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Museo Archeologico di Pithecusae
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*Preistoria* | VIII-VII sec. | VI-IV sec. | Età Ellenistica | Età Romana |
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La ceramica di Monte di Vico - esposta nelle vetrine 4 e 5 - è caratterizzata da una ricca decorazione di motivi incisi ma soprattutto excisi, peculiarità che si riscontra anche nei materiali ceramici del villaggio dello stesso periodo recentemente rinvenuto a Pozzuoli, in località Montagna Spaccata.
Fra i motivi decorativi, che rientrano appieno nella media Età del Bronzo, sono frequenti le file di triangoli paralleli e contrapposti (inv.35169893, inv. 169900, inv. 169887) che si ritrovano analoghi in altri complessi campani insulari (Vivara, P.ta Capitello; Capri, Grotta delle Felci), nell'entroterra campano (Valle di Solofra), alla Starza di Ariano Irpino ed in altri siti dell'Italia meridionale. I triangoli sono spesso accompagnati da rombi (inv. 169912, inv. 169887, inv. 169883), mentre frequenti sono anche i motivi spiraliformi (inv. 169901, inv. 169884, inv. 169892) e a meandro (inv. 169911, inv. 169891). Spesso, su di uno stesso vaso, la decorazione resa con la tecnica ad excisione si unisce a quella del punteggio fitto, come nel bel frammento di tazza carenata (inv. 169889) o nei due frammenti di olla (inv. 169912). Le forme dei vasi richiamano quelle del Castiglione, con la prevalenza delle scodelle a profilo carenato e delle tazze, tra le quali spicca quella decorata con una doppia fila di triangoli excisi e l'ansa in forma di testa di uccello (inv. 169900).
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Ciotola decorata con motivi incisi ed ansa configurata in forma di testa di uccellino da Monte di Vico, scarico Gosetti (Lacco Ameno). Età dei Bronzo (civiltà appenninica, 1400 a. C. ca.) - VETRINA V |
Le anse, verticali, presentano quasi sempre anche qui, come del resto a Castiglione, margini rilevati, apici revoluti ed un foro centrale che per lo più è triangolare (inv. 233400, 169893, inv. 169881, inv. 169895), raramente circolare (inv. 169916, inv. 169915).
Non mancano le olle di varie dimensioni, caratterizzate anch'esse da una ricca decorazione ad intaglio e incisa e, spesso, dotate di anse (inv. 233402); rappresentati sono anche i rocchetti (inv. da 169935 a 169939) e le fusaiole (inv. da 169931 a 169934), documento dell'attività femminile domestica della filatura.
Ceramica appenninica del tutto simile nella tipologia e nella sintassi decorativa a quella proveniente da Monte di Vico è stata rinvenuta anche nella vicina località Mazzola, sita alle pendici settentrionali della collina di Mezzavia, sottostante all'insediamento greco (Vetrina 4).
Testimonianze sporadiche appartenenti ad una fase cronologicamente anteriore alla civiltà appenninica sono state rinvenute negli scavi della necropoli di Pithecusae nella valle di S. Montano.
Sono esposti nella vetrina 4 un'olletta frammentaria a corpo ovoidale (inv. 168940) insieme con due frammenti di scodellone con ansa a maniglia trapezoidale (inv. 168926, inv. 168927).
Una peculiarità della ceramica appenninica di Castiglione è rappresentata da recipienti di dimensioni molto grandi e di forme diverse. Insieme alle olle già richiamate (inv. 233390, inv. 233391, inv. 233392), va ricordato un grande bacino (inv. 233389) del quale è conservato l'alto collo, leggermente troncoconico, terminante con il labbro sporgente simile nella forma a quello delle olle di più grandi dimensioni e parte dell'attacco del fondo, innestato a spigolo vivo.
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Frammento di grande olla con motivi decorativi incisi dalla località Castiglione (Casamicciola). Età del Bronzo (civiltà appenninica, 1400 a.C. ca.) VETRINA IV |