La Mortella: un paradiso di colori
Ogni volta che si varca l’ingresso dei Giardini La Mortella sembra di trovarsi a vivere una sorta di passaggio tra il mondo esterno e lo spazio sconfinato di verde e fiori, che ne fanno un luogo lontano dal tempo, grazie alle piante rigogliose, che riempiono e colorano ogni scorcio, provenienti da paesi e latitudini differenti.
Felci arboree del continente Australe, Protee e Aloe del Sudafrica, Yucche e Agavi del Messico, Magnolie, Bauhinie, Palme, Cicadacee, sono una continua scoperta, un viaggio attorno al mondo, che richiama i luoghi più lontani ed esotici. Ci troviamo invece a Zaro, nel comune di Forio, a pochi passi dalla Spiaggia di San Francesco, in questo spettacolare posto eletto nel 2004 dai Grandi Giardini Italiani “Giardino più bello d’Italia”.
La nascita di questo giardino incantato, è dovuto solo all’amore, quello tra l’argentina Susana Valeria Rosa Maria Gil Passo ed il famoso compositore inglese Sir William Walton, che ne fecero il loro nido fiorito. Lady Susana ha saputo infatti trasformare a partire dal 1958 in un meraviglioso giardino la “Mortella”, una villa disposta ad anfiteatro sul mare di Forio, che aveva curato proprio per il marito, trasfigurando in oltre 50 anni, per amore, un’arida cava in un giardino incantato, con al centro un piccolo laghetto, popolato di piante acquatiche.
Come è stato per noi, così anche per voi non vi risulterà certo difficile seguire l’itinerario de La Mortella, aperto ai visitatori dal 1992, anche grazie alla mappa che vi consegneranno all’ingresso che sottolinea i luoghi di interesse e le piante principali.
Si parte ovviamente da valle, nel giardino disegnato da Russell Page, uno dei più grandi paesaggisti del ‘900, attraversato da un rivolo d’acqua e con diverse fontane, come quella bassa a otto lati, un ottagono al centro di una terrazza anch’essa ottagonale, disegnata e realizzata come regalo per l’ottantesimo compleanno di Sir William, circondata da Magnolie, e da parte della collezione di Cycadaceae.
Il percorso continua. Veniamo accompagnati dal cinguettio degli uccelli, dallo scrosciare dell’ acqua e dall’ombra di molti esemplari di alberi scelti per la forma e il colore del loro fogliame, come le grandi Liriodendron tulipifere, alte circa venti metri, che producono fiori gialli simili a tulipani, ospitando sui loro tronchi cestini in cui vivono piante epifite: orchidee, Tillandsie, felci ed altre bromeliacee. Arrivati alla fontana principale, si possono notare felci arboree e il Geranium maderense, mentre sul lato più caldo spicca una collezione di palme Brahea, Yucca, Agavi e piante succulente, amanti dell’esposizione più assolata ed asciutta.
A questo punto, è d’obbligo una sosta alla magnifica terrazza del bar, che affaccia sulla natura rigogliosa, per regalarsi un piacevole momento di relax prima di proseguire verso il giardino superiore, disegnato e sviluppato da Lady Walton a partire dal 1983, anno della scomparsa del maestro.
In una posizione che domina tutta Forio, si trova invece la Roccia di William, dove sono custodite le ceneri del maestro; si tratta di una piramide naturale di pietra, che William Walton definì la “sua pietra” il giorno in cui la proprietà fu acquistata.
Nella zona più remota, in linea d’aria proprio con la Roccia di William, si trova il Ninfeo, che appare come un elemento a sorpresa nell’intero giardino. Laddove il paesaggio della Mortella è esuberante, colorato, asimmetrico, lussureggiante, il Ninfeo è basato su un disegno geometrico, su siepi ben modellate. L’acqua che alimenta la fontana scorre da una piccola grotta, ricavata dalla roccia della montagna, e la sorgente è sorvegliata da una statua di Venere reclinata. Qui, accompagnate dal mormorio delle acque, riposano le ceneri di Lady Walton.
Poco lontano, ecco l’imponente Tempio del Sole, diviso in tre grandi ambienti ricavati da un’antica cisterna di acqua piovana per l’irrigazione riconvertita, con le pareti illuminate dai raggi di sole che filtrano dalle aperture nel soffitto e i bassorilievi di ispirazione mitologica, opera di Simon Verity.
Lasciatevi ora guidare solo dal vostro olfatto. Erbe aromatiche e cespugli profumati, con una collezione di salvie ornamentali, di gerani aromatici, timo, lavande e plectranthus vi conquisteranno, accompagnandovi al luogo più panoramico, il teatro greco, che di notte regala una scenografia particolarmente suggestiva.
La stagione concertistica estiva, organizzata dalla Fondazione William Walton e La Mortella, che da sempre si propone come centro di studio per giovani musicisti di talento offrendo anche borse di studio, è qui che vi dà appuntamento per serate all’insegna di jazz, teatro, cinema, spettacolo, lirica. La Fondazione, oggi proprietaria del giardino, gestisce il tutto: organizza visite al giardino, corsi di perfezionamento per giovani musicisti e concerti per il pubblico nella Sala Recite, con musica da camera, e nel Teatro greco appunto, in cui si svolgono concerti all’aperto con orchestre sinfoniche giovanili.
Sia per varietà che per ricchezza delle collezioni La Mortella può essere considerata alla stregua di un orto botanico, le piante non sono state collocate basandosi su criteri sistematici o illustrativi, ma in base a considerazioni culturali, artistiche e scenografiche. L’effetto finale è lussureggiante ed esotico, con la vegetazione rigogliosa che accompagna le grandi rocce vulcaniche e a tratti sembra inghiottirle.
Nel vostro soggiorno ad Ischia non può mancare una visita in questo luogo paradisiaco!