Andar per sentieri Ischia si scopre a piedi
#Andarpersentieri - ll programma della manifestazione tra mare e vulcani, natura, archeologia e geologia ad Ischia.
Una settimana alla scoperta delle bellezze dell'isola, itinerari inediti per conoscere l'anima verde di Ischia: questa è “Andar per Sentieri”, la manifestazione di turismo slow e sostenibile che si avvia verso la sua quarta edizione, in programma dal giorno 11 maggio al 14 maggio.
Un calendario di appuntamenti per gli amanti del trekking promosso da 8 associazioni, Pro Loco Panza, Cai Isola d’Ischia, Strade del vino e dei prodotti tipici, Associazione Nemo, Associazione amici di Piazza Maio, Epomeo in sella, Associazione PIDA – Premio Internazionale Ischia di Architettura e Federalberghi Ischia che propongono una vera e propria full immersion tra boschi e sentieri, passando per pinete, colline, monti e scenari mozzafiato a picco sul mare.
Itinerari che porteranno i partecipanti - seguiti dalle guide CAI - a cogliere lo spirito autentico dell'isola, le sue anime eterogenee, la ricchezza sconfinata di un territorio generoso e fertile, dove la natura cresce rigogliosa, donando rare specie di piante, fiori, vegetazione.
La manifestazione prenderà il via il giorno 11 maggio con due sentieri. Il primo Dal Vatoliere a Campagnano, attraverso il Piano Liguori, con partenza da Campagnano – prosegue per un sentiero irto ma affascinante, la “Scarrupata di Barano” le cui pareti mostrano begli esempi di materiali vulcanici stratificati (tufo , pomici, lapilli, ceneri bianche, roccia trachitica) e arrivati sul promontorio tra vigneti, macchia mediterranea ed un castagneto si sale su Monte Vezzi, un duomo Vulcanico di 392 m. La discesa dalla cima verso Piano Liguori ci offre un bel panorama su Punta San Pancrazio (156 m) con la caratteristica chiesetta a strapiombo sul mare. Durante il tragitto si incontrano vecchie cantine scavate nella roccia integrate nei terrazzamenti della zona che guardano lo splendido scenario del mare aperto e che incontra le altre isole del Golfo (Procida, Vivara e Capri) e la Costiera Amalfiana. Si prosegue per un agile sentiero a strapiombo su varie insenature nelle quali confluiscono terrazzamenti ripidissimi coltivati a vigneti. Tra questi vigneti e costeggiando la splendida Baia di Cartaromana in fondo alla quale sono ancora visibili i resti di “AENARIA” la vecchia Ischia Romana sommersa si completa l’escursione con il rientro a Campagnano. Prenota l'escursione
Il secondo itinerario di questa prima giornata di escursioni, Serrara-S.Angelo-Succhivo è un percorso interessante chesi snoda attraverso le antiche mulattiere di Serrara, Sant’Angelo, Succhivo e Panza.
Fino a qualche decennio fa, era ancora possibile incontrare all’imbrunire decine di asini e muli che ritornavano nelle stalle di “Mer’ e Copp” (il nome tradizionale di Serrara - ed in generale della parte montana dell’isola - dal greco “méros”=parte e, dal dialetto napoletano “n’copp”=sopra, in alto). Partenza dalla bella piazza di Serrara delimitata dal settecentesco Palazzo Iacono e dalla chiesa di S.Maria del Carmine. Il belvedere di Serrara è di certo uno dei più panoramici dell’isola e può regalare una meravigliosa vista della penisola sorrentina, dei Monti Lattari e dell’isola di Capri. Da qui inoltre si riesce a scorgere in basso il borgo di Sant’Angelo, il duomo vulcanico omonimo e la piana di Succhivo, struttura geologica delimitata da faglie e ricca di acque termali. Il percorso comincia dalla stradina di epoca medioevale che passa attraverso l’abitato, ma che dopo un po’ si apre offrendo una vista meravigliosa. A questo punto comincia la discesa su una comoda scalinata che taglia letteralmente la roccia e che è immersa nella vegetazione a macchia mediterranea della zona. Da qui è possibile osservare il cratere “Cava Petrella”, un profondo inghiottitoio originatosi da due eventi vulcanici distinti e ben riconoscibili dagli strati rocciosi presenti. Il percorso prosegue per la parte alta del borgo di Sant’Angelo, in una località un tempo chiamata Mer’ Sarak in ricordo di una leggenda legata alle incursioni dei pirati moreschi. Si arriva in prossimità della spiaggia dei Maronti, nella zona delle “fumarole”, dove la sabbia arriva a sfiorare temperature di circa 100°C. Qui, tolte le scarpe e arrotolati i pantaloni, si sale sui caratteristici “Taxi Boat” che effettueranno il trasferimento presso il caratteristico ed affascinante borgo di Sant’Angelo, isola pedonale dove il tempo pare trascorrere con maggiore lentezza seguendo i tipici ritmi rilassati delle isole del Mediterraneo. Seguendo l’antica mulattiera comincia la salita che conduce al punto di arrivo della passeggiata: Succhivo. In questo piccolo borgo, circondati da vigneti ed agrumeti, si farà sosta in una delle tipiche cantine per un assaggio di prodotti tipici. Prenota l'escursione
