La Pelara, natura incontaminata
Vorrei indicarvi uno dei punti più ad adatti ad apprezzare l'identità di questa isola. Vorrei proporvi un sentiero, un luogo, un esperienza indimenticabile che il turista, il viaggiatore, l'uomo deve assolutamente fare. Vorrei raccontarvi della "Pelara", una minuscola baia incastrata tra la "Guardiola" e il "Monte di Panza", conosciuta da pochi oggi, meta esclusiva per chi vuole riscoprire l'identità selvaggia e la testimonianza viva del nostro passato.
Le architetture naturali che la caratterizzano la definiscono un geosito di importanza notevole per il nostro territorio ed è anche per questo che una passeggiata alla "Pelara" non deve assolutamente mancare.
Si parte dalla piazzetta di Panza, passando accanto alla chiesetta di San Gennaro, presto si lascia la strada asfaltata, gradualmente si superano le tracce della civiltà contemporanea, a volte indisciplinata, poi si incontrano le tracce della civiltà contadina ormai trascurata e infine è la volta della natura incontaminata. Ci inabissiamo letteralmente in un mare di verde. I gradini in legno e il corrimano realizzato dai volontari della Pro Loco di Panza e la rigogliosa vegetazione rendono il percorso particolarmente piacevole. Prima lecci e querce poi corbezzoli, ginestre, eriche ed ancora un tappeto di felci; la generosità della natura ci confonderà, inebriandoci di colori e odori, le mani saranno curiose di accarezzare i cespugli argentei dell'assenzio o gli ombrelli bianche delle carote selvatiche. Persi in questo paesaggio rimarremo imbarazzati dalla lava che nuda si immerge nel mare. E' l'ultimo tratto del nostro percorso, quello più selvatico, impervio, ma che ripaga abbondantemente le nostre fatiche. E' l'incontro del fuoco con l'acqua, è l'attrazione dei due opposti a generare tanto fascino. Uno spettacolo unico, mozzafiato; natura, solo natura, anche il nostro respiro è di troppo, cercheremo di trattenerlo per paura di rompere l'incanto, ma per fortuna nessuno, ne Eolo né Nettuno hanno rotto questo incantesimo che da millenni si ripete. La Pelara è uno di quei luoghi che impone rispetto, lo conoscerete, lo amerete, lo custodirete nell'anima perché l'immagine che fisserete nella vostra mente è ristoro per la vita. Quando sarete giunti all'estremità del sentiero, sarete invasi da immagini e sentimenti contrastanti. Ad attendervi sono i duomi lavici che accarezzati dal vento e dalla salsedine, si presentano imponenti, austeri, proiettati verso il cielo e voi posti sul ciglio del costone quasi a toccare il mare vi sentirete parte di questo paesaggio. Alle vostre spalle l'irruenza causata da un dinamico e a volte minaccioso passato remoto di almeno 28.000 anni. La roccia che difende la roccia, lava variopinta che si sovrappone e si intreccia in un apparente equilibrio precario. La roccia, la dimensione fisica della nostra vita, il nostro corpo. Davanti a voi la serenità di un orizzonte inviolabile: il mare, la dimensione spirituale della nostra vita, la nostra anima...
Mentre scrivo chiudi gli occhi e ho la sensazione di essere ancora li sul ciglio del costone, sento il vento sul mio viso, ascolto l'onda che si infrange nella roccia, inspiro l'aria di mare e di erbe selvatiche.... sono di nuovo li e ritrovo la stessa tranquillità.
Il sentiero della Pelara è finalmente fruibile grazie alla dedizione, tenacia e passione per la propria terra di un gruppo di volontari riuniti nella Associazione Pro Loco di Panza d'Ischia. La Pro Loco riunisce in associazione tutte le persone fisiche che intendono operare attivamente al fine dello svolgimento coordinato delle attività di promozione e tutela del territorio della comunità di appartenenza mediante la valorizzazione delle peculiarità storiche, artistiche, culturali, naturalistiche e sociali della località di Panza e Forio favorendo il miglioramento della vita dei suoi residenti. Gestisce un ufficio informazione e organizza eventi tesi al miglioramento della fruibilità del nostro territorio.