Maltese, poeta a Forio

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A 100 anni dalla sua morte (7 gennaio 1852 – 21 agosto 1913) il nostro giornale vuole rievocare un artista dotato di genio Giovannangelo Nicola Maltese. Poeta e scultore foriano il cui talento si è alimentato di terra e di salesi è dimostrato un libero interprete della natura e della vita con quella innata energia spirituale padre dei veri capolavori. Il Torrione, che l’artista ricevette in enfiteusi dall’allora sindaco Orazio Patalano, divenne il suo studio e oggi ospita le sue opere.

Tratto da  NCROCCHIE
Quanne sto nnènt’a ste capìgghie d’ore
- e ngè lu ventarié che ghie sceléie -,
cu lu nése pe ghièri’, ève cuppéie
nun sòcce mènghe dì che bèll’andòre!
E quanne ghiuócchie tuóie nda lu miéie
- còmm’a n’ape nfezzata nda nu fióre -
lu curunié se zuca de stu còre,
ncalametéte, allór, ‘un pepetéie.
Pu, si stu muss’a’ penimene de ròse,
alliér’ o mmenenét’o ndefferènte,
se vota mère me pe dì qua còse,
Tanne me sènghe mmócche le fragniénte
e – si nun fusse tènte pavuróse –
te mullarrì le vés’a ciént’a ciénte.
Quando sto innanzi ai tuoi capelli d’oro
e c’è un soffio di vento che li spettina,
col naso in aria vado raccogliendo
non so neanche dir che bell’odore.
E quando gli occhi tuoi fissi nei miei,
come ape che in un fiore si configge,
mi suggono il più tenero del cuore
ammaliato allor non apro bocca.
Se poi le labbra tue, foglie di rosa,
allegre o invelinite o indifferenti,
per dire qualche cosa mi protendi
io sento in bocca un tale eccitamento
che se non fossi tanto timorosa
ti lancerei i baci a cento a cento.

Giovanni Maltese nasce a Forio il 7 gennaio 1852 da due contadini, Francesco e Rosa Castaldi; persa la madre in tenera età, viene affidato dal padre, passato a seconde nozze, ad alcuni zii che lo avviano all'agricoltura. Il contatto con la natura e con la cultura contadina alimenta la sua vocazione artistica e stimola il suo istinto creativo, tanto che le sue prime sculture nascono intagliando su rami e bastoni teste e figure di uomini e di animali. Queste opere lasciano già intuire il suo talento, suscitando lo stupore e l'ammirazione dei compaesani e persino l'interessamento del sindaco del paese che ottiene per lui una borsa di studio di trenta lire mensili. Il giovane Maltese può così trasferirsi a Napoli dove si iscrive verso il 1870 all'Istituto di Belle Arti; tra i suoi maestri figurano Licata, Maldarelli, Toma e lo scultore Stanislao Lista. Ben presto Maltese si segnala per la sua abilità di disegnatore e di modellatore. Conseguito il diploma di scultore nel 1879, si trasferisce a Roma dove frequenta per due anni lo studio dello scultore verista Giulio Monteverde. Questi nel 1882 gli procura il primo prestigioso incarico, proponendolo per i lavori di decorazione del castello di Chenonceaux nella Loira; a seguito di contrasti con nuovi appaltatori, lo scultore lascia i lavori e si trasferisce a Parigi, dove vive eseguendo ritratti a carboncello. Il soggiorno parigino gli consente di entrare in contatto con l'Impressionismo, al quale lo lega, più che la tecnica pittorica, il rifiuto dell'accademismo e della retorica propria dell'arte romantica. Tornato in Italia, realizza a Forio per la signora Wagner alla "Mezza Torre" alcune statue e gruppi in bronzo, tra cui i Pidocchiosi (1881); l'anno seguente espone a Napoli Graziella, scultura condannata dalla critica ufficiale. Il 1883 segna una tragica svolta nella vita di Maltese: il disastroso terremoto che il 28 luglio sconvolge Ischia distrugge la casa di famiglia e uccide gli unici parenti rimastigli, il fratello e il nipotino. L'artista sceglie di restare nella sua terra natale e, ottenuta in enfiteusi dal comune di Forio la più antica delle torri di difesa, il Torrione, vi si ritira, adattandola a sua dimora e studio. In questa suggestiva cornice nell'arco di un trentennio nascono numerose opere, tra cui ritratti a carbonella e alcune delle sue sculture più interessanti, eseguite per lo più in gesso, caratterizzate da vivezza d'espressione e precisione anatomica, ottenuta anche attraverso studi e copie di opere classiche. I soggetti prediletti sono personaggi della realtà quotidiana e della società foriana dell'epoca: pescatori, contadini, popolani, borghesi. Sono gli stessi personaggi che ispirano e animano anche le poesie in dialetto foriano, ultima passione di Maltese, alla quale l'artista si dedica a partire dai quaranta anni. Il vernacolo foriano è il mezzo espressivo che gli consente anche di colpire la corruzione di politici locali con satire pungenti, divulgate nel 1892 in anonimato nel libello Cerenne. Nel 1901 sposa la pittrice inglese Fanny Jane Fairer che gli resta accanto fino alla morte, avvenuta il 21 agosto del 1913; le sue spoglie, forse a causa dei contrasti e delle polemiche politiche, non hanno trovato degna sepoltura e riposano nella fossa comune del cimitero di Forio. Le pitture e sculture lasciate al comune di Forio oggi sono ancora visibili nel Torrione, dove ha sede il Museo Civico a lui intitolato. Principio ispiratore di tutta la produzione artistica di Maltese, per la quale manca ancora una valida e esaustiva analisi critica, è il verismo; l'artista stesso ha lasciato una dichiarazione di poetica nella lettera dedicatoria che apre la raccolta Nrcocchie: "Verista impenitente, persuaso che nell'agitata e agitante realtà della vita debba ricercarsi l'eterna sorgente dell'arte, nella poesia come nella scultura, io non ho avuto altra preoccupazione che di attingere al vero." La sua opera si nutre dell'osservazione e dello studio dell'umanità e della realtà sociale foriana e isolana del suo tempo.
Fonte bibiografica:
GARUFI AMEDEO, "Medaglione isolano dello scultore Giovanni Maltese", in Centro di Ricerche su l'isola d'Ischia, Ricerche, contributi e memorie, a cura dell'Ente Valorizzazione Isola d'Ischia, Napoli, 1971

