Il Centro di Villa Dohrn e di Ecologia del benthos di Ischia (Stazione Zoologica Anton Dohrn, Napoli)
All’inizio del secolo scorso il naturalista prussiano Anton Dohrn, fondatore della Stazione Zoologica di Napoli nel 1872, e assiduo frequentatore dell’isola d’Ischia, decise di costruirsi una casa sulla collina di San Pietro. I lavori di costruzione si svolsero tra il 1905 e il 1906. Oltre che da casa di villeggiatura della famiglia, la Villa dell’Acquario (così divenne nota localmente) doveva fungere da ostello per amici e scienziati ospiti.
Sorgenti sul mare per respirare la libertà
Sulle sorgenti termali dell’isola d’Ischia, specie quelle di Casamicciola, sono stati scritti numerosi trattati che esaltavano di ogni singola fonte le virtù terapeutiche, modi e usi. A partire dal ‘500 e per oltre trecento anni, studi e osservazioni su queste manifestazioni di attività vulcanica hanno trovato posto al centro di manuali di medici e docenti dell’Università di Napoli come quelli di studiosi stranieri. Tutti elogiavano le proprietà di un’acqua termale imprigionata nel sottosuolo e in specifici contorni dell’isola che una volta conosciuta avrebbe però rapito chiunque e non soltanto per la sua acqua vulcanica.
XV Ischia Global Fest dedicato a Pavarotti
Sarà dedicata a Luciano Pavarotti la 15ª edizione di Ischia Global Film & Music fest, che si terrà dal 8-16 luglio, nell’anno del decennale della scomparsa del leggendario tenore. Lo annuncia Tony Renis, presidente onorario dell’Accademia internazionale Arte Ischia che organizza la manifestazione più attesa dell’estate con grandi anteprime cinematografiche, incontri e concerti: ‘’stiamo preparando un grande omaggio il 12 luglio con la proiezione speciale di Yes Giorgio il film musicale di Franklin J. Schaffner dove compare Pavarotti attore, ed una sezione speciale del festival che chiameremo ‘Pavarotti al cinema’ con le immagini delle sue performance e i tanti contributi che ha dato a produzioni cinematografiche e televisive.
Ischia: Un'antica Isola Teraupetica
Per oltre due millenni le acque termali di Ischia furono conosciute per le loro straordinarie proprietà terapeutiche.
Qui, le acque che sorgono da più di un centinaio di fonti possono curare disturbi come reumatismi, artrosi, osteoporosi, sciatica, problemi respiratori, allergie e dare benessere alla pelle. Le proprietà magiche delle acque di Ischia furono scoperte per prima dagli antichi Greci, che approdarono sull’isola nel VIII secolo a.C. I Greci pensavano che le acque termali fossero un dono di Afrodite, la dea della bellezza e dell’amore e legate alla storia di Tifeo. Secondo la mitologia greca, Tifeo era un gigante, figlio di Gaia (dea della Terra) e Tartaro (dio degli Inferi).
L'evoluzione della meraviglia abita nel Castello Aragonese
IL REFRAIN MI SCUOTE, E VA E VIENE, BASCULANDO IN MEMORIA: «È DEL POETA
IL FIN LA MERAVIGLIA... // CHI NON SA FAR STUPIR, VADA ALLA STRIGLIA!».
Sono i versi arcinoti di Giambattista Marino, il sommo della poesia barocca. Sono trascorsi quattro secoli e la prepotenza di quel testo non mi abbandona per la contemporaneità dirompente, condita da una vena pepata che svela una necessaria, essenziale e asciutta verità.
Il naufragar m'è dolce in questo... Mari di Guai
Incontro Maria Luigia Ungaro,
per gli amici Marilisa e in arte “Mari Di Guai”, al mare. Una giornata col sole e mentre a Napoli piove, noi gustiamo il caffè al Bagno Ricciulillo. «Sogno di svegliarmi un giorno e guardare in faccia la soddisfazione di aver raggiunto quel che volevo», dice. Indipendente, determinata, ama stare al centro dell’attenzione perché adora lo scambio che arriva dal pubblico, specie quando si esibisce.
