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Indice

Piantina

Sale

Sala I
Neolitico
- Vetrine 1-2
*Età del Bronzo*
- Vetrina 3
- Vet. 4-5
Età del Ferro
- Vet. 6-9

VIII - VII sec.

Sala II
- Vetrina 10
- Vet. 11-12
- Vetrina 13
- Vetrina 14
- Vetrina 15
- Vet. 16-17
- Vetrina 18

Sala III
- Vet. 19-26

Sala IV
- Vet. 27-33

VI-IV sec.

Sala V
- Vet. 34-37

Sala VI
- Vet. 38-42

*Età Ellenistica

Sala VII
- Vet. 44-47
- Altri materiali

*Età Romana

Sala VIII
- Vet. 51-53
- Basi e pareti

Museo Archeologico di Pithecusae
Villa Arbusto di Lacco Ameno nell'Isola d'Ischia


ETA' PREISTORICA
LA MEDIA ETA' DEL BRONZO 1400-1300 ca. a. C.
(
Sala I, vetrine 3-5)
Introduzione storica

Nelle vetrine seguenti della stessa sala sono esposti i materiali della media Età del Bronzo, attestata ad Ischia da un piccolo villaggio situato sulla collina di Castiglione (Casamicciola) e da altri insediamenti a Lacco Ameno, sul Monte di Vico e in località Mazzola.

Il villaggio di Castiglione

La collina di Castiglione mostra ancora oggi scoscesi pendii, specialmente sul versante occidentale e su quello settentrionale, che la rendono una fortezza naturale quasi inespugnabile. La presenza, inoltre, di una fonte termale, oggi sommersa a causa dell'abbassamento cui l'isola va soggetta almeno sin dal Medioevo per il fenomeno del bradisismo, e la disponibilità di depositi di argilla figulina, situati poco lontano dalla rupe, sono certo stati motivi ulteriori che hanno favorito la presenza di un insediamento umano.

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Gli scavi

I saggi di scavo effettuati sulla collina intorno al 1936-1937 da Giorgio Buchner hanno avuto purtroppo un'estensione molto limitata a causa dei terrazzamenti realizzati per lo sfruttamento agricolo del suolo. Gli strati culturali che lo scavo ha portato alla luce consistevano pertanto in scarichi, costituiti da numeroso materiale ceramico, gettato nelle crepe della roccia o lanciato giù dal pianoro che si estende sull'alto della collina - dove dovevano sorgere le capanne - insieme con la cenere dei focolari e i rifiuti del pasto, quali ossa di bue, di maiale, di pecore e conchiglie. Su tali scarichi erano depositati i livelli di pomici e scorie appartenenti al ciclo eruttivo del complesso di Monte Rotaro, formatosi interamente in età molto recente.

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