Sant'Anna a Lacco Ameno
Per nulla offuscata dalla grandezza della Festa di S. Anna ad Ischia Ponte, la Madre di Maria viene festeggiata con uguale trasporto di popolo anche a Lacco Ameno e più precisamente nella Chiesa di San Rocco e Congrega di S. Anna, un tempio ricco di bellezze artistiche che per tutto l’anno ma in modo particolare nel mese di Luglio, pullula di attività e celebrazioni sempre partecipate e ricche di intensità.
Ma quali sono le origini di questa Congrega, quali le bellezze che la adornano?
Ne abbiamo parlato con Giuseppe Monti (per tutti Peppe), delegato al culto della Congrega che ci parla delle vicende del tempio dalle origini ai giorni nostri.
Il Primo documento che ci parla dell’esistenza della Chiesa di San Rocco a Lacco è l’atto del notaio Polidoro Albano del 1542; il Comune di Lacco vantava allora su questa Chiesa il diritto di patronato che cedette poi nel 1709 ai Confratelli del Pio Monte di S. Anna, già fondato nel 1628.
Prima del terremoto del 28 luglio 1883 la Chiesa, di dimensioni molto più lunghe, era formata da otto archi (quattro per parte), il soffitto a botte con stucchi e una cupoletta a scodella sormontava l’altare maggiore che era di fabbrica.
I lavori furono affidati all’ing. Carlo Mennella, ma le finanze del tempo permisero soltanto una ricostruzione parziale. Solo negli ultimi tempi la Chiesa grazie alla generosità di tanti è stata completamente rinnovata e abbellita.
Sulla facciata è possibile notare l’artistico portale del ‘600 in pietra di piperno, rinvenuto durante il restauro del 1984, sotto uno strato di calcestruzzo, e la maiolica raffigurante S. Rocco e S. Anna sullo sfondo di Monte Vico e del “fungo” simbolo di Lacco Ameno.
Entrando sulla destra possiamo subito notare la statua lignea del ‘600 di S. Antonio di Padova, mentre nel secondo arco è posta un’altra cappella che racchiude il bellissimo ed artistico gruppo di statue lignee dei Santi Gioacchino ed Anna con Maria bambina, del grande scultore napoletano Giuseppe Sammartino. Queste tre statue, ci dice Peppe, furono donate alla Chiesa dal can. Antonio Schiano e in seguito restaurate dall’artista Gennaro Di Talia e risultano essere un vero gioiello d’arte.
L’attuale presbiterio con due transetti laterali, ricostruito alla fine degli anni 80’, è sormontato da una grande cupola. Attualmente la Chiesa, nel suo insieme, si presenta con quelle fattezze che aveva prima del terremoto. In alto, a centro, ammiriamo la raggiera artistica del 1896 in legno decorata in oro zecchino sulla quale è posta la stupenda tela del 1628, di ottima scuola, raffigurante i Santi Anna e Gioacchino e Maria bambina. Ai due lati troviamo ancora due tele del ‘600 raffiguranti l’una S. Rocco e l’altra S. Francesco d’Assisi.
Sul lato sinistro troviamo la statua lignea di S. Rocco del 1930, dono di Stanislao Mennella. Nel salone a lato possiamo ammirare l’antico altare in legno lavorato in oro fino, il grande baldacchino per l’Esposizione del Ss. Sacramento e la statua a grandezza naturale in legno di cirmolo raffigurante Padre Pio, anch’esso molto venerato nella Congrega dove esiste da tempo un gruppo di preghiera a lui dedicato. L’attuale Priore è Abramo De Siano coadiuvato dal Vice Priore Giovansante Aristodemo e dai consiglieri Nunzio Sarpo, Franco Minerva e Giovanni Zavota; cassiere è il giovanissimo Salvatore Castagna, segretaria è Maria Pia Capuano.
Prima di addentrarci nel programma della Festa 2014, una menzione particolare va fatta allo storico Cappellano di S. Anna, oggi infermo, mons. Vincenzo Scoti, che ha servito con amore questa Congrega dal 1966 al 2005, è stato lui, ci dice Peppe, l’artefice principale della ristrutturazione totale della Chiesa con i propri fondi, e l’aiuto e la collaborazione di diversi fedeli; mons. Scoti è stato anche lo storico cappellano dell’ospedale, ma oltre gli ammalati lì ricoverati era sempre pronto a visitare gli ammalati e gli anziani nelle case e con la sua generosità ha aiutato molte persone bisognose del nostro rione.
La festa anticamente si viveva con un triduo che precedeva la processione del 26 luglio, fino al 1947 quando, a causa della guerra non si è più celebrata; con la venuta di mons. Scoti è iniziato nuovamente il festeggiamento di S. Anna, con un novenario che vede la sua apertura ufficiale il 16 luglio (Festa della Madonna del Carmine) con l’intronizzazione del gruppo di statue lignee di S. Anna, S. Gioacchino e Maria bambina; inutile ricordare come S. Anna sia venerata tantissimo in modo particolare dalle mamme che accorrono numerose in questa ricorrenza. La festività culmina con due giorni di festa, il 25 e 26 luglio: il 25 in Piazza Rosario tradizionale serata di beneficenza che si rinnova e premiazione dei nonni più meritevoli, il 26, festa di S. Anna, dopo le Messe del mattino, la sera ci sarà la S. Messa in Piazza Rosario seguita dalla Processione, con lo spettacolo di Fuochi Pirotecnici sulla Marina di Lacco. A seguire, lo spettacolo del musicista Giovanni Iapino che allieterà i presenti che, c’è da scommetterlo, si riverseranno ancora una volta numerosi in quel di Lacco, per rendere il loro omaggio a S. Anna e gustarsi delle serate di gioia e allegria insieme!