I Libri della Regina
Non è passata alla Storia come una grande regina, Isabella di Borbone, nata a Madrid il 6 luglio 1789 da Carlo IV, re di Spagna, e Maria Luisa di Borbone Parma. Aveva soltanto 13 anni quando sposò il cugino Francesco di Borbone, duca di Calabria, figlio di Ferdinando IV, re delle Due Sicilie, fratello del padre e suo zio. Francesco era già vedovo a soli 35 anni di Maria Clementina d’Asburgo Lorena. Il matrimonio fu celebrato per procura a Napoli il 6 luglio 1802 e poi contratto di persona a Barcellona tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre dello stesso anno.
Fu un matrimonio politico ma nacquero 12 figli di cui il quarto, dopo tre femmine, Ferdinando, diventò re. Isabella non partecipò alla vita politica del regno ma ebbe un’intesa vita amorosa. Ebbe molti amanti ed un altro marito ma paradossalmente si occupò di due educandati femminili destinati alle figlie dei nobili, di un istituto femminile e di un orfanotrofio per i bambini poveri. Morì a Napoli il 13 settembre 1848 a soli 59 anni.
Quando negli anni 30 dell’800 l’ingegnere napoletano Nicola Ciannelli acquistò il piccolo stabilimento termale Santa Restituta a Lacco Ameno ampliandolo, chiese alla regina-madre di dare il suo nome alle nuove terme e la regina-madre acconsentì. Lo riporta Jacques Etienne Chevalley de Rivaz, il più famoso medico termale di Ischia dell’Ottocento, nel suo libro del 1837 sulle acque termali dell’ isola.
Oltre un secolo dopo – nel 1953 – quando l’editore milanese, Angelo Rizzoli (1889-1970) acquistò il piccolo stabilimento dal ginecologo di sua moglie, Pietro Malcovati, decidendo di realizzare un grande albergo con una straordinaria trasformazione urbana di Lacco Ameno, fino ad allora un piccolo villaggio di pescatori, con alberghi, negozi, uffici, centro benessere, impegnando un’area di circa 30mila metri quadrati decise che l’albergo principale conservasse la dedica alla Regina Isabella, con l’articolo determinativo davanti, mentre le annesse terme fossero dedicate a Santa Restituta, la martire cristiana del III secolo patrona di Lacco Ameno e dell’isola d’Ischia di cui la chiesa è posta proprio nelle vicinanze e propose anche che la rinnovata piazza principale del villaggio fosse intitolata a Santa Restituta cambiando la denominazione di Piazza Re Umberto I.
Angelo Rizzoli, il grande mecenate dell’isola d’Ischia della quale fu uno straordinario innamorato, affidò la progettazione all’arch. Ignazio Gardella di Milano, uno dei Grandi dell’architettura italiana contemporanea, che nella costruzione del complesso immobiliare di Lacco Ameno conferma il suo adattamento al “genius loci” (lo spirito del luogo), il suo distacco dall’immediato e dalla moda del momento, la raffinatezza del dettaglio. Fu inaugurato tre anni dopo la progettazione il Grande Albergo della Regina Isabella, nel 1956, e non solo sarebbe stato il simbolo della rinascita dell’isola d’Ischia e della sua entrata nel firmamento internazionale delle prestigiose località turistiche con il binomio inscindibile mare e terme cioè salute e bellezza ma sarebbe diventato l’albergo delle vacanze per personalità famose in ogni campo. Angelo Rizzoli è morto da 43 anni ed il suo impero economico non esiste più. I suoi giornali come “Oggi” “L’ Europeo” hanno cambiato proprietà e la sua “Cineriz” non esiste più. Anche il Regina Isabella ha cambiato proprietà. Oggi è gestito dall’azienda di famiglia dell’ing. Giancarlo Carriero che ne è il General Manager ed è attualmente il presidente della sezione turismo dell’Unione degli Industriali di Napoli e Provincia.
