Futura e Malafemmina
Latitudine 40.696304, longitudine 13.893626. Una pelle moderna copre la realtà della minuscola antimetropoli cosmopolita. Sant’Angelo è stata luogo di rifugio e nascondiglio per artisti, poeti, uomini politici e d’onore, registi e attori, intellettuali e musicisti. Qui si è sempre ostentato l’eterno protagonismo del teatro umano in un gioco di alternanza tra testimoni e personaggi. Scendo per la stradina che conduce al centro dopo aver superato l’arco in pietra che disegna il piacevole ingresso. Le vetrine dei negozi attendono di essere guardate. Incontro alcuni ragazzini. Corrono dietro a un pallone sulla sabbia bagnata dal sole. La folla ordinata si ripara sotto gli ombrelloni dei bar che recintano la piazzetta. Una donna cammina tra i tavolini condotta dal suo cane al guinzaglio. Indossa un vestitino a quadretti neri, stretto alla vita da una cintura di cuoio e occhiali da sole. I capelli raccolti con cura rivelano la sensualità della nuca.
Stelle, set e pescatori
Palme sulla spiaggia, immensa e deserta. Cannoni e palle di pietra tra la sabbia. Proiettili da spedire contro un magnifico galeone, al largo, nel mare d’estate. E un manipolo di pirati dai volti bruciati dal sole. Al di là delle Fumarole, un folto gruppo di persone, donne soprattutto e anche bambini, osservano in silenzio. Spettatori in prima fila di un film che si sta girando sotto i loro occhi. Con il volto e i muscoli famosi di Steve Reeves, eroe dei “peplum”, che dai panni – pochi – di Ercole è passato alla scenografica parrucca di «Morgan il pirata». Uno dei film che si girano da qualche tempo a Ischia, il primo set a Sant’Angelo, dove il cinema non c’è e l’elettricità non è ancora arrivata in tutte le case. Ma il divertimento è assicurato. Anche se per pochi giorni, anzi sere, notti. Perché da queste parti, al contrario che nel resto dell’isola, si gira di notte, rigorosamente, per non disturbare i turisti. Era il 1960 e anche il tranquillo borgo dei pescatori sul versante meridionale dell’isola cominciava a essere meta turistica.
Sant’Anna, un fascino senza fine
La festa di Sant’Anna risale ad una tradizione del secolo scorso. Il 26 di Luglio, d’ogni anno, le donne gravide andavano in processione a venerare l’effige della Madre della Madonna che si trovava in una cappella nella baia di Cartaromana. Esse erano accompagnate da un corteo composto dalle barche dei pescatori, che per l’occasione addobbavano lo scafo con frasche e ghirlande di fiori.
La Mortella in musica
Ischia, un'isola ricca di gioielli nascosti. Al fascino del paesaggio, alla bellezza delle spiagge, al pregio delle terme invidiate e ammirate da tutto il mondo, si affianca un altro patrimonio, quello culturale, non certo meno importante. Di questo fanno parte anche i parchi e giardini, dislocati negli immediati dintorni dei centri abitati, e che conferiscono agli stessi una ricchezza difficilmente riscontrabile in altre isole.
Il mare è un mestiere che si sveglia la mattina
Per me il mare è l’unione eterna del mio sguardo, della mia terra, con il futuro orizzonte dell’infinito. È la proiezione atemporale, che riesce a far coesistere passato, presente e futuro in una eterna gioia maliconica. È la più duttile essenza della materia umana e animale; è il gioco assurdo della vita che traccia le origini della vita nel cosmo.
Il Festival di filosofia
Nel mese del tramondo rosaMi appassionai a questo festival di filosofia sin dalla sua prima edizione nel 2015: ero ad Ischia nell’ultima settimana di settembre, perso in questa stupenda atmosfera di cambiamento che l’isola propone con la sua livrea di colori unici. Da dove vengo io, una piccola città del nord Europa, siamo sempre in agguato a settembre, pensando che le condizioni climatiche a breve cambieranno bruscamente, lasciando così spazio ai colori autunnali, alle foglie che accompagnano i fiumi nella caduta gravitazionale, in un corso d’acqua dolce, inesorabile, in continuo movimento, veloce e avido di trascorsi.
L'isola del Grand Tour
Tra lo spettacolo del golfo e le verdi colline di lavaLa traversata verso l’isola era il primo, vero contatto con il mare. L’avevano sempre osservato al sicuro sulla terraferma, vagheggiando quei lembi di terra che si stagliavano sull’orizzonte. E a Napoli, nei salotti dove si scambiavano racconti e ricordi, l’esplorazione di quelle terre immerse nell’azzurro era sempre raccomandata da chi già ne aveva avuto il privilegio.
Andar per pascoli
Andar per pascoli, il percorso che dalla Bocca di Serra porta a Corbaro Park, il luogo dove tutto è possibile…Andar per Pascoli è un’idea rubata, un sogno che si realizza, un racconto condiviso da chi è stanco dell’oridinarietà. Andar per Pascoli è il nostro modo di offrire un’emozione a chi ha bisogno di staccare la spina e sfuggire dallo stress. Queste sono le parole con cui Nino e Max, gestori di Corbaro Park e instancabili sognatori, raccontano il nuovo viaggio intrapreso.
Daniele Papuli e la Grande Madre di carta
Per un attimo avverto l’odore dolciastro del magma mescolato all’aspro delle felci preistoriche, arse chissà quando. È come se, all’interno della Chiesa dell’Immacolata questo sentore ancestrale lo portasse con sé uno scherzo del vento di levante che, sul maniero, gira da destra a sinistra. È una stranezza dei sensi, uno straniamento, una ventata irrazionale. Sarà forse colpa della Memetica? Un mix di memoria storica, identità e genetica deformabile dalla tradizione? Imbocco un tunnel temporale che mi conduce, a ritroso, fino alle origini infuocate dell’isola minore, il vulcano che – sono trascorsi decine di millenni - offre salde fondamenta alla città fortificata, al Castello Aragonese.
Questo effetto sensationnel ha un’altra leva emotiva: è preannunciato nell’esperienza in cui ci avvolge Daniele Papuli, che ha il meridione mediterraneo e mediorientale inscritto nel cognome. Con la sua ultima opera ludicamente complessa ci rende protagonisti di meraviglia, soddisfazione, appagamento.
La dimensione parallela di Romeo Toccaceli
La «Dimensione parallela» è quella che Romeo Toccaceli, geologo per professione, vive nel quotidiano, perché ha un’innata passione per matite, colori e inchiostri. Frequentando Ischia per lavoro, l’interesse scientifico si è trasformato naturalmente in rappresentazione creativa, grafica, artistica. Il tema della mostra, ispirato alla vigorosa natura geologica dell’isola, si collega anche alle manifestazioni dal titolo «Terremoti, vulcani e nuvole, dalla vulnerabilità dimenticata alla cultura della sicurezza» organizzate a Ischia da Ingv e Crea dal 21 luglio al 29 settembre. Toccaceli (Sapri, 1959) coltiva la sua innata passione per il disegno e le illustrazioni delle riviste fumettistiche degli anni ‘60 e ’70 fin dall’età scolastica. Da Walt Disney alla Marvel, fino a Metal Hurlant, Pilot, Linus ed altro ancora. Si laurea in Scienze Geologiche presso l’Università di Napoli.