Un uomo di carattere - Letteralmente
Incontro con un maestro
di lettering design, grafica
e visual communication.
Nato a Forio, vive
a Brooklyn e insegna all’università
a New York: è il creatore
del “Serif Gothic font”,
ed è legato visceralmente alla terra e alla lingua d’origine, all’insegna del piacere. E di una contagiosa, ironica trasgressione.
Sehnsucht per Ischia - I Giardini Poseidon, L'Isola, Le forme, I colori, L'incanto e il desiderio del desidero
Il mio primo incontro con l’isola risale a oltre 30 anni fa: ero con mio padre per vedere i Giardini Poseidon poco dopo l’acquisto. Fu amore a prima vista, dalla nave prima di approdare l’impressione era quella di un grande scoglio ricoperto di un morbido mantello verde. La strada che ci conduceva dal porto di Ischia a Forio era un susseguirsi di curve e di sorprese: ero rapita e incantata da quel posto e mi ritornavano con insistenza alla mente alcuni versi di Goethe: In questo breve canto Mignon, la ragazzina di origini italiane protagonista di un romanzo di Goethe, ricorda con nostalgia il suo paese e diventa per intere generazioni di tedeschi la personificazione del desiderio del sud.
Profumo e relax all’ombra dei Poseidon
I fiori sono premi per gli occhi quando si va alla ricerca di relax e benessere, esigenza del corpo e dello spirito per favorirne l’armonia, specie dopo aver varcato la soglia del Giardino Termale dei Poseidon. Si tratta del più antico e grande parco dell’isola d’Ischia, con i suoi sei ettari di terrazzamenti, gli otto mila metri quadrati di spiaggia e i cinquecento metri di litorale. Il mare dipinge il panorama mentre ci si addentra per trovare ristoro all’ombra, sulle terrazze che dominano la baia di Citara, o anche solo per allontanarsi dalla colla o dai demoni di una quotidianità malsana. Si rischia di perdere ogni contatto con la realtà e lasciare spazio all’illusione una volta immersi nella piscina Artusa, realizzata da poco, col suono dell’acqua che sgorga a 36° e con gli occhi appoggiati sulle pareti a mosaico, subito un mondo fantastico prende forma. Sulle sorgenti termali di Ischia - il parco ne ha tante e sono noti gli effetti benefici -, sono stati scritti molti trattati. Tutti elogiano le proprietà dell’acqua di origine vulcanica imprigionata nel sottosuolo dell’isola. Il tempo osserva innocuo ciò che succede sulla terra e quando si passeggia nell’oasi dei Poseidon, sembra fermarsi. Tutto diventa irreale e poetico. Con lo sguardo lanciato da una delle terrazze - si può prenotare con un piccolo sovraprezzo e tra i servizi extra oltre che il frigobar c’è anche un assistente personale - si manifesta la strada per volare su uno scenario che, finalmente, illumina il giorno. Una mistica che attraversa la pelle e i sensi mentre l’odore di zolfo spinto dalla brezza marina si diffonde nel conforto tra i piccoli sentieri. L’acqua scroscia e scandisce un ritmo seducente, difficile resistergli.
Estate. O della seduzione - Amarcord dell'epoca bella
Tlin, tlin, tt-lin, tt-lin, tlin-tt-lin…ttt-lin…tt.
Un perfido, docile, perforante martellio. Era il rumore della catena dell’ancora tirata su dall’arrugginito verricello del Santa Rita in partenza: il traghetto diretto Napoli, la linea (poco) veloce d’estati adolescenti.
Erano suonate, ritmate dalle prove acustiche della Lampara, laboratorio pomeridiano che spezzava la controra, preludio di quello che sarebbe diventato un fantasmagorico by-night, che era un tutt’uno con le case della Riva Destra, salotto buono e goliardico.
L’attesa per la notte serpeggiava, e s’infilava come sangue pulsante nelle maniche degli ospiti della Pensione Beltramonto, nascosta nel palazzo al civico 28 di via Porto, con i suo balconi pomellati e le persiane verdi con le gelosie a doppio battente, tirate a lucido da zio Tonino con le sua dita a bacchetta, lo sguardo perduto del marinaio roccioso, verso la palla rossa d’occidente.