Le fluorescenze digitali del silenzio verde
DI GRAZIANO PETRUCCI
Che Ischia sia un’isola meravigliosa non è di certo un mistero. Tuttavia ci sono luoghi, mondi segreti, che si celano in questo lembo di terra intrecciato nelle sue contraddizioni, spesso sconosciuto tanto ai suoi abitanti quanto ai turisti. Non a tutti, però, è velato.
Chi ha la fortuna di addentrarsi in vicoli e sentieri spinto dalla voglia di scoperta, non può evitare di immergersi in dimensioni che nel trascorrere degli anni hanno tessuto corridoi, dialoghi e rapporti con una dimensione internazionale e cosmopolita, palese quanto nascosta in bella vista.
Dunque, i Giardini La Mortella sono stati per 35 anni l’abitazione del famoso compositore inglese Sir William Walton e sua moglie Susana Gil Paso. Approdarono a Ischia nel 1949 anche se Sir William era intenzionato a raggiungere Amalfi per realizzare i suoi lavori di composizione. Nel 1960, decisero di risiedervi in maniera stabile. Avevano acquistato un appezzamento di terreno di circa 20 mila metri quadrati su una roccaglia naturale da cui si domina Forio e la abbellirono con piante esotiche.
TEMPO SOSPESO
Come i russi, inglesi, francesi, tedeschi varco la soglia del cancello e accedo in uno spazio dal tempo sospeso. Lascio il vuoto all’esterno colmandolo con tempi pieni e dilatati, rinchiusi in livelli nascosti alla vista. Viali, stradine, muri a secco e teatro greco si aprono ai miei occhi tra fontane, odori di paesi lontani e l’avvolgente vicino e distante gracidio delle rane. Si impongono come vivaci immagini nella mente e ravvivano la scia delle migliaia di visitatori che hanno esplorato il giardino in più di 50 anni. Mi fermo. Si tratta di dati, penso, che il cervello elabora e riconosce a se stesso per catalogare i ricordi tramite il raccordo sinestetico tra i piani emotivi e la percezione, nell’esuberanza di un verde color silenzio. Istanti che entrano nella rete attraverso una immensa «traduzione in dati». Ciò presuppone nuove capacità di collegare tra loro le informazioni per analizzare quello che le emozioni umane interpretano con immediatezza. Con lo smartphone o la macchina fotografica è possibile afferrare i momenti importanti attraverso video e scatti. Supportati dai social network, poi, si diventa parte di un nastro interminabile che prolunga il racconto. Lo distendono, come bucato fresco steso al sole riavvolgendolo in pixel: è la parte fondante di un’esperienza. Riprendo a camminare. Dopo qualche passo una domanda mi blocca di nuovo. Per il popolo della rete conta più la musica o il giardino botanico, la gabbia degli uccelli o la fontana che ospita la bocca della verità, le ninfee o il teatro greco? Preferisce la fotografia
FOTOGRAFIE AL TOP
Scopro una piccola classifica in rete che ritrae i posti più fotografati della Mortella. Del Tempio del sole trovo una ventina di immagini, tra selfie e foto artistiche. Dopo c’è la cascata del coccodrillo e il teatro greco, rispettivamente, con quindici e dieci foto cui si aggiungono vari video di orchestre illuminate dalla musica nelle sere d’estate La vetta di fluorescenze digitali la Mortella la raggiunge nel mese che coincide con l’apertura a inizio della primavera. Il giardino si anima grazie al popolo del web con una media di circa 20 post giornalieri. Arriva al picco, pari al 35%, il venerdì. La sentiment analysis – o social media analysis - che ha il fine di classificare la percezione in positiva, negativa e neutrale nel grado di accordo dei dati con il giudizio umano, è di segno positivo per circa il 28%. Al segno negativo pari a 0 fa da contraltare una neutralità che è al 71%.
I RUSSI SONO MOLTO SOCIAL
La maggiore rete sociale russa e di tutta la CSI, VKontakte, occupa all’incirca il 45% dell’infosfera. Dopo c’è Youtube con il 25% e la piattaforma per fotografie, Flickr, è al terzo posto con il 10,7%. Ciò che resta è suddiviso tra Twitter (5,7%), Web (5%) e la piattaforma video Dailymotion (4,7%). Facebook è al terzultimo posto (1,4%) seguito dalle altre piazze social, stabilendo così la percentuale esatta di chi e quali spazi digitali usa. Nella classifica formata dai dieci Link più usati, invece, i numeri anche se di poco si ribaltano. A contendersi il primo posto ci sono flickr.com e dailymotion. com con il 26,4%, seguito da vk.com con il 24,5%. Al quarto trovo youtube.com con il 13,2%. Facebook.com con il 2,1% occupa la quinta posizione seguito dal sito dei giardini, lamortella.org, con l’1,6%. Quest’ultimo presenta un tempo lungo per la visualizzazione delle pagine (18,3 secondi) mentre è abbastanza performante per le visualizzazioni da cellulare, meno per quelle da Pc. I video sulle diverse superfici web occupano il 34%, superati dagli scatti fotografici che ritraendo per lo più piante e alberi di ogni genere con il 58% si aggiudicano la fetta maggiore. Nella macro categoria delle parole chiave (keywords) la composizione più usata è data da #giardinilamortella con un count di 218 e #lamortellaischia in seconda posizione con un utilizzo pari a 95. Riprendo a camminare. Un gatto si stiracchia al sole. In fin dei conti è un’icona incastrata tra due colate di lava che si estende dappertutto, la Mortella. Nel suo mix di acrobazie olfattive, sensi, colori vibranti di memorie ed esperienze ai confini del tempo da concedere a se stessi, e al web.
{phocagallery