Sant'Anna e l'Isola in Festa
La Festa a mare agli scogli di Sant’Anna è la più importante sagra estiva dell’isola d’Ischia. Si svolge la sera del 26 luglio a partire dalle 21 ad Ischia Ponte, che un tempo si chiamava il Borgo di Celsa, nello scenario della baia di Cartaromana con una sfilata di barche allegoriche, l’incendio simulato del Castello Aragonese ed ancora con uno straordinario spettacolo di fuochi d’artificio che si possono vedere anche dalla vicina isola di Procida e da quella più lontana di Capri.
Sant'Anna a Lacco Ameno
Per nulla offuscata dalla grandezza della Festa di S. Anna ad Ischia Ponte, la Madre di Maria viene festeggiata con uguale trasporto di popolo anche a Lacco Ameno e più precisamente nella Chiesa di San Rocco e Congrega di S. Anna, un tempio ricco di bellezze artistiche che per tutto l’anno ma in modo particolare nel mese di Luglio, pullula di attività e celebrazioni sempre partecipate e ricche di intensità.
Ma quali sono le origini di questa Congrega, quali le bellezze che la adornano?
Vicolo di San Gaetano
Si parte da un naufragio. Seducente e terribile. Una deriva di uomini e legni che si scorgono sul pavimento. Celebrano le struggenti immagini dipinte sulla superficie del cratere custodito nelle teche di Villa Arbusto. Un evocativo disastro navale diventato simbolo delle cantine di Pietratorcia, una delle etichette vinicole più famose dell’isola d’Ischia che trova nel vicoletto di San Gaetano, nel cuore pulsante di Forio, la postazione ideale. Un piccolo tempio per palati raffinati.
Festa del Monte Carmelo
La Parrocchia di Santa Maria del monte Carmelo di Serrara nasce sul finire del 1500 per un voto fatto dalla famiglia Jacono, su un podere dei frati carmelitani, venuti a Lacco Ameno per ristrutturare la Chiesa di Santa Restituta distrutta dalle incursioni saracene, e sorge a pochi metri dallo spettacolare belvedere che domina il borgo di Sant’Angelo e buona fetta dell’isola. La chiesa venne eretta a Parrocchia nel 1641.
Forio e il Palazzo di Bolivar
Ho sempre pensato che i portoni chiusi dei palazzi antichi nel centro storico di Forio, se da un lato mi hanno dato il senso del limite e dell’invalicabilità, dall’altro mi hanno fatto fantasticare, stimolando pensieri e immaginazione.
Da piccola percepivo che le persone del posto si sentivano parte integrante di quei palazzi, gli appartenevano per tradizione, per cultura, per la storia che quelle pietre ancora tutt’ora raccontano, per i personaggi che vi avevano vissuto e avevano lasciato una loro impronta.
A Cartaromana - Lo charme sull'acqua
Lo charme dell'Eden si svela ai frequentatori attraverso mille declinazioni. Questioni di punti di vista, con risultati sempre uguali. Che siano quelli degli habituè o dei viaggiatori d’occasione, giunti via mare solcando le rotte del Sud, gli occhi di quanti vi approdano in questo luogo sospeso tra anima e sogno, sono attratti fortissimamente da una miriade di particolari. Oltre gli sguardi di meraviglia, però, ci sono le multiformi percezioni degli altri sensi, che coinvolgono tutto il corpo e poi i pensieri, in un gioco di ricordi vicini e memorie lontane.
"Profumo" di storia
Questa è la storia di una famiglia, prima di essere quella di un’azienda, quella di Johannes Scotti, sua moglie Adua e le figlie, Donatella e Alessandra, stimati da quattro generazioni per l’attività esercitata nelle loro profumerie. Come Milano ha “Mazzolari”, Roma “Castelli” e Bologna “Limoni”, anche Ischia può vantare il passato di una piccola grande realtà come questa, che negli anni ‘60 ha anche lanciato il suo profumo, che qualcuno ricorderà in una scatola rossa con lo stemma della nonna.
La Vigna dell'Encadde
Il suo nome è Antonio D’Abundo, ma tutti lo conoscono come Floruccio. Discendente di una famiglia di Panza censita già nel 1500, dopo aver viaggiato su navi mercantili per molti anni, è tornato stabilmente nel suo paese natìo, ha messo su famiglia, ha aperto una cartoleria e si è dedicato a realizzare un sogno. Con pazienza certosina ha infatti ricercato e salvato da sicura “dimenticanza” almeno 50 tra vitigni autoctoni o di antica tradizione ischitana. Vitigni di quell’isola che un tempo si chiamava Aenaria, cioè Terra del vino.
Artigiani, che passione!
Tra i mille tesori che Ischia conserva, vi sono alcuni artigiani che creano i loro lavori con rispetto e passione e che è bello andare a scoprire. A Campagnano, per esempio, la via che costeggia la collina sale e scende offrendo un panorama insospettato, che si apre sul Castello e la baia di s. Anna, Vivara e Procida, Capo Miseno, il Vesuvio e tutta la costa che la limpidezza della giornata permette di ammirare. Strada stretta, dove le auto s’incrociano a fatica, e le vecchie case si abbarbicano sulla collina.
Giardini Poseidon
Secondo gli antichi Greci Poseidone regnava sui mari servendosi del suo affilato tritone per meglio tenere a bada i molteplici agenti marini. Entrando nei famosi Giardini Poseidon di Forio, il parco termale più grande dell'isola d'Ischia, si passa sotto la maestosa statua del dio del mare e non si può far a meno di riflettere per un attimo sull'immensità del mare e sullo straordinario potere che il dio doveva avere, provandone soggezione.