La manifestazione continua il 12 maggio, con una giornata ricca di percorsi. Il primo che condurrà da Serrara-Crateca, che conduce in un paesaggio selvaggio ed affascinante sul versante ovest dell’isola (Forio), fino ad arrivare al bosco dei Frassitielli, un terrazzo di acacie fittissime. Nel bosco le robinie fanno ombra a rocce ricoperte di muschio, licheni, e finocchi selvatici. Proseguendo lungo il sentiero ci si immerge nel bosco della Falanga; qui la realtà incontra la fantasia. Infatti in questo bosco di castagni è possibile ritrovare le tipiche buche (le fosse della neve) ed i rifugi scavati nei massi di tufo precipitati dall’Epomeo, come conseguenza di assestamenti tettonici (le cosiddette Case di Pietra). La traversata nel bosco continua fino alla località Pizzone, dove l’improvvisa mancanza di vegetazione ci annuncia la presenza di fumarole, fenomeni vulcanici secondari, rintracciabili in diverse zone dell’isola e testimonianza di una attività vulcanica ancora attiva sulla nostra isola. La discesa a valle è di nuovo immersa in un bosco, stavolta di lecci ed eriche in perfetto stile Macchia mediterranea, e conduce fino a Via Crateca in località Fango, detta anche via dei Carri che ha rivestito un ruolo importante nella produzione e commercio dell’allume isolano nel passato. Prenota l'escursione
Nel pomeriggio della stessa giornata, sarà la volta del percorso di Panza tra storia e natura , un tracciato lungo boschetti di lecci ed eriche, tufo e viste incredibili che lasciano correre gli sguardi verso l'infinità del mare. I partecipanti potranno visitare la Baia della Pelara, un pregevole geosito da cui perdersi in un panorama privilegiato e sconosciuto ai più, passare per tratti boschivi arricchiti da querce, lecci e corbezzoli, per giungere fino al Monte di Panza. Questo incantevole itinerario consentirà ai viaggiatori di godere di alcuni dei più caratteristici belvedere di Ischia, come quello della Baia di Sorgeto, nota per le sue acque caldissime. Prenota l'escursione
E, per concludere la giornata nel migliore dei modi, ci si può affidare al percorso Bracconiere-Pietra dell'Acqua-vetta-Miscillo, un percorso parte nei pressi del ristorante Bracconiere a Serrara dove, attraverso paesaggio selvaggio ed affascinante sul versante ovest dell’isola, si arriva fino al bosco dei Frassitelli ,un terrazzo di acacie fittissime. Nel bosco le robinie fanno ombra a rocce ricoperte di muschio, licheni, e finocchi selvatici. Il sottobosco, è il regno del coniglio selvatico che ha rivestito e riveste un ruolo fondamentale nella tradizione culinaria locale. Arrivata all’altezza di un arco in pietra, che da modo alla fantasia di viaggiare nello spazio e nel tempo, il percorso prosegue ripidamente in salita fino ad arrivare ad uno sterrato che porta a Pietra dell’Acqua (enorme masso di tufo che funge da cisterna, da cui il nome). Si è ormai giunti sulla cresta del Monte Epomeo, ed il percorso prosegue fino ad arrivare alla cima più alta dell’isola, Punta San Nicola, dove è presente un eremo scavato nell’ enorme masso di tufo verde che costituisce la cima stessa. Da questo punto attraverso un antico tratturo inciso nella roccia, che poi diventa mulattiera, passando attraverso un bosco di castagni, comincia la discesa che ci porta fino alla piazza di Fontana. Prenota l'escursione
Si giunge dunque al terzo giorno (13 maggio) di questa edizione di Andar per sentieri, giornata che inizia con il percorso da Fiaiano a Buonopane, un itinerario suggestivo che ricalca il sentiero che risale verso il vallone di Buceto, dove è presente l’omonima fonte, il primo tratto è accompagnato dai resti del vecchio acquedotto che captava l’acqua dalla fonte e la portava fino al borgo di Gelsa (odierna Ischia Ponte). Data la forte esposizione di questo primo tratto la vegetazione predominante è quella tipica della macchia mediterranea, in cui spiccano le fragranti essenze del mirto arricchite dagli aromi della mentuccia selvatica e del timo. Ci si immette quindi in un bosco di castagni alle falde del Monte