 

PROGRAMMA

21 agosto 2013
- Ore 11,00 Cimitero di Forio: omaggio alle tombe di Giovanni Maltese e della moglie Fanny Jane Fayer.
- Ore 19,30 Centro storico di Forio: sfilata della Banda musicale “Giovanni XXIII-Insieme per la Musica-Città di Forio”.
- Ore 20,30 “I racconti del Torrione”, nello slargo di Via Torrione, incontro con lo storico Nino d’Ambra e letture di alcune poesie di Giovanni Maltese a cura della maestra Rosa Genovino
- Ore 21,30 Museo Civico del Torrione Vernisage delle opere di G. Maltese e di F.J. Fayrer;
- in Via Cesare Calise esposizione di gigantografie con le poesie di G. Maltese
- Ore 21,00 Antico Convento francescano di Forio esposizione de “La Solfatrice”, il capolavoro di Maltese;
- Ore 21,00 Antiche Terme Castaldi esposizione collettiva di artisti che sono vissuti o hanno frequentato Forio alla fine dell’800 (tra gli altri l’avv. Andrea Castaldi).

30 Agosto 2013
- Ore 21,00 nello slargo di Via Torrione, spettacolo “Musiche, canti e balli dal Mediterraneo” a cura della Scuola del Folklore di Ischia.

10 Settembre 2013
- Ore 21,00 Antico Chiostro di Forio spettacolo musicale ACQUERELLO FORIANO: Quadri d’autore musical-poetici della Forio di Maltese con i maestri Peppino Iacono, Claudio Carluccio, Adolfo Tronco e Mariolino Capuano.

28 settembre 2013
- Ore 20,30 Antico Chiostro di Forio. Istituzione dell’ “Officina della Memoria”, partire dalla storia per progettare il futuro.

(Le mostre sono aperte tutti i giorni dalle 10,30 alle 13,30 e dalle 17,00 alle 23,30 al Torrione e al Chiostro; dalle 17,00 alle 23.30 alle Terme Castaldi)

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  • Coste: 51.2 Km
  • Comuni: 6
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