha mai sondato il fondo dei tuoi abissi; nessuno ha conosciuto, mare, le tue più intime ricchezze».
Le discipline previste per questo mondiale sono tutte in assetto costante. Gli atleti dovranno in pratica scendere e risalire lungo un cavo, fino alla profondità dichiarata, con solo l’ausilio delle pinne o della monopinna e, in un’altra disciplina, solo con le mani e piedi nudi. Ogni atleta dovrà dichiarare la sera prima, la profondità che intende  raggiungere. Il giorno della gara l’attenzione sarà tutta puntata sull’atleta di turno che, dopo il tempo trascorso in superficie per prepararsi alla prestazione, si troverà da solo lungo il cavo che scende verso il blu profondo. Dopo una lunga discesa, in parte ad occhi chiusi, per cercare tutta la concentrazione possibile, sul fondo troverà solo un cartellino ad attenderlo. Dopo aver strappato il testimone dal piattello comincerà la risalita. A questo punto ogni gesto, ogni movimento del corpo deve essere perfetto. A -40 metri il primo incontro con gli apneisti di supporto, da lì in su nessuno è più solo, ma è da lì in poi che comincia la parte più dura. Infine l’uscita, il rigido protocollo di controllo, poi la convalida.
La quarta disciplina sarà il Jump Blue. Gli atleti in questo caso devono scendere a una profondità di 10 metri e seguire un percorso lungo un quadrato preallestito di 15 metri per lato. Vince chi percorre la distanza maggiore.
Personalmente per tre anni mi sono trovato coinvolto nell’organizzazione di diverse gare e di due campionati italiani, uno come organizzatore e l’altro come collaboratore. Oltre alle gare il nostro Diving è stato più volte scelto come supporto per diversi tentativi di record in apnea.
A differenza dei record in assetto variabile, fatti con l’ausilio di un peso per scendere e di un pallone gonfiabile per risalire, le gare in assetto costante hanno un fascino diverso, a volte anche  più dolce, caratterizzato da un’eleganza e un’acquaticità particolarmente accentuate nel “gentil sesso” che, con l’avvento della monopinna, rendono ancor più sinuosa ed elegante l’immersione in apnea: quasi a ricordarci le sirene, incantatrici dei marinai nell’Odissea.
Questa volta, sempre come collaboratore insieme a tutto lo staff di ANS Diving Ischia, ci accingiamo a partecipare a questa importante sfida. Non possiamo che essere orgogliosi di questa opportunità che ci è stata offerta dalla dirigenza Fipsas. La sfida è dura e impegnativa, oltre a essere abbastanza protratta nel tempo. I primi atleti infatti, sono giunti a San’Angelo già a partire dal 16 settembre. A differenza di quanto si possa essere portati a credere nell’apnea nulla è scontato. Tutto deve essere eseguito con la massima precisione, non è consentito improvvisare con un atleta che scende a profondità prossime o maggiori dei 100 metri. Per la sua sicurezza ogni atleta scende vincolato lungo il cavo guida fino al piattello. Il cavo a sua volta è assicurato in barca, in qualsiasi momento il piattello con l’apneista può essere recuperato in pochi secondi attraverso un meccanismo di sicurezza. A quelle profondità tutto diventa impegnativo, anche semplicemente ancorare. Per le imbarcazioni che abbiamo utilizzato nelle gare o nei tentativi di record, nel corso di questi anni, bastava un’ancora più pesante del solito, ma in occasione dei Mondiali il tutto sarà affidato a un pontone. Al momento abbiamo circa 50 atleti iscritti, la nazionale italiana ha un ottimo livello di preparazione, sia nel campo maschile che nel femminile. Ovviamente sarà il mare a decidere chi sarà il vincitore, chi attraverso la sua preparazione, la sua concentrazione riuscirà a portare in superficie, strappandolo dalle profondità, il testimone più profondo. Ma a noi piace pensare che comunque vada, chiunque porti a casa la medaglia d’oro o il nuovo record mondiale, il vincitore sarà sempre il mare con le sue «più intime ricchezze».

 

 

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Info su Ischia

  • Superficie: 46 Kmq
  • Altezza: 789 mt
  • Lat.: 40° 44',82 N
  • Long.: 13° 56',58 E
  • Periplo: 18 miglia
  • Coste: 51.2 Km
  • Comuni: 6
  • Abitanti: 58.029

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