Trippodi (502 s.l.m.), fino ad arrivare a Piano San Paolo, vecchia spiaggia fossile, testimonianza del passato sommerso di una parte dell’isola. Abbandonando il bosco e cominciando la discesa, il paesaggio si apre, offrendo uno scorcio completo del golfo di Napoli, con le isole flegree, i Campi flegrei, il Vesuvio ed i Monti Lattari. E’ il sentiero di Buttavento, sulla Costa Sparaina, che sorge su un duomo vulcanico, che conduce a Candiano, frazione di Buonopane, dove è presente una quercia plurisecolare, testimonianza silenziosa del tempo che passa. Lungo questo tratto si trovano, inoltre, una serie di cantine scavate nella tenera roccia, che evidenziano la forte interconnessione tra il paesaggio naturale e quello antropico. Il percorso termina con l’arrivo a Buonopane (frazione di Barano d’Ischia). Prenota l'escursione
E' un viaggio nel mito quello che caratterizza invece l'itinerario Montecorvo - nella Bocca di Tifeo , con partenza da Panza. Un sentiero che conduce nelle storie contadine fatte di case di pietra, antiche cisterne di acqua scavata nel tufo, vigneti, erbe aromatiche, mirti ed eriche ma anche vegetazioni esotiche come fichi d'india e agavi. E poi c'è il mito dell'isola, Tifeo che giace, secondo la leggenda, nelle viscere di Ischia. Le sue lacrime, come riportano antiche narrazioni, fluiscono nelle acque termali e – proprio a Monte Corvo – hanno dato vita ai vapori acquosi. Prenota l'escursione
E' il 14 maggio l'ultimo giorno di Andar per sentieri 2017. Giornata di festeggiamenti per tutti coloro che prenderanno parte al percorso Serrara-Frassitielli-Falanga-vetta-Miscilloche prevede un percorso che parte dal comune di Serrara (all’altezza del ristorante Bracconiere) e si prosegue per inoltrarsi in un paesaggio selvaggio ed affascinante sul versante ovest dell’isola (Forio), fino ad arrivare al bosco dei Frassitielli, un terrazzo di acacie fittissime. Nel bosco le robinie fanno ombra a rocce ricoperte di muschio, licheni, e finocchi selvatici. Proseguendo lungo il sentiero ci si immerge nel bosco della Falanga; qui la realtà incontra la fantasia. Infatti in questo bosco di castagni è possibile ritrovare le tipiche buche (le fosse della neve) ed i rifugi scavati nei massi di tufo precipitati dall’Epomeo, come conseguenza di assestamenti tettonici (le cosiddette Case di Pietra). La traversata nel bosco continua fino alla località Pizzone, dove l’improvvisa mancanza di vegetazione ci annuncia la presenza di fumarole, fenomeni vulcanici secondari, rintracciabili in diverse zone dell’isola e testimonianza di una attività vulcanica ancora attiva sulla nostra isola. Arrivati presso questa zona (la Falanga), si comincia la scalata verso la vetta del Monte Epomeo. Una volta raggiunta, si procederà in direzione del suggestivo negozio di souvenirs "Miscillo". Prenota l'escursione
Festeggiamenti che non escludono chi, a differenza di coloro che hanno scelto il primo sentiero, scelgono il sentiero Fiaiano-Piano S.Paolo-Vetta-Miscillo , con partenza dal maneggio dei cavalli a Fiaiano e si risale il Monte Toppo, duomo vulcanico ricoperto da un mare verde intenso tipico di questo versante isolano ed indice di una grande ricchezza floristica. Imboccato il sentiero che risale verso il vallone di Buceto, dove è presente l’omonima fonte, il primo tratto è accompagnato dai resti del vecchio acquedotto che captava l’acqua dalla fonte e la portava fino al borgo di Gelsa (odierna Ischia Ponte). Data la forte esposizione di questo primo tratto la vegetazione predominante è quella tipica della macchia mediterranea, in cui spiccano le fragranti essenze del mirto arricchite dagli aromi della mentuccia selvatica e del timo. Ci si immette quindi in un bosco di castagni alle falde del Monte Trippodi (502 s.l.m.), fino ad arrivare a Piano San Paolo, vecchia spiaggia fossile, testimonianza del passato sommerso di una parte dell’isola. Il sentiero prosegue fino alla sorgente militare di Buceto e comincia l’ascensione, attraverso le esplosioni floreali, che condurrà sino alla cresta del Monte Epomeo, per arrivare alla cima più alta dell’isola, Punta San Nicola, dove è presente un eremo scavato nell’ enorme masso di tufo verde che costituisce la cima stessa. L'escursione si conclude con la discesa verso Fontana e la sosta per il pranzo e la festa presso Muscillo. Prenota l'escursione
Per info e Prenotazioni Booking Ischia +39 0813334774 – E-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.