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Museo Archeologico
di Pithecusae
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Preistoria | *VIII-VII sec.* | VI-IV sec. | Età Ellenistica | Età Romana |
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Nella vetrina 10 è esposta una scelta di numerosi sigilli scaraboidi rinvenuti nelle tombe della necropoli di Pithecusae.
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Sigilli scaraboidi del gruppo del "Suonatore di lira", calchi. Dalla necropoli, Valle di S. Montano (Lacco Ameno). VIII sec. a.C VETRINA X |
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Oltre agli esemplari da Ischia, in Italia sono finora noti un solo esemplare da Cuma ed altri quattro dall'Etruria, cui va aggiunto un sigillo analogo, ma eccezionalmente grande, scoperto in Calabria, a Francavilla Marittima. Nel mondo greco se ne sono invece trovati esemplari a Aetos (Itaca), Tebe, Detti, Sunio, Egina, Corinto, Sparta, Lefkandi, Eretria, Delo , Paro, Creta, Chio, ed a Lindo e Camiro, nell'isola di Rodi.
Da notare l'esemplare in serpentina violacea della tomba 574, del Tardo Geometrico I, con il tipico suonatore di lira stante accompagnato da un grande uccello (inv. 168276) ed il sigillo della tomba 420, sempre in serpentina e del Tardo Geometrico I, come tutti quelli esposti, che conserva il pendente d'argento, con la raffigurazione di un uomo teso verso un tavolo sul quale sono poste due focacce (inv. 167680). Una teoria di figure incedenti verso sinistra (arciere, cervo e personaggio stante) è rappresentata sull'esemplare in pietra verde dalla tomba 223 (inv. 167058). Due capridi spiccano, invece, sul sigillo della tomba 605 (inv. 168360); un falco su quello della tomba 644 (inv. 168468) e due uccelli su quello della tomba 701 (inv. 168727). Una composizione simmetrica di elementi fitomorfi, volute, palmette e foglie contrapposte è incisa, infine, sul tipo della tomba 631, in steatite (inv. 168443).
Con i sigilli scaraboidi sono esposti, nella stessa vetrina, anche gli scarabei. Buona parte degli scarabei rinvenuti a Pithecusae sono originali egiziani, provenienti dalla regione del Delta del Nilo.
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Scarabei di tipo egizio in faïence dalla necropoli, Valle di S. Montano (Lacco Ameno). VIII sec. a.C. VETRINA X |
Da segnalare l'esemplare di faïence bianca con castone e pendente di bronzo dalla tomba 606, del Tardo Geometrico II, che reca inciso sulla base, piatta, il nome di Unas, un faraone della V dinastia (inv. 168370) e quello in faïence con smalto verde della tomba 495, del Tardo Geometrico II, con pendente d'argento e cartiglio con il nome del faraone Menkheperra sormontato dal giunco e dall'ape, formanti l'espressione "Re dell'Alto e Basso Egitto" (inv. 167939). Un cartiglio con lo stesso nome, una figura femminile stante con scettro ed un sovrano inginocchiato sono raffigurati nell'esemplare della tomba 456, del Tardo Geometrico II, anch'esso in faïence con smalto verde (inv. 167774).