Maria, al Monte e tra le viti
Succhivo, frazione del Comune di Serrara Fontana, è un paese di circa 300 abitanti situato a soli 500 metri dal più noto borgo di Sant’Angelo, a Sud dell’Isola d’Ischia.
E’ adagiato al centro di uno dei più rinomati e incantevoli paesaggi rivieraschi d’Italia, tra verdi pendii di viti e l’acre odore degli aranceti. Succhivo si sviluppa tutta in stradine che fiancheggiano orti secolari, cantine e case contadine, immerse nel silenzio perchè non raggiunte dal rumore delle auto.
Chi vi capita a settembre può ancora assistere ai lavori della vendemmia, spesso praticata con tecniche tradizionali.
Il centro di Succhivo è costituito da un gruppo di casette, la Chiesa della Natività di Maria Ss. e i caratteristici negozi con prodotti agricoli e di artigianato locale.
Succhivo è mèta molto apprezzata dai turisti poiché offre una atmosfera riposante ma allo stesso tempo pittoresca ed allegra. La natura subtropicale, i centri di cura con bagni termali e saune naturali, le calette di acqua limpida, i centri sportivi per praticare ogni tipo di disciplina, il cibo, il vino eccellente e la ospitalità degli abitanti fanno di Succhivo un angolo di paradiso ancora intatto.
Anche per questo il paese, ogni primavera, si ripopola di visitatori che continuano a tornarvi da anni, per passare un periodo di piena tranquillità.
Succhivo ha origine molto antica. Da ritrovamenti avvenuti in zone non molto distanti dalla chiesa della Natività di Maria Ss. si è potuto affermare che in questa località e nel luogo detto “Fumerie” (Panza) vi fosse stanziata una comunità che intratteneva rapporti commerciali con l’antica Roma, nel periodo dell’impero di Traiano.
La Chiesa del paese (facente parte della Parrocchia di S. Michele Arc. in S. Angelo) fu fondata nel 1684 dalla famiglia Mattera Nel corso del ‘700 fu più volte custodita da eremiti.
Sulla parete di fondo della zona absidale si può ammirare l’opera più significativa tra quelle conservate nella chiesa: un olio su tavola rappresentante la Madonna con San Nicola e Sant’Antonio. L’opera si fa risalire al Di Spigna, un pittore originario di Lacco Ameno. La Processione dell’8 settembre è, per Succhivo, uno dei modi più intensi e significativi per esprimere la propria anima e la propria storia.
La Processione, che porta per le strade del paesino la Vergine Maria e i Santi Gabriele e Michele, sfida gli anni ed i secoli e si ripete ogni anno con tutto il suo carico di emozioni e sentimenti. Essa è, per gli abitanti del piccolo paese, il frutto sentito e genuino di una profonda tradizione che da sempre ha saputo unire al sentimento religioso i valori della partecipazione e del senso di appartenenza della Comunità.
Un evento religioso, quindi, espressione della cultura popolare e testimone delle qualità morali che da sempre caratterizzano i cittadini di Succhivo.
Con immutata e profonda ammirazione, Succhivo si appresta ogni anno a rivivere questo straordinario evento. Tutto il paese ne è straordinariamente orgoglioso perché, celebrando fedelmente la propria storia, celebra se stesso e la sua mai dimenticata identità.
Un’altra festa in cui viene celebrata la Vergine Maria nel giorno della festa del suo nome si tiene il 12 settembre presso la Chiesa di Santa Maria al Monte a Forio a 400 mt. di altezza sul livello del mare, che in quel giorno si “accende di vita” e accoglie i pellegrini provenienti da ogni parte dell’isola. Scavata in parte nel tufo, questa “chiesa di pietra” può considerarsi un caratteristico esempio di architettura rupestre.
Abbandonata intorno al 1930 ed utilizzata come ricovero di animali e deposito di legna, essa fu restaurata nel ’57 grazie a nonna Carmela Picarelli e alle offerte raccolte dai fedeli foriani, E’ proprio lei ad aver rappresentato l’anima della festa per molti anni insieme ad altri abitanti del luogo, devoti alla Madonna, come il parroco tuttora attivissimo don Pasquale Sferratore, Luigi Luongo detto il “bijoux” e Bartolomeo Impagliazzo, “Bartiluccio”, al quale è intitolata la gara di corsa in salita che si svolge ogni anno nel pomeriggio del 12 settembre con partenza dal “Cinema delle Vittorie”. Un giorno affascinante, quello della festa del nome di Maria, che scorre tra celebrazioni di Messe, processione con il Ss. Sacramento fino a “Punta Gallotta” e il pranzo insieme: una sorta di “seconda pasquetta” per gli isolani, con gli abitanti della zona che non esitano ad aprire a tutti in quel giorno le loro semplici abitazioni. Nel pomeriggio le ultime Sante Messe e l’arrivo festoso dei partecipanti alla corsa podistica chiudono una pagina incantevole dell’anno ischitano, che ci riporta un po’ indietro nel tempo allontanandoci per qualche ora dal caos del vivere quotidiano, facendoci respirare il profumo delle cose più semplici e per questo più belle!