“Il Regina Isabella ha un fascino particolare. Forse deriva dal posto in cui si trova, questa splendida isola d’Ischia, il sito in cui è stato costruito, la raffinatezza dei particolari, il personale che vi lavora, ed è questo insieme che ne fa un luogo amato da personalità di ogni genere e di ogni parte del mondo” dice l’ing. Carriero accogliendo il cronista al quale mostra la “sala del camino” e quella “delle carte”, le quaranta carte napoletane in uno stupendo pavimento della Ceramica di Capodimonte.
Al Regina Isabella lavorano oggi 150 persone. Vi sono 128 camere, 3 ristoranti, un centro benessere, 3 piscine di cui quella famosissima sul mare. A dirigere è Davide Maestripieri, 50 anni, toscano trapiantato ad Ischia e tifoso della Fiorentina, che nella Regina Isabella ha cominciato a lavorare come impiegato al ricevimento.
L’ ing. Carriero ed il direttore Maestripieri mi mostrano – su mia richiesta – i libri della registrazione degli ospiti in oltre 50 anni di attività che sono custoditi in cassaforte.
“Qui sono registrati tutti gli ospiti dell’albergo in oltre 50 anni e meritano uno studio perché da qui è passato mezzo mondo e sono passati i protagonisti di diverse generazioni dalla politica allo spettacolo. E’ una tradizione che continua” dice l’ ing. Carriero. I nomi sono migliaia. Negli anni ‘50 e ‘60, quelli del miracolo economico italiano, venivano i protagonisti di allora della politica come Pietro Nenni, l’amico di Angelo Rizzoli, Emilio Colombo, Luigi Einaudi, ed ancora i personaggi del mondo del cinema, della televisione, dell’ industria.
“La camera di Liz Taylor e Richard Burton che girarono ad Ischia il film “Cleopatra” nel 1962 è la numero 370 con il terrazzo sul mare e si racconta che in una delle loro furiose litigate Liz gettò tutti i vestiti di Richard in mare” racconta l’ing. Carriero che ricorda anche “l’eleganza dell’avv. Giovanni Agnelli“ che prima di tutto chiedeva del suo massaggiatore di fiducia, Salvatore Monti”.
In uno di questi libri forse ci sono anche i nomi di Oriana Fallaci e del suo compagno, Alekos Panagulis, poeta ed eroe della Resistenza greca al regime dei colonnelli. Forse… perché soggiornavano in incognito.
“Decidemmo di trascorrere qualche giorno al mare, così regalandoci un po’ di riposo, un po’ di intimità e scegliemmo l’isola d’Ischia dove un amico albergatore ci avrebbe accolto anche se fossimo arrivati all’improvviso” scrive Oriana nel suo capolavoro “Un Uomo” dedicato a Panagulis. Viaggiavano senza valigia. Era d’ agosto. Era una stanza sul mare.
La tradizione è stata mantenuta anche negli anni successivi e dura ancora oggi. In luglio, ormai già da 10 anni, il Regina Isabella è la sede principale dell’Ischia Global Festival ed arrivano le stelle internazionali del cinema per uno degli eventi più importanti della stagione turistica dell’isola d’Ischia che per la Regina Isabella è cominciata il 29 marzo con l’apertura dell’albergo e si chiuderà il 2 novembre con una manifestazione dedicata alla viticoltura ischitana.
“Puntiamo sempre a mantenere la lunga stagione, i livelli occupazionali, lo standard dell’albergo ed a mantenere la vecchia clientela. Abbiamo per esempio un cliente tedesco, l’industriale Karl Cronert che ha oggi 87 anni e che viene da noi dal 1966 due volte all’anno, e nello stesso tempo ad acquisire nuova clientela come i russi. Insomma lo stesso stile di sempre” sottolinea l’ing. Carriero.
Isabella di Borbone, Regina delle Due Sicilie, solo per cinque anni e senza lasciar tracce nella storia, non avrebbe mai immaginato che sarebbe stata ricordata per sempre nel nome di un albergo prestigioso, nei cui registri degli ospiti figurano nomi della nobiltà e della borghesia, nell’isola più importante dell’arcipelago napoletano quella che il figlio Ferdinando avrebbe amato più di tutte.